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Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Genesi 45


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Allora Giuseppe, non potendo più contenersi, siccome eran molti li davanti a lui, comandò che si ritirassero tutti,perchè nessuno straniero fosse presente quando si dava a conoscere ai suoi fratelli.1 Allora Giuseppe non poté più trattenersi dinanzi a tutti i circostanti e gridò: «Fate uscire tutti dalla mia presenza!». Così non restò nessun altro presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere dai suoi fratelli.
2 E pianse ad alte grida, che furon sentite dagli Egiziani e da tutta la casa di Faraone,2 E proruppe in un grido di pianto. Gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone.
3 e disse ai suoi fratelli: « Io sono Giuseppe; mio padre è ancor vivo! » I fratelli, oltremodo sbigottita, restaron senza parola.3 Giuseppe disse ai fratelli: «Io sono Giuseppe! È ancora vivo mio padre?». Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché sconvolti dalla sua presenza.
4 Ma egli con benignità disse loro: «Avvicinatevi a me». E quando gli furono vicini, disse: « Io sono Giuseppe vostro fratello che voi vendeste per l'Egitto.4 Allora Giuseppe disse ai fratelli: «Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono e disse loro: «Io sono Giuseppe, il vostro fratello, quello che voi avete venduto sulla via verso l’Egitto.
5 Ma ora non temete e non vi sembri duro l'avermi mandato venduto in questo paese; perchè per la vostra salvezza Dio mi ha mandato innanzi a voi in Egitto.5 Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita.
6 Infatti da soli due anni la carestia imperversa nel paese, e rimangono ancora cinque anni in cui non vi sarà nè aratura nè messe.6 Perché già da due anni vi è la carestia nella regione e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.
7 Or Iddio mi ha mandato innanzi a voi, perchè siate conservati sulla terra e possiate aver cibo per vivere.7 Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e per farvi vivere per una grande liberazione.
8 Non voi mi avete mandato qua, ma Dio, il quale mi ha reso quasi padre di Faraone, e padrone di tutta la sua casa, e governatore di tutta la terra d'Egitto.8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio. Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il territorio d’Egitto.
9 Su presto, andate a mio padre, e ditegli: Queste cose ti manda a dire il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha fatto signore di tutto l'Egitto: vieni da me senza indugio,9 Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: “Così dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l’Egitto. Vieni quaggiù presso di me senza tardare.
10 e dimorerai nella terra di Gessen, e sarai vicino a me tu con i tuoi figli ed i figli dei tuoi figli, con le tue pecore, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi.10 Abiterai nella terra di Gosen e starai vicino a me tu con i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, le tue greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi.
11 E lì io vi sostenterò (giacché vi saranno ancora cinque anni di carestia), e così tu con la tua casa e tutto quello che possiedi non perirai.11 Là io provvederò al tuo sostentamento, poiché la carestia durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell’indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi”.
12 Ecco i vostri occhi e gli occhi del mio fratello Beniamino vedono che è proprio la mia bocca quella che vi parla.12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla!
13 Raccontate adunque al mio padre tutta la mia gloria, e tutto quello che avete veduto in Egitto: affrettatevi a condurlo da me ».13 Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre».
14 E, gettatosi al collo di Beniamino, suo fratello, pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui.14 Allora egli si gettò al collo di suo fratello Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva, stretto al suo collo.
15 Giuseppe baciò tutti i suoi fratelli e pianse sopra ciascuno di essi. E dopo ciò essi ebbero il coraggio di parlare con lui.15 Poi baciò tutti i fratelli e pianse. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui.
16 La notizia si sparse e fu pubblicata altamente nella reggia di Faraone: « Son venuti i fratelli di Giuseppe ». E Faraone e tutta la sua famiglia ne ebbero gran piacere.16 Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: «Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.
17 E Faraone disse a Giuseppe: « Ordina così ai tuoi fratelli: Caricati i vostri giumenti, andate nella terra di Canaan:17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Di’ ai tuoi fratelli: “Fate così: caricate le cavalcature, partite e andate nella terra di Canaan.
18 prendete il vostro padre e la sua famiglia e veniie da me, che vi darò tutti i beni dell'Egitto, e voi mangerete quello che il paese ha di migliore,18 Prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me: io vi darò il meglio del territorio d’Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra”.
19 Ordina ancora che prendano dei carri dalla terra d'Egitto per trasportare i loro fanciulli e le mogli, e di' loro: Prendete il vostro padre e affrettatevi a venire quanto prima,19 Quanto a te, da’ loro questo comando: “Fate così: prendete con voi dalla terra d’Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, caricate vostro padre e venite.
20 e non vi rincresca di lasciare le vostre masserizie; perchè tutte le ricchezze dell'Egitto saran vostre ».20 Non abbiate rincrescimento per i vostri beni, perché il meglio di tutta la terra d’Egitto sarà vostro”».
21 E i figli d'Israele fecero come era stato loro comandato. E Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine di Faraone, ed anche dei viveri pel viaggio.21 Così fecero i figli d’Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l’ordine del faraone e consegnò loro una provvista per il viaggio.
22 E fece dare a ciascuno di essi due vesti, e a Beniamino diede trecento monete d'argento con cinque ottime vesti;22 Diede a tutti un cambio di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d’argento e cinque cambi di abiti.
23 e a suo padre mandò la medesima quantità di danaro e di vesti, aggiungendovi dieci asini carichi d'ogni bene d'Egitto, e altrettante asine cariche di grano e di viveri pel viaggio.23 Inoltre mandò al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell’Egitto e dieci asine cariche di frumento, pane e viveri per il viaggio del padre.
24 Congedò adunque i suoi fratelli, e mentre partivano disse loro: « Non altercate tra voi durante il viaggio ».24 Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: «Non litigate durante il viaggio!».
25 Ed essi risalirono dall'Egitto e vennero nella terra di Canaan da Giacobbe loro padre.25 Così essi salirono dall’Egitto e arrivarono nella terra di Canaan, dal loro padre Giacobbe,
26 E gli portarono la nuova, dicendo: « Il tuo figlio Giuseppe vive, ed è lui che governa tutto l'Egitto ». Giacobbe sentendo queste cose, restò come uno che si sveglia da un profondo sonno, e non gli riusciva credere a loro.26 e gli riferirono: «Giuseppe è ancora vivo, anzi governa lui tutto il territorio d’Egitto!». Ma il suo cuore rimase freddo, perché non poteva credere loro.
27 Ma essi gli raccontarono tuttala serie degli avvenimenti. E Giacobbe, quando vide i carri e tutte le cose che Giuseppe aveva mandate, si ravvivò nello spirito27 Quando però gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandato per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò.
28 e disse: « A me basta che Giuseppe mio figlio sia ancora vivo: andrò a vederlo prima di morire! »28 Israele disse: «Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Voglio andare a vederlo, prima di morire!».