Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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La risurrezione dei morti

1- Vi rammento poi, o fratelli, il Vangelo che vi ho annunziato e che voi avete accolto, e in cui rimanete saldi,2per il quale anche siete salvati, se pur ritenete con che parola ve l'ho annunziato; salvo se senza alcuna base voi abbiate creduto.3Fra le prime cose, io v'ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto, vale a dire che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,4e fu sepolto, e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture;5e fu visto da Cefa e poi dai Dodici.6Dopo fu visto da più che cinquecento fratelli in una volta, de' quali i più son tuttora viventi, solo alcuni sono morti.7Poi fu visto da Giacomo, poi da tutti gli apostoli,8in ultimo di tutti fu visto da questo aborto che son io;9giacchè io sono il minimo degli apostoli, chè non son degno d'esser chiamato apostolo, perchè ho perseguitato la Chiesa di Dio;10ma per grazia di Dio son quel che sono, e la grazia di lui verso di me non fu cosa vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non già io, ma la grazia di Dio con me.11Sia dunque io, siano loro, così predichiamo e così avete creduto.12Or se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non ha luogo la risurrezione de' morti?13Se non ci fosse la risurrezione de' morti, neanche Cristo sarebbe risorto;14se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra predicazione, e vana la vostra fede,15e noi saremmo come falsi testimoni di Dio: giacchè noi abbiamo attestato rispetto a Dio, ch'ei risuscitò il Cristo; non l'avrebbe risuscitato se non risuscitano i morti;16poichè se i morti non risuscitano, neanche Cristo è risorto,17e se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede, e voi siete ancora nei vostri peccati;18e però anche quelli che son morti in Cristo sono periti.19Se solo per questa vita noi abbiam riposto in Cristo le nostre speranze, noi siamo più miserabili di tutti gli uomini.20Ma invece Cristo risuscitò proprio da morte, primizia di quelli che giacciono morti.21Infatti poichè per via di un uomo è la morte, anche per via d'un uomo v'è la risurrezione dei morti.22Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati,23ciascuno al suo ordine; primizia è Cristo, poi quei di Cristo che nella venuta sua credettero;24poi sarà la fine, quando consegni il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni signoria e ogni podestà e ogni potenza.25Poichè bisogna che Egli regni fino a che non abbia posto sotto i suoi piedi tutti i nemici.26Ultimo nemico sarà annientata la morte, giacchè tutto ha posto [Iddio] sotto i piedi di lui.27Quando dice «tutte le cose sono state assoggettate», è chiaro che si deve eccettuare Colui che ha a lui assoggettato ogni cosa.28E quando a lui tutte le cose siano soggette, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che tutto gli ha assoggettato, affinchè Dio sia tutto in tutti.29Se così non fosse, a che si riduce il battesimo, di quelli che si fanno battezzare per i morti? Se del tutto i morti non risorgono, a che si fan battezzare per loro?30e anche noi perchè ci esponiamo ogni momento a pericoli?31In verità, lo affermo per la grande soddisfazione che ho di voi in Cristo Gesù nostro Signore, in ogni giorno sono esposto a morte.32Se ad Efeso ho lottato colle fiere per mire umane, che vantaggio ne ho avuto? se i morti non risorgono, «mangiamo e beviamo chè domani morremo».33Non lasciatevi sviare; «le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».34Riscotetevi per bene e non peccate, poichè alcuni hanno ignoranza di Dio; ve lo dico a vostra vergogna. Modo della risurrezione e qualità dei corpi gloriosi

Modo della risurrezione e qualità dei corpi gloriosi.

35Ma dirà taluno: «Come risorgono i morti? e con che corpo vengono?».36Stolto, quel che tu semini, non si vivifica se prima non muore;37e quando semini, non semini il corpo che deve venire, ma un nudo chicco, poni, di grano o di qualche altra cosa;38e Dio gli dà il corpo come ha voluto, e ciascun seme il proprio corpo.39Non ogni carne è la stessa carne, ma altra è la carne degli uomini, altra quella degli animali; altra la carne degli uccelli, altra quella de' pesci.40E corpi celesti vi sono e corpi terrestri, ma altra è la splendidezza dei celesti, altra dei terrestri;41altro è lo splendor del sole, altro quello della luna, altro quello degli astri, poichè un astro è differente da un altro per splendore.42Così è anche la risurrezione dei morti. Il corpo si semina corruttibilmente, risorge incorruttibile;43si semina ignobile, risorge in gloria; si semina debole, risorge in forza;44si semina corpo animale, risorge corpo spirituale. Se esiste il corpo animale vi è anche quello spirituale. Così anche sta scritto:45" Il primo uomo Adamo fu fatto anima vivente "; l'ultimo Adamo è spirito vivificante.46Ma non è prima l'elemento spirituale, bensì l'animale, lo spirituale, vien dopo.47Il primo uomo, tratto dalla terra è terrestre, il secondo uomo è dal cielo e celeste.48Qual è l'uomo terrestre, tali anche i terrestri; e quale il celeste tali anche i celesti.49E come abbiam portato l'immagine del terrestre, porteremo anche l'immagine del celeste.50E questo dico, o fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, nè la corruzione può ereditare l'incorruttibilità.51Ecco, io vi rivelo un mistero: tutti risorgeremo, ma non per tutti avverrà cangiamento;52in un attimo, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba; poichè sonerà e i morti risorgeranno incorruttibili; anche noi saremo cambiati.53Poichè bisogna che questo corpo corruttibile rivesta l'incorruttibilità; e che questo mortale rivesta l'immortalità.54E quando questo mortale rivesta l'immortalità, allora si avvererà la parola che è scritta: " È stata assorbita la morte nella vittoria.55O morte, dov'è la tua vittoria? dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ".56Pungiglione della morte è il peccato, e quella che mostra l'essenza del peccato è la legge;57grazie sian rese a Dio che diè a noi la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.58Conseguentemente, o diletti fratelli, siate stabili, incrollabili, abbondando sempre nell'opera del Signore, sapendo che la fatica vostra non è vana nel Signore.