Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Siate imitatori miei, come anch'io sono di Cristo.1 Siate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2 Vi lodo poi, fratelli, perchè in ogni cosa vi ricordate di me, e ritenete, come ve le ho date, le istruzioni mie.2 Vi lodo, o fratelli, perchè in ogni occasione vi ricordate di me e ritenete tali e quali le istruzioni che vi ho date.
3 Voglio però che sappiate, che d'ogni uomo il capo è Cristo, e che il capo della moglie è il marito, e il capo di Cristo è Dio.3 Voglio però farvi notare che capo d'ogni uomo è Cristo, capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.
4 Qualunque uomo preghi o profetizzi avendo la testa coperta, disonora il suo capo;4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo;
5 e qualunque donna preghi o profetizzi senza velo sulla testa, disonora il suo capo,5 così ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, fa disonore al suo capo, perchè è come se fosse rasa.
6 poichè, se non si vela la donna, si tagli anche i capelli; e se è turpe per la donna il tagliarsi i capelli e radersi, si veli dunque.6 Or se la donna non porta il velo, si faccia anche tagliare i capelli, e se è per lei vergognoso l'essere tosata o rasa, copra la sua testa.
7 L'uomo no, non deve coprir di velo la testa, essendo immagine e gloria di Dio; e la donna è gloria dell'uomo.7 L'uomo non deve coprire la sua testa, perchè è imagine e gloria di Dio; mentre la donna è la gloria dell'uomo;
8 Poichè non viene l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo,8 infatti non è venuto l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo;
9 nè fu fatto l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.9 e non fu creato l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.
10 Per questo deve la donna aver sulla testa il segno della sua dipendenza, per via degli angeli.10 Deve quindi la donna avere sopra il capo il segno della dipendenza, per riguardo degli Angeli.
11 Però nel Signore, nè la donna è indipendente dall'uomo, nè l'uomo può essere senza la donna;11 Tuttavia nè l'uomo può far senza la donna, nè la donna senza l'uomo, secondo il Signore;
12 poichè come la donna è dell'uomo così l'uomo [nasce] per mezzo della donna, e tutto è da Dio.12 Infatti come la donna vien dall'uomo, cosi l'uomo nasce dalla donna, e tutto vien da Dio.
13 Giudicatene voi stessi; è decoroso che donna senza velo rivolga preghiera a Dio?13 Giudicatene voi stessi: è decente che una donna preghi Dio non velata?
14 Non insegna la natura stessa, che se l'uomo porta lunghi capelli, è per lui disonore,14 E la stessa natura non ve lo insegna che per l'uomo è indecente portare una lunga capigliatura,
15 e per la donna invece la capigliatura è gloria? giacchè la chioma a lei è stata data in luogo di velo.15 mentre una lunga capigliatura è a gloria d'una donna, perchè i capelli le sono stati dati per velo?
16 Se poi qualcuno si compiace a contendere, noi siffatto costume non l'abbiamo, neanche le Chiese di Dio.16 Che se ad alcuno piacesse opporsi, noi non abbiamo tal uso, nè lo ha la Chiesa di Dio.
17 Dichiaro poi questo, a biasimo non a lode, che voi vi radunate non per il meglio ma per far peggio.17 Or vi devo avvertire, senza lodarvi, che vi adunate, non solo senza profitto, ma con iscapito.
18 Prima di tutto, quando vi adunate in chiesa, sento che vi son tra voi delle divisioni; e in parte ci credo;18 Prima di tutto sento che allorquando vi radunate nella chiesa, ci son delle divisioni tra di voi; e in parte ci credo;
19 bisogna bene vi siano tra voi dei partiti, perchè diventino riconoscibili quelli degni d'approvazione.19 è necessario infatti che ci siano anche delle eresie, affinchè tra voi si possan conoscere quelli di virtù provata.
20 Radunandovi dunque assieme, non è che mangiate la cena del Signore;20 Quando voi dunque vi radunate, quello non è un mangiar la cena del Signore.
21 poichè ciascuno s'affretta a prendere e consumare la propria cena, e c'è chi patisce la fame e chi invece si ubriaca.21 Infatti ciascuno mangia avanti la sua cena, e uno patisce la fame, mentre l'altro è briaco.
22 O non avete le vostre case per mangiare e bere? Avete forse in dispregio la Chiesa di Dio, e volete fare arrossire quelli che non possedon nulla? Che vi ho a dire? vi loderò di ciò? no, in questo non vi lodo.22 Ma non oi avete le case per mangiare e bere? O volete disprezzare la chiesa, e fare arrossire quelli che non hanno nulla? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo no, davvero.
23 Poichè quello che io ho trasmesso, anche a voi, l'ho ricevuto dal Signore; e ciò è che il Signore Gesù la notte in cui fu tradito, prese del pane,23 Perchè io l'ho ricevuto dal Signore quello che ho insegnato a voi, che il Signore Gesù, nella notte in cui era tradito, prese del pane
24 e dopo rese grazie a Dio, lo spezzò e disse: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo che sarà immolato per voi; fate questo in ricordo mio».24 e, dopo aver rese le grazie, lo spezzò e disse: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo, che sarà dato a morte per voi: fate questo in memoria di me.
25 E parimente, dopo cenato, prese il bicchiere dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, e quante volte ne beviate, fate questo per ricordo di me.25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è il nuovo testamento nel mio sangue: fate questo, tutte le volte che ne berrete, in memoria di me.
26 Poichè quante volte voi mangiate questo pane e bevete questo calice, voi rammenterete l'annunzio della morte del Signore, fino a che egli venga».26 Or dunque, tutte le volte che mangerete questo pane e berrete questo calice, annunzierete la morte del Signore, finché egli non venga.
27 Cosicchè chi mangi il pane o beva il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.27 Pertanto chiunque mangerà questo pane o berrà il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.
28 Esamini ognuno se stesso, e così mangi di quel pane e beva di quel calice;28 Provi dunque ciascuno se stesso, e così mangi di quel pane e beva di quel calice;
29 poichè chi mangia e beve indegnamente, se non riconosce il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.29 perchè chi ne mangia e ne beve indegnamente, mangia e beve la sua condanna, non distinguendo il corpo del Signore.
30 Per questo vi son tra voi molti deboli e privi d'ogni forza, e tanti giacciono.30 Ecco perchè tra voi ci son molti malati e deboli e ne muoion parecchi.
31 Se ci esaminassimo bene da per noi stessi, non saremmo condannati;31 Se da noi stessi ci si giudicasse, non si sarebbe certamente giudicati.
32 ma giudicati dal Signore siamo castigati per non essere col mondo condannati.32 Invece siam giudicati dal Signore, e castigati, per non esser condannati con questo mondo.
33 Cosicchè, fratelli miei, radunandovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.33 Quando dunque, o fratelli, vi adunate per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri;
34 E se uno ha fame, mangi a casa sua onde non vi raduniate a vostra condanna. Le altre cose poi regolerò alla mia venuta.34 e se qualcuno ha fame, mangi a casa, affinchè non vi raduniate per vostra condanna. In quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò da voi.