Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Genesi 41


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I sogni di Faraone.

1Due anni dopo, Faraone ebbe un sogno. Gli pareva di stare alla riva del fiume,2da cui salivano sette vacche oltremodo belle e grasse a pascolare nella giuncaia.3Dopo queste, dal fiume salivano sette altre, brutte e sfinite dalla magrezza, e si mettevano a pascolare sulla stessa riva del fiume dove era del verde,4e divorarono quelle che eran belle di aspetto e grasse. Svegliatosi Faraone,5si addormentò di nuovo, ed ebbe un altro sogno: Sette spighe piene e bellissime si ergevano sopra un unico stelo;6ma ecco sorgere altrettante spighe smilze ed arse dal vento infocato,7divorare tutte le prime, che erano sì belle.8Svegliatosi Faraone dal sonno, pieno di paura, appena venuta la mattina, mandò a chiamare tutti gl'indovini d'Egitto e tutti i sapienti, ai quali radunati raccontò il sogno; ma non vi era chi ne pote sse dare la spiegazione.9Allora finalmente il gran coppiere si ricordò, e disse: « Confesso il mio fallo:10il re, adirato contro i suoi servi, aveva fatto mettere nella prigione del capitano delle milizie me e il capo dei panettieri:11e tutt'e due una notte vi facemmo un sogno che presagiva il futuro.12Vi era lì un giovanetto ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: a lui raccontammo i sogni

Giuseppe interpreta i sogni di Faraone.

13ed udimmo ciò che gli eventi in seguito hanno provato: infatti io fui rimesso nel mio ufficio e l'altro fu appeso al patibolo».14Subito, per comando del re, Giuseppe fu tratto di prigione: lo raserò, gli cambiarono il vestito e lo presentarono a Faraone,15il quale gli disse: « Ho fatto dei sogni, e non v'è chi li possa interpretare: ed ho sentito che tu li sai interpretare con grande saviezza ».16Giuseppe rispose: « Non io, ma Dio darà una risposta favorevole a Faraone ».17E Faraone, narrando quanto aveva veduto, disse: « Mi pareva di stare sulla riva del fiume,18e che dal fiume uscissero sette vacche molto belle e grasse, e si misero a pascolare nella giuncaia.19Ed ecco, dietro a queste venirne altre sette, tanto brutte e scarne che non ne ho mai viste uguali nella terra d'Egitto.20E queste dopo aver divorate e consumate le prime,21non dettero alcun segno d'essere satolle, ma restarono magre e squallide come prima. Svegliatomi, fui di nuovo oppresso dal sonno,22e vidi, sognando, sette spighe piene e bellissime spuntare da unico stelo,23poi altre sette smilze, e riarse dal vento infocato, venire su da una stoppia,24e queste divoraron le prime che eran si belle. Ho raccontato il sogno agli indovini; ma nessuno lo sa spiegare ».25Giuseppe rispose: «Il sogno del re si riduce ad uno solo: Dio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare.26Le sette vacche belle e le sette spighe piene sono sette anni d'abbondanza, e nel sogno hanno la stessa significazione;27Così le sette vacche scarne e macilente che salivano dopo le prime, e le sette spighe smilze e riarse dal vento infocato sono sette anni di futura carestia.28E la cosa si compirà in quest'ordine:29verranno sette anni di grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto,30dopo i quali verranno sette anni di carestia cosi grande da far dimenticare tutta la passata abbondanza, perchè la fame consumerà la terra,31e la grandezza della carestia assorbirà la grandezza dell'abbondanza.32L'aver poi tu veduto un secondo sogno che si riferisce alla stessa cosa è segno certo che la parola di Dio sarà avverata nei fatti, e quanto prima.33Or dunque il re dovrebbe scegliere un uomo saggio e attivo e costituirlo sopra la terra d'Egitto,34affinché egli deputi dei sopraintendenti in ogni regione, per radunare nei granai la quinta parte delle raccolte dei sette anni d'abbondanza,35che già stanno per cominciare. Poi tutto il frumento deve essere rinchiuso a disposizione di Faraone, e conservato nelle città,36affinchè sia pronto per la futura carestia di sette anni che verrà sopra l'Egitto: così il paese non sarà conusmato dalla fame ».

Giuseppe creato viceré d'Egitto.

37Il consiglio piacque a Faraone e a tutti i suoi ministri,38ai quali egli disse: « Potremo noi trovare un uomo come questo, che sia pieno dello spirito di Dio? »39Disse pertanto a Giuseppe: « Giacché Dio t'ha mostrato tutto quello che hai detto, potrò io trovare uno più saggio o simile a te?40Tu avrai la sovrintendenza della mia casa; tutto il popolo obbedirà ai tuoi ordini, ed io non avrò sopra di te che la precedenza del trono ».41E Faraone disse ancora a Giuseppe: « Ecco io ti dò autorità su tutto il paese d'Egitto ».42E toltosi l'anello di mano, lo pose in mano a lui; e lo fece vestire di lini finissimi e gli pose al collo una collana d'oro;43e lo fece salire sul suo secondo cocchio, e l'araldo gridava che tutti piegassero le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero che era sovrintendente di tutto il paese d'Egitto.44E il re disse ancora a Giuseppe: « Io sono Faraone: nessuno senza il tuo comando moverà mano o piede in tutto il paese d'Egitto ».45E gli mutò il nome e lo chiamò in lingua egiziana Salvatore del inondo. E gli diede in moglie Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli. Giuseppe adunque si recò a visitare la terra d'Egitto.46Aveva trent'anni quando si presentò a Faraone, e fece il giro di tutte le provincie d'Egitto.

Gli anni dell'abbondanza e gli anni della carestia.

47Or durante la fertilità di sette anni, il grano legato in covoni, fu radunato nei granai d'Egitto,48e tutto il di più delle raccolte fu riposto in ciascuna città.49E l'abbondanza del grano fu sì grande che uguagliò la rena del mare, e sorpassò ogni misura.50Prima che venisse la carestia nacquero a Giuseppe due figlioli, i quali furono partoriti a lui da Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli.51Al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: « Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno ed anche la casa di mio padre ».52Al secondo poi diede il nome di Efraim, dicendo: « Il Signore mi ha fatto crescere nella terra della mia afflizione ».53Passati poi i sette anni d'abbondanza in Egitto,54cominciarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe; e la fame si fece sentire in tutto il mondo, mentre nella terra d'Egitto c'era del pane.55E quando anche l'Egitto sentì la fame, il popolo si raccomandò a Faraone per avere da mangiare. E Faraone rispose: «Andate da Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà ».56Or la fame cresceva ogni giorno su tutta la terra, e Giuseppe, aperti tutti i granai, vendè agli Egiziani, chè erano anch'essi tormentati dalla fame.57E da tutte le parti venivano in Egitto a comprar da mangiare per trovar sollievo al male della carestia.