Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Siate imitatori miei, come anch'io sono di Cristo.1 Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2 Vi lodo poi, fratelli, perchè in ogni cosa vi ricordate di me, e ritenete, come ve le ho date, le istruzioni mie.2 Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.
3 Voglio però che sappiate, che d'ogni uomo il capo è Cristo, e che il capo della moglie è il marito, e il capo di Cristo è Dio.3 Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio.
4 Qualunque uomo preghi o profetizzi avendo la testa coperta, disonora il suo capo;4 Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo.
5 e qualunque donna preghi o profetizzi senza velo sulla testa, disonora il suo capo,5 Ma ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, manca di riguardo al proprio capo, perché è come se fosse rasata.
6 poichè, se non si vela la donna, si tagli anche i capelli; e se è turpe per la donna il tagliarsi i capelli e radersi, si veli dunque.6 Se dunque una donna non vuole coprirsi, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
7 L'uomo no, non deve coprir di velo la testa, essendo immagine e gloria di Dio; e la donna è gloria dell'uomo.7 L’uomo non deve coprirsi il capo, perché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo.
8 Poichè non viene l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo,8 E infatti non è l’uomo che deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo;
9 nè fu fatto l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.9 né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.
10 Per questo deve la donna aver sulla testa il segno della sua dipendenza, per via degli angeli.10 Per questo la donna deve avere sul capo un segno di autorità a motivo degli angeli.
11 Però nel Signore, nè la donna è indipendente dall'uomo, nè l'uomo può essere senza la donna;11 Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo è senza la donna.
12 poichè come la donna è dell'uomo così l'uomo [nasce] per mezzo della donna, e tutto è da Dio.12 Come infatti la donna deriva dall’uomo, così l’uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio.
13 Giudicatene voi stessi; è decoroso che donna senza velo rivolga preghiera a Dio?13 Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna preghi Dio col capo scoperto?
14 Non insegna la natura stessa, che se l'uomo porta lunghi capelli, è per lui disonore,14 Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l’uomo lasciarsi crescere i capelli,
15 e per la donna invece la capigliatura è gloria? giacchè la chioma a lei è stata data in luogo di velo.15 mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La lunga capigliatura le è stata data a modo di velo.
16 Se poi qualcuno si compiace a contendere, noi siffatto costume non l'abbiamo, neanche le Chiese di Dio.16 Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio.
17 Dichiaro poi questo, a biasimo non a lode, che voi vi radunate non per il meglio ma per far peggio.17 Mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio.
18 Prima di tutto, quando vi adunate in chiesa, sento che vi son tra voi delle divisioni; e in parte ci credo;18 Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo.
19 bisogna bene vi siano tra voi dei partiti, perchè diventino riconoscibili quelli degni d'approvazione.19 È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno superato la prova.
20 Radunandovi dunque assieme, non è che mangiate la cena del Signore;20 Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.
21 poichè ciascuno s'affretta a prendere e consumare la propria cena, e c'è chi patisce la fame e chi invece si ubriaca.21 Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco.
22 O non avete le vostre case per mangiare e bere? Avete forse in dispregio la Chiesa di Dio, e volete fare arrossire quelli che non possedon nulla? Che vi ho a dire? vi loderò di ciò? no, in questo non vi lodo.22 Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!
23 Poichè quello che io ho trasmesso, anche a voi, l'ho ricevuto dal Signore; e ciò è che il Signore Gesù la notte in cui fu tradito, prese del pane,23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
24 e dopo rese grazie a Dio, lo spezzò e disse: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo che sarà immolato per voi; fate questo in ricordo mio».24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
25 E parimente, dopo cenato, prese il bicchiere dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, e quante volte ne beviate, fate questo per ricordo di me.25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
26 Poichè quante volte voi mangiate questo pane e bevete questo calice, voi rammenterete l'annunzio della morte del Signore, fino a che egli venga».26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
27 Cosicchè chi mangi il pane o beva il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.27 Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.
28 Esamini ognuno se stesso, e così mangi di quel pane e beva di quel calice;28 Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice;
29 poichè chi mangia e beve indegnamente, se non riconosce il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
30 Per questo vi son tra voi molti deboli e privi d'ogni forza, e tanti giacciono.30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
31 Se ci esaminassimo bene da per noi stessi, non saremmo condannati;31 Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati;
32 ma giudicati dal Signore siamo castigati per non essere col mondo condannati.32 quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui ammoniti per non essere condannati insieme con il mondo.
33 Cosicchè, fratelli miei, radunandovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.
34 E se uno ha fame, mangi a casa sua onde non vi raduniate a vostra condanna. Le altre cose poi regolerò alla mia venuta.34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.