Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Geremia 44


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - La parola che, per mezzo di Geremia, fu comunicata a tutti i Giudei che abitavano nella terra di Egitto, residenti in Magdalo e in Tafnis e in Memfi e nella regione di Patures per dire loro:1 Verbum quod factum est per Jeremiam ad omnes Judæos qui habitabant in terra Ægypti, habitantes in Magdalo, et in Taphnis, et in Memphis, et in terra Phatures, dicens :
2 «Così dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: - Voi avete visto tutto il male che ho fatto piombare sopra Gerusalemme e sopra tutte le città di Giuda, ed ecco che oggi sono deserte e in esse non abita più nessuno,2 Hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël : Vos vidistis omne malum istud quod adduxi super Jerusalem, et super omnes urbes Juda : et ecce desertæ sunt hodie, et non est in eis habitator,
3 a causa della malvagità con cui hanno operato verso di me per provocar il mio sdegno e andarsene a sacrificare e ad adorare gli dèi stranieri che nè essi avevano conosciuto, nè voi, nè i padri vostri.3 propter malitiam quam fecerunt ut me ad iracundiam provocarent, et irent ut sacrificarent, et colerent deos alienos quos nesciebant, et illi, et vos, et patres vestri.
4 Ho ben mandato a voi tutti quei miei servi, i profeti, per tempo facendomi premura e mandando, e dicendo: "Non vogliate fare una cosa abominevole come questa che io ho in odio".4 Et misi ad vos omnes servos meos prophetas, de nocte consurgens, mittensque et dicens : Nolite facere verbum abominationis hujuscemodi, quam odivi.
5 Ma non udirono e non prestarono i loro orecchi per convertirsi dai loro malfatti e non sacrificare agli dèi stranieri.5 Et non audierunt, nec inclinaverunt aurem suam, ut converterentur a malis suis, et non sacrificarent diis alienis.
6 E allora si rinfocò la mia indignazione e il mio furore, e divampò nella città di Giuda e per le piazze di Gerusalemme, e furono ridotte in quella solitudine e squallore in cui oggi sono.-6 Et conflata est indignatio mea et furor meus, et succensa est in civitatibus Juda, et in plateis Jerusalem : et versæ sunt in solitudinem et vastitatem secundum diem hanc.
7 E ora il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele dice così: - Perchè mai fate questo gran male a vostro danno, affinchè periscano gli uomini, le donne, i piccoli e i bambini ancora di mezzo a Giuda, e non sopravvanzi a voi un menomo residuo:7 Et nunc hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël : Quare vos facitis malum grande hoc contra animas vestras, ut intereat ex vobis vir et mulier, parvulus et lactens, de medio Judæ, nec relinquatur vobis quidquam residuum :
8 provocandomi [ad ira] con le opere delle vostre mani, sacrificando a dèi stranieri sul suolo d'Egitto dove siete entrati per abitarvi, e così andar in rovina ed essere in esecrazione e obbrobrio a tutte le genti della terra?8 provocantes me in operibus manuum vestrarum, sacrificando diis alienis in terra Ægypti, in quam ingressi estis ut habitetis ibi : et dispereatis, et sitis in maledictionem et in opprobrium cunctis gentibus terræ ?
9 Avete voi già dimenticato le malvagità dei vostri padri, quelle dei re di Giuda, quelle delle loro donne e quelle vostre e delle vostre donne che hanno operato nella terra di Giuda e nei rioni di Gerusalemme?9 Numquid obliti estis mala patrum vestrorum, et mala regum Juda, et mala uxorum ejus, et mala vestra, et mala uxorum vestrarum, quæ fecerunt in terra Juda, et in regionibus Jerusalem ?
10 Non si sono mondati fino al giorno d'oggi, e non hanno avuto timore, e non hanno camminato nella legge del Signore, nei precetti miei che ho posti davanti a voi e ai padri vostri.-10 Non sunt mundati usque ad diem hanc : et non timuerunt, et non ambulaverunt in lege Domini, et in præceptis meis quæ dedi coram vobis et coram patribus vestris.
11 Perciò, così dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: - Ecco che io fermerò il mio viso su di voi in male, e disperderò Giuda tutto intero.11 Ideo hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël : Ecce ego ponam faciem meam in vobis in malum : et disperdam omnem Judam.
12 E verrò a raggiungere i resti di Giuda che si ostinarono nel pensiero di entrare nella terra di Egitto per ivi abitare e saranno tutti sterminati nella terra di Egitto; saranno stramazzati dalla spada e dalla fame, dal più piccolo al più grande saranno sterminati, dalla spada e dalla fame fatti morire; e saranno in esecrazione e in orrore, in maledizione e in vituperio.12 Et assumam reliquias Judæ, qui posuerunt facies suas ut ingrederentur terram Ægypti, et habitarent ibi, et consumentur omnes in terra Ægypti : cadent in gladio, et in fame, et consumentur a minimo usque ad maximum : in gladio et in fame morientur, et erunt in jusjurandum, et in miraculum, et in maledictionem, et in opprobrium.
13 E verrò a visitare quei che dimorano in Egitto, come ho visitato quei di Gerusalemme colla spada, la fame e la peste.13 Et visitabo super habitatores terræ Ægypti sicut visitavi super Jerusalem, in gladio, et fame, et peste :
14 E non vi sarà alcuno che scampi e che sia risparmiato tra i superstiti dei Giudei che espatriano nella terra di Egitto credendo di rimpatriare nella terra di Giuda alla quale drizzano il loro sospiro per ritornare e riabitarla: non ritorneranno se non quelli che prenderanno la fuga -».14 et non erit qui effugiat, et sit residuus de reliquiis Judæorum qui vadunt ut peregrinentur in terra Ægypti, et revertantur in terram Juda, ad quam ipsi elevant animas suas ut revertantur, et habitent ibi : non revertentur, nisi qui fugerint.
15 Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne sacrificavano agli dèi stranieri, e tutte le donne delle quali era presente gran moltitudine, e tutta l'altra popolazione di quelli che avevano presa dimora in Egitto, in Patures, risposero a Geremia dicendo:15 Responderunt autem Jeremiæ omnes viri scientes quod sacrificarent uxores eorum diis alienis, et universæ mulieres quarum stabat multitudo grandis, et omnis populus habitantium in terra Ægypti in Phatures, dicentes :
16 «Le parole che tu ci hai detto in nome del Signore noi non le ascolteremo da te,16 Sermonem quem locutus es ad nos in nomine Domini, non audiemus ex te :
17 ma staremo alla parola che è uscita dalla nostra bocca: di fare sacrifizi alla regina del cielo e di farle libazioni, come già noi abbiamo fatto e i nostri padri, e i nostri re, e i nostri principi, nelle città di Giuda e sulle piazze di Gerusalemme: e avevamo allora pane a sazietà e stavamo bene e ombra di male non si vedeva.17 sed facientes faciemus omne verbum quod egredietur de ore nostro, ut sacrificemus reginæ cæli, et libemus ei libamina, sicut fecimus nos et patres nostri, reges nostri et principes nostri, in urbibus Juda, et in plateis Jerusalem : et saturati sumus panibus, et bene nobis erat, malumque non vidimus.
18 Ma da quando abbiamo tralasciato di fare sacrifizi alla regina del cielo e presentarle libagioni, abbiamo penuria di tutto e siamo rifiniti dalla spada e dalla fame.18 Ex eo autem tempore quo cessavimus sacrificare reginæ cæli, et libare ei libamina, indigemus omnibus, et gladio et fame consumpti sumus.
19 E se facciamo sacrifizi alla regina del cielo e le presentiamo libagioni, forse che senza dei nostri mariti abbiamo fatto le focacce da placarla, e le libagioni da presentarle?».19 Quod si nos sacrificamus reginæ cæli, et libamus ei libamina, numquid sine viris nostris fecimus ei placentas ad colendum eam, et libandum ei libamina ?
20 Allora Geremia replicò verso tutto il popolo e verso gli uomini e le donne, e tutta l'altra gente che avevano risposto a quella maniera dicendo:20 Et dixit Jeremias ad omnem populum, adversum viros, et adversum mulieres, et adversum universam plebem, qui responderant ei verbum, dicens :
21 «E dei sacrifizi che avete offerti nelle città di Giuda e sulle piazze di Gerusalemme voi e i vostri padri, e i vostri re e i vostri principi, e tutto il basso popolo, di questi non ha tenuto un ricordo il Signore e non gli è risalito al cuore?21 Numquid non sacrificium quod sacrificastis in civitatibus Juda, et in plateis Jerusalem, vos et patres vestri, reges vestri, et principes vestri, et populus terræ, horum recordatus est Dominus, et ascendit super cor ejus ?
22 Il Signore non poteva più oltre sopportare di fronte alla malvagità dei vostri sentimenti e delle abominazioni che avevate commesse: e così la vostra terra fu ridotta tutta una desolazione e un'orridezza, maledetta e spopolata, come è al giorno d'oggi.22 Et non poterat Dominus ultra portare propter malitiam studiorum vestrorum, et propter abominationes quas fecistis : et facta est terra vestra in desolationem, et in stuporem, et in maledictum, eo quod non sit habitator, sicut est dies hæc.
23 E questa, perchè avevate sacrificato agli idoli, perchè avevate peccato contro il Signore, e non avevate ascoltato la voce del Signore, nè camminato secondo la legge e i precetti suoi e le sue disposizioni; onde v'incolsero queste sciagure, quali sono avvenute in quei giorni».23 Propterea quod sacrificaveritis idolis, et peccaveritis Domino, et non audieritis vocem Domini, et in lege, et in præceptis, et in testimoniis ejus non ambulaveritis, idcirco evenerunt vobis mala hæc, sicut est dies hæc.
24 Poi Geremia soggiunse a tutto il popolo e a tutte quelle donne: «Udite la parola del Signore, voi tutti popolo di Giuda, che siete nel paese d'Egitto.24 Dixit autem Jeremias ad omnem populum, et ad universas mulieres : Audite verbum Domini, omnis Juda qui estis in terra Ægypti.
25 Così parla il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele e dice: - Voi e le vostre donne avete affermato colla vostra bocca, e colle vostre mani avete compiuto; avete detto: "Adempiamo i nostri voti con cui abbiamo promesso di fare sacrifizi alla regina del cielo e di presentarle libagioni"; sì, avete mantenuto i vostri voti e col fatto li avete compiuti.25 Hæc inquit Dominus exercituum, Deus Israël, dicens : Vos et uxores vestræ locuti estis ore vestro, et manibus vestris implestis, dicentes : Faciamus vota nostra quæ vovimus, ut sacrificemus reginæ cæli, et libemus ei libamina. Implestis vota vestra, et opere perpetrastis ea.
26 Per questo, udite la parola del Signore, o voi tutti di Giuda, che dimorate nella terra d'Egitto: "Ecco, io ho giurato sul mio nome grande, dice il Signore, che questo mio nome non sarà mai più pronunziato dalla bocca di alcun uomo di Giuda per dire: Vive il Signore Dio, in tutta la terra di Egitto!26 Ideo audite verbum Domini, omnis Juda qui habitatis in terra Ægypti : Ecce ego juravi in nomine meo magno, ait Dominus, quia nequaquam ultra vocabitur nomen meum ex ore omnis viri Judæi, dicentis : Vivit Dominus Deus, in omni terra Ægypti.
27 Ecco che io veglierò sopra di essi in male e non in bene, e tutti quei di Giuda che sono sul suolo di Egitto andranno consumandosi per la spada e per la fame fino a tanto che saranno del tutto sterminati.27 Ecce ego vigilabo super eos in malum, et non in bonum : et consumentur omnes viri Juda qui sunt in terra Ægypti gladio et fame, donec penitus consumantur.
28 E coloro che saranno scampati alla spada, torneranno dalla terra di Egitto alla terra di Giuda in piccolo numero; e tutto il resto di quei di Giuda, che si sono recati in Egitto per fermarsi ivi, sapranno quale parola si compirà se la mia o la loro.28 Et qui fugerint gladium, revertentur de terra Ægypti in terram Juda viri pauci : et scient omnes reliquiæ Juda, ingredientium terram Ægypti ut habitent ibi, cujus sermo compleatur, meus an illorum.
29 E questo sia per voi il segno, dice il Signore, che io verrò a visitarvi in questo luogo, affinchè sappiate che certamente si compiranno le mie parole contro di voi in male".-29 Et hoc vobis signum, ait Dominus, quod visitem ego super vos in loco isto, ut sciatis quia vere complebuntur sermones mei contra vos in malum :
30 Così dice il Signore: - Ecco che io consegnerò il Faraone Efree re di Egitto, in mano dei suoi nemici, e in mano di coloro che vanno in cerca della sua vita, come ho dato Sedecia, re di Giuda, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, suo avversario e che andava in cerca della sua vita -».30 hæc dicit Dominus : Ecce ego tradam Pharaonem Ephree regem Ægypti in manu inimicorum ejus, et in manu quærentium animam illius, sicut tradidi Sedeciam regem Juda in manu Nabuchodonosor regis Babylonis inimici sui, et quærentis animam ejus.