Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 7


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - I Farisei e alcuni Scribi venuti a Gerusalemme, si raccolsero presso Gesù,1 ALLORA si raunarono appresso di lui i Farisei, ed alcuni degli Scribi, ch’eran venuti di Gerusalemme.
2 e vedendo che taluno de' suoi discepoli prendeva i pasti con mani impure, cioè non lavate, li biasimarono;2 E veduti alcuni de’ discepoli di esso prender cibo con le mani contaminate, cioè, non lavate, ne fecer querela.
3 perchè i Farisei e tutti i Giudei, attenendosi alla tradizione degli antichi, non mangiano senza essersi lavati più volte le mani;3 Perciocchè i Farisei, anzi tutti i Giudei, non mangiano, se non si sono più volte lavate le mani, tenendo così la tradizion degli anziani.
4 e tornando dal mercato, non mangiano prima d'aver fatto un bagno. Ed altre molte osservanze praticano, quali: lavature di bicchieri, d'orciuoli, di vasi di rame e di letti.4 Ed anche, venendo d’in su la piazza, non mangiano, se non si son lavati tutto il corpo. Vi sono eziandio molte altre cose, che hanno ricevute da osservare: lavamenti di coppe, d’orciuoli, di vasellamenti di rame, e di lettiere.
5 I Farisei e gli Scribi quindi gli domandarono: «Perchè i tuoi discepoli non s'attengono alle tradizioni degli antichi e prendono i lor pasti senza lavarsi le mani?».5 Poi i Farisei, e gli Scribi, lo domandarono, dicendo: Perchè non procedono i tuoi discepoli secondo la tradizione degli anziani, anzi prendon cibo senza lavarsi le mani?
6 Egli rispose loro: «Isaia ha veramente profetato di voi, o ipocriti, quando scrisse: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.6 Ma egli, rispondendo, disse loro: Ben di voi, ipocriti, profetizzò Isaia, siccome è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lungi da me.
7 Vano è il culto che mi rendono, perchè insegnano dottrine e prescrizioni di uomini"7 Ma invano mi onorano, insegnando dottrine che son comandamenti d’uomini.
8 lasciando da parte il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini, purificando i vasi e i bicchieri e facendo altre cose simili.8 Avendo lasciato il comandamento di Dio, voi tenete la tradizione degli uomini, i lavamenti degli orciuoli e delle coppe, e fate assai altre simili cose.
9 Voi sapete molto bene» soggiunse «trascurare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione.9 Disse loro ancora: Bene annullate voi il comandamento di Dio, per osservar la vostra tradizione.
10 Mosè infatti ha detto: - Onora tuo padre e tua madre, - e: - Chi maledice il padre o la madre, sia punito di morte.-10 Perciocchè Mosè ha detto: Onora tuo padre, e tua madre; e: Chi maledice padre, o madre, muoia di morte.
11 Voi invece dite: - Se uno dice a suo padre o a sua madre: "Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban" (cioè offerta a Dio) -11 Ma voi dite: Se un uomo dice a suo padre, od a sua madre: Tutto ciò, onde tu potresti esser sovvenuto da me, sia Corban cioè offerta a Dio,
12 non gli permettete più di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre12 voi non gli lasciate più far cosa alcuna per suo padre, o per sua madre;
13 e rendete vana la parola di Dio mediante la tradizione che voi insegnate. E di simili cose ne fate tante!».13 annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, la quale voi avete ordinata. E fate assai cose simili.
14 Chiamata di nuovo intorno a sè la turba, le diceva: «Ascoltatemi tutti e intendete!14 Poi, chiamata a sè tutta la moltitudine, le disse: Ascoltatemi tutti, ed intendete:
15 Non c'è nulla fuor dell'uomo che entrando in esso possa contaminarlo; ma quel che esce dall'uomo, quello contamina l'uomo!15 Non vi è nulla di fuor dell’uomo, che, entrando in lui, possa contaminarlo; ma le cose che escon di lui son quelle che lo contaminano.
16 Chi ha orecchi da intendere intenda».16 Se alcuno ha orecchie da udire, oda.
17 E quando entrò in casa, lasciata la folla, i suoi discepoli lo interrogarono intorno alla parabola.17 Poi, quando egli fu entrato in casa, lasciando la moltitudine, i suoi discepoli lo domandarono intorno alla parabola.
18 Rispose loro: «Anche voi siete senza intelligenza? Non capite voi che tutto quello che dal di fuori entra nell'uomo, non lo può contaminare,18 Ed egli disse loro: Siete voi ancora così privi d’intelletto? non intendete voi che tutto ciò che di fuori entra nell’uomo non può contaminarlo?
19 perchè non gli entra nel cuore, ma va nel ventre ed è espulso per recesso, purgando ogni alimento?».19 Poichè non gli entra nel cuore, anzi nel ventre, e poi se ne va nella latrina, purgando tutte le vivande.
20 Soggiunse poi: «Sol quanto esce dall'uomo lo contamina,20 Ma, diceva egli, ciò che esce dall’uomo è quel che lo contamina.
21 perchè dall'interno, cioè dal cuore degli uomini escono cattivi pensieri, adulterii, fornicazioni, omicidii,21 Poichè di dentro, cioè, dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adulterii, fornicazioni, omicidii, furti,
22 furti, cupidigie, malizie, frode, libidine, invidia, bestemmia, superbia, stoltezza.22 cupidigie, malizie, frodi, lascivie, occhio maligno, bestemmia, alterezza, stoltizia.
23 Tutte queste malignità vengono dall'interno e contaminano l'uomo».23 Tutte queste cose malvagie escon di dentro l’uomo, e lo contaminano
24 Partito di là, se n'andò verso i confini di Tiro e Sidone; ed entrato in una casa, desiderava che nessuno lo sapesse; ma non potè restarvi nascosto.24 POI appresso, levatosi di là, se ne andò a’ confini di Tiro e di Sidon; ed entrato in una casa, non voleva che alcun lo sapesse; ma non potè esser nascosto.
25 Perciò una donna, la cui figliuola aveva uno spirito immondo appena ebbe udito parlare di Gesù, entrò e gli si prostrò ai piedi.25 Perciocchè una donna, la cui figliuoletta avea uno spirito immondo, udito parlar di Gesù, venne, e gli si gettò ai piedi;
26 La donna, pagana, Sirofenicia di nazione lo pregava di scacciare il demonio dalla sua figliuola.26 or quella donna era Greca, Sirofenice di nazione; e lo pregava che cacciasse il demonio fuor della sua figliuola.
27 Ma Gesù le disse: «Lascia che prima sian saziati i figliuoli, perchè non è buona cosa prendere loro il pane e gettarlo ai cani».27 Ma Gesù le disse: Lascia che prima i figliuoli sieno saziati; perciocchè non è onesto prendere il pan de’ figliuoli, e gettarlo a’ cagnuoli.
28 «È vero, Signore», rispose ella «però anche i cagnolini sotto la tavola mangian le briciole dei figliuoli».28 Ma ella rispose, e gli disse: Dici bene, o Signore: poichè anche i cagnuoli, di sotto alla tavola, mangiano delle miche de’ figliuoli.
29 E Gesù a lei: «Per quanto hai detto, va'; il demonio è uscito da tua figlia».29 Ed egli le disse: Per cotesta parola, va’, il demonio è uscito dalla tua figliuola.
30 Tornata a casa sua, trovò la fanciulla coricata sul letto, liberata dal demonio.30 Ed ella, andata in casa sua, trovò il demonio essere uscito, e la figliuola coricata sopra il letto
31 Partito di nuovo dai confini di Tiro, tornò per la via di Sidone, verso il mare di Galilea, e traversando il territorio della Decapoli,31 POI Gesù, partitosi di nuovo dai confini di Tiro e di Sidon, venne presso al mar della Galilea, per mezzo i confini di Decapoli.
32 gli menaron innanzi un uomo sordo e muto, supplicandolo di imporgli le mani.32 E gli fu menato un sordo scilinguato; e fu pregato che mettesse la mano sopra lui.
33 Egli, trattolo in disparte, lungi dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e con lo sputo gli toccò la lingua;33 Ed egli, trattolo da parte d’infra la moltitudine, gli mise le dita nelle orecchie; ed avendo sputato, gli toccò la lingua:
34 poi, levati gli occhi al cielo, sospirò e disse: «Effetha!», che vuol dire: «Apriti!».34 poi, levati gli occhi al cielo, sospirò, e gli disse: Effata, che vuol dire: Apriti.
35 E subito gli si aprirono gli orecchi e si sciolse il nodo della lingua e parlava speditamente.35 E subito le orecchie di colui furono aperte, e gli si sciolse lo scilinguagnolo, e parlava bene.
36 Gesù ordinò loro di non parlare ad alcuno; ma più egli lo proibiva, più essi lo divulgavano36 E Gesù ordinò loro, che nol dicessero ad alcuno; ma più lo divietava loro, più lo predicavano.
37 e l'ammiravano ripetendo: «Egli ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti».37 E stupivano sopra modo, dicendo: Egli ha fatta ogni cosa bene; egli fa udire i sordi, e parlare i mutoli