Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Genesi 41


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Due anni dopo, Faraone ebbe un sogno. Gli pareva di stare alla riva del fiume,1 Post duos annos vidit pharao somnium. Putabat se stare super fluvium,
2 da cui salivano sette vacche oltremodo belle e grasse a pascolare nella giuncaia.2 de quo ascendebant septem boves pulchrae et crassae et pascebantur in locis palustribus.
3 Dopo queste, dal fiume salivano sette altre, brutte e sfinite dalla magrezza, e si mettevano a pascolare sulla stessa riva del fiume dove era del verde,3 Aliae quoque septem emergebant post illas de flumine foedae confectaeque macie et stabant in ipsa amnis ripa;
4 e divorarono quelle che eran belle di aspetto e grasse. Svegliatosi Faraone,4 devoraveruntque septem boves pulchras et crassas. Expergefactus pharao
5 si addormentò di nuovo, ed ebbe un altro sogno: Sette spighe piene e bellissime si ergevano sopra un unico stelo;5 rursum dormivit et vidit alterum somnium. Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque formosae.
6 ma ecco sorgere altrettante spighe smilze ed arse dal vento infocato,6 Aliae quoque totidem spicae tenues et percussae vento urente oriebantur
7 divorare tutte le prime, che erano sì belle.7 devorantes omnem priorum pulchritudinem. Evigilavit pharao, et ecce erat somnium!
8 Svegliatosi Faraone dal sonno, pieno di paura, appena venuta la mattina, mandò a chiamare tutti gl'indovini d'Egitto e tutti i sapienti, ai quali radunati raccontò il sogno; ma non vi era chi ne pote sse dare la spiegazione.8 Et, facto mane, pavore perterritus misit ad omnes coniectores Aegypti cunctosque sapientes suos; et accersitis narravit somnium, nec erat qui interpretaretur.
9 Allora finalmente il gran coppiere si ricordò, e disse: « Confesso il mio fallo:9 Tunc demum reminiscens pincernarum magister ait: “ Confiteor peccatum meum.
10 il re, adirato contro i suoi servi, aveva fatto mettere nella prigione del capitano delle milizie me e il capo dei panettieri:10 Iratus rex servis suis me et magistrum pistorum retrudi iussit in carcerem principis satellitum,
11 e tutt'e due una notte vi facemmo un sogno che presagiva il futuro.11 ubi una nocte uterque vidimus somnium praesagum futurorum.
12 Vi era lì un giovanetto ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: a lui raccontammo i sogni12 Erat ibi puer Hebraeus eiusdem ducis satellitum famulus, cui narrantes somnia
13 ed udimmo ciò che gli eventi in seguito hanno provato: infatti io fui rimesso nel mio ufficio e l'altro fu appeso al patibolo».13 audivimus quidquid postea rei probavit eventus. Ego enim redditus sum officio meo, et ille suspensus est in patibulo ”.
14 Subito, per comando del re, Giuseppe fu tratto di prigione: lo raserò, gli cambiarono il vestito e lo presentarono a Faraone,14 Protinus ad regis imperium eductum de carcere Ioseph totonderunt ac, veste mutata, obtulerunt ei.
15 il quale gli disse: « Ho fatto dei sogni, e non v'è chi li possa interpretare: ed ho sentito che tu li sai interpretare con grande saviezza ».15 Cui ille ait: “ Vidi somnia, nec est qui edisserat; quae audivi te sapientissime conicere ”.
16 Giuseppe rispose: « Non io, ma Dio darà una risposta favorevole a Faraone ».16 Respondit Ioseph: “ Absque me Deus respondebit prospera pharaoni! ”.
17 E Faraone, narrando quanto aveva veduto, disse: « Mi pareva di stare sulla riva del fiume,17 Narravit ergo pharao, quod viderat: “ Putabam me stare super ripam fluminis
18 e che dal fiume uscissero sette vacche molto belle e grasse, e si misero a pascolare nella giuncaia.18 et septem boves de amne conscendere pulchras nimis et obesis carnibus, quae in pastu paludis virecta carpebant.
19 Ed ecco, dietro a queste venirne altre sette, tanto brutte e scarne che non ne ho mai viste uguali nella terra d'Egitto.19 Et ecce has sequebantur aliae septem boves in tantum deformes et macilentae, ut numquam tales in terra Aegypti viderim;
20 E queste dopo aver divorate e consumate le prime,20 quae, devoratis et consumptis prioribus,
21 non dettero alcun segno d'essere satolle, ma restarono magre e squallide come prima. Svegliatomi, fui di nuovo oppresso dal sonno,21 nullum saturitatis dedere vestigium; sed simili macie et squalore torpebant. Evigilans, rursus sopore depressus,
22 e vidi, sognando, sette spighe piene e bellissime spuntare da unico stelo,22 vidi somnium: Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque pulcherrimae.
23 poi altre sette smilze, e riarse dal vento infocato, venire su da una stoppia,23 Aliae quoque septem tenues et percussae vento urente oriebantur e stipula;
24 e queste divoraron le prime che eran si belle. Ho raccontato il sogno agli indovini; ma nessuno lo sa spiegare ».24 quae priorum pulchritudinem devoraverunt. Narravi coniectoribus somnium, et nemo est qui edisserat ”.
25 Giuseppe rispose: «Il sogno del re si riduce ad uno solo: Dio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare.25 Respondit Ioseph: “ Somnium regis unum est: quae facturus est, Deus ostendit pharaoni.
26 Le sette vacche belle e le sette spighe piene sono sette anni d'abbondanza, e nel sogno hanno la stessa significazione;26 Septem boves pulchrae et septem spicae plenae septem ubertatis anni sunt; eandemque vim somnii comprehendunt.
27 Così le sette vacche scarne e macilente che salivano dopo le prime, e le sette spighe smilze e riarse dal vento infocato sono sette anni di futura carestia.27 Septem quoque boves tenues atque macilentae, quae ascenderunt post eas, et septem spicae tenues et vento urente percussae septem anni sunt venturae famis,
28 E la cosa si compirà in quest'ordine:28 qui hoc ordine complebuntur:
29 verranno sette anni di grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto,29 ecce septem anni venient fertilitatis magnae in universa terra Aegypti;
30 dopo i quali verranno sette anni di carestia cosi grande da far dimenticare tutta la passata abbondanza, perchè la fame consumerà la terra,30 quos sequentur septem anni alii tantae sterilitatis, ut oblivioni tradatur cuncta retro abundantia. Consumptura est enim fames omnem terram,
31 e la grandezza della carestia assorbirà la grandezza dell'abbondanza.31 et ubertatis magnitudinem perditura est inopiae magnitudo.
32 L'aver poi tu veduto un secondo sogno che si riferisce alla stessa cosa è segno certo che la parola di Dio sarà avverata nei fatti, e quanto prima.32 Quod autem vidisti secundo ad eandem rem pertinens somnium, firmitatis indicium est, eo quod fiat sermo Dei et velocius a Deo impleatur.
33 Or dunque il re dovrebbe scegliere un uomo saggio e attivo e costituirlo sopra la terra d'Egitto,33 Nunc ergo provideat rex virum intellegentem et sapientem et praeficiat eum terrae Aegypti
34 affinché egli deputi dei sopraintendenti in ogni regione, per radunare nei granai la quinta parte delle raccolte dei sette anni d'abbondanza,34 constituatque praepositos per cunctas regiones et quintam partem fructuum per septem annos fertilitatis,
35 che già stanno per cominciare. Poi tutto il frumento deve essere rinchiuso a disposizione di Faraone, e conservato nelle città,35 qui iam nunc futuri sunt, congreget in horrea; et omne frumentum sub pharaonis potestate condatur serveturque in urbibus;
36 affinchè sia pronto per la futura carestia di sette anni che verrà sopra l'Egitto: così il paese non sarà conusmato dalla fame ».36 et paretur futurae septem annorum fami, quae pressura est Aegyptum, et non consumetur terra inopia ”.
37 Il consiglio piacque a Faraone e a tutti i suoi ministri,37 Placuit pharaoni consilium et cunctis ministris eius.
38 ai quali egli disse: « Potremo noi trovare un uomo come questo, che sia pieno dello spirito di Dio? »38 Locutusque est ad eos: “ Num invenire poterimus talem virum, qui spiritu Dei plenus sit? ”.
39 Disse pertanto a Giuseppe: « Giacché Dio t'ha mostrato tutto quello che hai detto, potrò io trovare uno più saggio o simile a te?39 Dixit ergo ad Ioseph: “ Quia ostendit tibi Deus omnia, quae locutus es, numquid sapientiorem et consimilem tui invenire potero?
40 Tu avrai la sovrintendenza della mia casa; tutto il popolo obbedirà ai tuoi ordini, ed io non avrò sopra di te che la precedenza del trono ».40 Tu eris super domum meam, et ad tui oris imperium cunctus populus meus oboediet; uno tantum regni solio te praecedam ”.
41 E Faraone disse ancora a Giuseppe: « Ecco io ti dò autorità su tutto il paese d'Egitto ».41 Dixitque rursus pharao ad Ioseph: “ Ecce, constitui te super universam terram Aegypti ”.
42 E toltosi l'anello di mano, lo pose in mano a lui; e lo fece vestire di lini finissimi e gli pose al collo una collana d'oro;42 Tulitque anulum de manu sua et dedit eum in manu eius; vestivitque eum stola byssina et collo torquem auream circumposuit.
43 e lo fece salire sul suo secondo cocchio, e l'araldo gridava che tutti piegassero le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero che era sovrintendente di tutto il paese d'Egitto.43 Fecitque eum ascendere super currum suum secundum, clamante praecone: “ Abrech! ”, ut omnes coram eo genuflecterent et praepositum esse scirent universae terrae Aegypti.
44 E il re disse ancora a Giuseppe: « Io sono Faraone: nessuno senza il tuo comando moverà mano o piede in tutto il paese d'Egitto ».44 Dixit quoque rex ad Ioseph: “ Ego sum pharao; absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omni terra Aegypti ”.
45 E gli mutò il nome e lo chiamò in lingua egiziana Salvatore del inondo. E gli diede in moglie Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli. Giuseppe adunque si recò a visitare la terra d'Egitto.45 Vertitque nomen eius et vocavit eum lingua Aegyptiaca Saphaneth Phanec (quod interpretatur Salvator mundi) deditque illi uxorem Aseneth filiam Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
Egressus est itaque Ioseph ad terram Aegypti
46 Aveva trent'anni quando si presentò a Faraone, e fece il giro di tutte le provincie d'Egitto.46 ­ triginta autem annorum erat quando stetit in conspectu regis pharaonis ­ et circuivit omnes regiones Aegypti.
47 Or durante la fertilità di sette anni, il grano legato in covoni, fu radunato nei granai d'Egitto,47 Venitque fertilitas septem annorum, et segetes congregavit in horrea Aegypti
48 e tutto il di più delle raccolte fu riposto in ciascuna città.48 condens in singulis urbibus frumentum camporum in circuitu.
49 E l'abbondanza del grano fu sì grande che uguagliò la rena del mare, e sorpassò ogni misura.49 Tantaque fuit abundantia tritici, ut arenae maris coaequaretur, et copia mensuram excederet.
50 Prima che venisse la carestia nacquero a Giuseppe due figlioli, i quali furono partoriti a lui da Asenet figlia di Putifare, sacerdote di Eliopoli.50 Nati sunt autem Ioseph filii duo, antequam veniret fames, quos ei peperit Aseneth filia Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
51 Al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: « Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno ed anche la casa di mio padre ».51 Vocavitque nomen primogeniti Manasses dicens: “ Oblivisci me fecit Deus omnium laborum meorum et domus patris mei ”.
52 Al secondo poi diede il nome di Efraim, dicendo: « Il Signore mi ha fatto crescere nella terra della mia afflizione ».52 Nomen quoque secundi appellavit Ephraim dicens: “ Crescere me fecit Deus in terra paupertatis meae ”.
53 Passati poi i sette anni d'abbondanza in Egitto,53 Igitur, transactis septem annis ubertatis, qui fuerant in Aegypto,
54 cominciarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe; e la fame si fece sentire in tutto il mondo, mentre nella terra d'Egitto c'era del pane.54 coeperunt venire septem anni inopiae, quos praedixerat Ioseph, et in universo orbe fames praevaluit; in cuncta autem terra Aegypti erat panis.
55 E quando anche l'Egitto sentì la fame, il popolo si raccomandò a Faraone per avere da mangiare. E Faraone rispose: «Andate da Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà ».55 Qua esuriente, clamavit populus ad pharaonem alimenta petens. Quibus ille respondit: “ Ite ad Ioseph et, quidquid vobis dixerit, facite ”.
56 Or la fame cresceva ogni giorno su tutta la terra, e Giuseppe, aperti tutti i granai, vendè agli Egiziani, chè erano anch'essi tormentati dalla fame.56 Et invaluit fames in omni terra Aegypti; aperuitque Ioseph universa horrea et vendebat Aegyptiis; nam et illos oppresserat fames.
57 E da tutte le parti venivano in Egitto a comprar da mangiare per trovar sollievo al male della carestia.57 Omnesque provinciae veniebant in Aegyptum, ut emerent escas apud Ioseph, quia inopia invaluerat in universa terra.