Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Geremia 11


font
BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Parola che fu comunicata a Geremia dal Signore che gli disse:1 LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dicendo:
2 «Sentite la parola di questo patto di alleanza e parlatene agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme.2 Ascoltate le parole di questo patto, e parlate agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme.
3 Dirai dunque:- Il Signore Dio d'Israele dice così: "Maledetto l'uomo che non darà ascolto alle parole di questo patto3 E tu di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Maledetto l’uomo, che non ascolterà le parole di questo patto;
4 che ho stipulato coi padri vostri nel giorno che li trassi fuori dal paese di Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo loro: Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comando, e voi sarete il mio popolo ed io sarò il vostro Dio;4 il quale io comandai a’ padri vostri di osservare, quando li trassi fuor del paese di Egitto, della fornace di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce, e fate queste cose, secondo tutto quello che io vi comando; e voi mi sarete popolo, ed io vi sarò Dio.
5 affinchè io richiami in vigore la promessa fatta con giuramento ai padri vostri, di dar loro una terra che scorre latte e miele, come oggi ella è"-». E io risposi e dissi: «Così sia, o Signore!».5 Acciocchè io metta ad effetto il giuramento che io feci a’ vostri padri, di dar loro un paese stillante latte e miele; come si vede al dì d’oggi. Ed io risposi, e dissi: Amen, Signore.
6 E il Signore mi disse: «Fa' un bando di tutte queste parole, da gridarsi nelle città di Giuda e per le piazze di Gerusalemme che dica: - Udite le parole di questo patto e adempitele,6 Appresso il Signore mi disse: Predica tutte queste parole nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme: dicendo: Ascoltate le parole di questo patto, e mettetele ad effetto.
7 perchè ho instantemente esortato i padri vostri, dal dì che li trassi dalla terra di Egitto fino ad oggi, di buon'ora prevenendoli colle mie esortazioni e dicendo loro: "Ascoltate la mia voce";7 Conciossiachè io abbia fatte di gran protestazioni a’ vostri padri, dal dì che io li trassi fuor del paese di Egitto, infino a questo giorno, protestando loro ogni giorno, fin dalla mattina, e dicendo: Ascoltate la mia voce.
8 e non vollero udire, nè prestare orecchio, ma ciascuno si sviò dietro alle aberrazioni del suo malvagio cuore, e ho fatto venire sopra di loro tutte le parole comminate di quel patto che aveva loro ordinato di osservare e non osservarono».8 Ma essi non l’hanno ascoltata, e non hanno porto l’orecchio loro, e son camminati ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio; laonde io ho fatte venir sopra loro tutte le parole di questo patto, il quale io avea lor comandato di osservare; ma non l’hanno osservato.
9 E il Signore mi disse: «Si è trovata una cospirazione negli uomini di Giuda e negli abitanti di Gerusalemme:9 Poi il Signore mi disse: Ei si trova una congiura fra gli uomini di Giuda, e fra gli abitanti di Gerusalemme.
10 sono ritornati alle iniquità di prima, dei loro padri che non vollero udire le mie parole, anche costoro sono andati dietro agli dèi stranieri per servirli. La casa d'Israele e la casa di Giuda hanno reso nulla l'alleanza che io avevo pattuita coi loro padri».10 Son tornati alle iniquità de’ lor padri antichi, i quali ricusarono di ascoltar le mie parole; e sono anch’essi andati dietro ad altri dii, per servirli; la casa d’Israele e la casa di Giuda hanno rotto il mio patto, che io avea fatto co’ lor padri
11 Per la qual cosa dice il Signore: «Ecco che io adunerò sopra di loro mali, donde non potranno cavarsi, e grideranno verso di me ma io non li esaudirò.11 Perciò, cosi ha detto il Signore: Ecco, io fo venir sopra loro un male, del quale non potranno uscire, e grideranno a me, ma io non li ascolterò.
12 E quei delle città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno e grideranno verso gli dèi ai quali fanno libagioni, ma questi non li salveranno nel tempo della loro afflizione.12 Allora le città di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, andranno, e grideranno agl’iddii, a’ quali fanno profumi; ma essi non li salveranno in modo alcuno, nel tempo della loro avversità.
13 Perchè, quante sono le tue città, altrettanto sono i tuoi dèi, o Giuda; e numerosi come le tue strade hai eretto altari d'infamia, o Gerusalemme, altari per far libagioni ai Baalim.13 Perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti dii, quanto è il numero delle tue città; e voi avete rizzati tanti altari alla cosa vergognosa, quanto è il numero delle strade di Gerusalemme; altari da far profumi a Baal.
14 Tu, dunque, non voler più pregare per cotesto popolo, e non alzarmi più nè prece, nè orazione, perchè io non esaudirò, quando giungerà il tempo che alzeranno a me le loro grida, nell'ora della loro afflizione.14 Tu adunque non pregar per questo popolo, e non prendere a gridare, nè a fare orazion per loro; perciocchè io non li esaudirò, quando grideranno a me per la loro avversità.
15 Che è che il mio diletto, in casa mia, ha commesse tante scelleraggini? Forse che le carni santificate leveranno via da te le tue malvagità delle quali vai facendo tanto sfoggio?15 Che ha da far più il mio caro amico nella mia Casa, piochè i maggiori l’impiegano a scelleratezza? Or le carni sacre trapasseranno via da te; perciocchè allora che tu commetti il tuo male, tu festeggi.
16 Ulivo fecondo, bello, fruttifero, leggiadro eri stato denominato dal Signore: al suono di una parola, un gran fuoco divampò in quello e i suoi cespi furono tutti abbrustoliti.16 Il Signore avea chiamato il tuo nome: Ulivo verdeggiante, bello in vaghi frutti; ma, al suono di un grande stormo, egli ha acceso d’intorno a quello un fuoco, e i suoi rami sono stati consumati.
17 E il Signore degli eserciti che ti piantò ha chiamato il male sopra di te, a causa delle malvagità della casa d'Israele e della casa di Giuda che queste si sono date a commettere, irritandomi col fare libagioni ai Baalim».17 E il Signor degli eserciti, che ti avea piantata, ha pronunziato contro a te del male, per la malvagità della casa d’Israele, e della casa di Giuda, che han commessa per dispettarmi, facendo profumi a Baal
18 E tu, o Signore, mi hai fatto conoscere e ho conosciuto, da tempo mi hai mostrato i loro intendimenti.18 OR il Signore mi ha fatti conoscere i lor fatti, ed io li ho conosciuti; allora, Signore, tu me li hai mostrati.
19 Ed io sono stato come agnello mansueto che è condotto ad essere immolato e non avevo saputo che avessero ordito contro di me delle trame dicendo: «Venite, gettiamo un legno nel suo pane e sterminiamolo dalla terra dei viventi e il suo nome non sia più ricordato».19 Ed io sono stato come un agnello, od un bue, che si mena al macello; ed io non sapeva che facessero delle macchinazioni contro a me, dicendo: Attossichiamo il suo cibo, e sterminiamolo dalla terra de’ viventi, e non sia il suo nome più ricordato.
20 Ma tu, o Signore degli eserciti che giudichi con giustizia e scruti le reni e i cuori, fa' ch'io mi vegga rivendicato di loro, perchè a te ho confidato la mia causa.20 Ma, o Signor degli eserciti, giusto Giudice, che provi le reni, e il cuore, fa’ che io vegga la tua vendetta sopra loro; perciocchè io ti dichiaro la mia ragione.
21 Per ciò, così dice il Signore agli uomini di Anatot: «Coloro che vanno in cerca della tua vita e che dicono: - Non profetare nel nome del Signore, se no morirai per nostra mano! -»21 Perciò, così ha detto il Signore intorno a que’ di Anatot, che cercano l’anima tua, dicendo: Non profetizzar nel Nome del Signore, che tu non muoia per le nostre mani;
22 per questo dunque, così dice il Signore degli eserciti: «Ecco, li visiterò io; i giovani periranno di spada e i loro figliuoli e le loro figlie morranno di fame.22 perciò così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io ne farò punizione sopra loro; i giovani morranno per la spada; e i lor figliuoli e le lor figliuole morranno di fame.
23 E di essi non vi saranno superstiti, perchè farò venire sopra gli uomini di Anatot il male, l'anno della loro visita».23 E non resterà di loro alcun rimanente; perciocchè io farò venire del male sopra que’ di Anatot, l’anno della lor visitazione