Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 13


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Geroboamo ripreso da un profeta

1- Ecco un uomo di Dio giungere da Giuda a Betel per ordine del Signore, mentre Geroboamo stava sull'altare per bruciare l'incenso2e gridò contro l'altare in nome del Signore e disse: «Altare, altare, così dice il Signore: - Nascerà alla casa di Davide un figlio, di nome Josia, e immolerà sopra di te i sacerdoti delle alture, che bruciano ora sopra di te gl'incensi; ed egli brucerà sopra di te ossa umane -».3E nello stesso giorno egli diede loro un segno, dicendo: «Questo sarà il segno che il Signore ha parlato: l'altare si spaccherà e la cenere che vi è sopra si disperderà».4Quando il re intese la parola dell'uomo di Dio, che aveva imprecato contro l'altare di Betel, stese la mano dall'altare e disse: «Prendetelo». Ma la mano, che egli aveva stesa contro di lui, si inaridì e non potè più ritirarla a sè.5L'altare si spaccò e la cenere dell'altare si disperse, secondo il segno, che aveva dato l'uomo di Dio in nome del Signore.6Disse allora il re all'uomo di Dio: «Prega il Signore Iddio tuo e scongiuralo per me, affinchè mi sia restituito l'uso della mano». E l'uomo di Dio pregò il Signore e il re potè ritrarre a sè la sua mano, che divenne come prima.7Rivolto all'uomo di Dio, il re disse: «Vieni meco in casa, vi pranzerai e io ti farò regali».8Ma l'uomo di Dio rispose al re: «Ancorchè mi accordassi la metà della tua casa, io non verrò teco, non mangerò pane, nè berrò acqua in questo luogo;9poichè così mi fu comandato dalla parola del Signore, che mi ordinò: - Non mangerai pane, nè berrai acqua, nè ritornerai per la strada per la quale sei venuto -».10Se ne andò quindi per un'altra strada e non ritornò per quella fatta venendo a Betel.

Disubbidienza e castigo del profeta

11In Betel abitava un vecchio profeta i cui figliuoli vennero a narrargli tutto ciò che aveva fatto l'uomo di Dio, in quel giorno a Betel, e riferirono al loro padre le parole che egli aveva rivolto al re.12Il padre domandò loro: «Per qual via se n'è andato?». I figli mostrarono la strada per la quale se n'era andato l'uomo di Dio, venuto da Giuda.13Disse allora ai suoi figli: «Sellatemi l'asino», e dopo che essi glielo ebbero sellato, egli vi montò sopra14e se ne andò dietro all'uomo di Dio e trovatolo sotto un terebinto, gli chiese: «Sei tu l'uomo di Dio, venuto da Giuda?». «Lo sono», gli rispose.15E l'altro soggiunse: «Vieni con me a casa per prendere un po' di cibo».16Ma quegli rispose: «Non posso tornare, nè venire con te, nè mangiare pane, nè bere acqua in questo luogo,17poichè il Signore mi parlò in questi termini: - Non mangerai pane, nè berrai acqua e non tornerai per la via per la quale sei andato -».18Ma l'altro soggiunse: «Anch'io sono profeta simile a te, e un angelo mi ha parlato a nome del Signore, dicendo: - Riconducilo teco a casa, affinchè mangi pane e beva acqua -». Così lo ingannò19e lo ricondusse con sè; ed egli mangiò pane in casa di lui e bevve acqua.20Mentre sedevano a mensa, la parola del Signore fu rivolta al profeta che l'aveva ricondotto,21ed egli gridò all'uomo di Dio, che era venuto da Giuda e disse: «Questo dice il Signore: - Poichè non sei stato obbediente all'ordine del Signore e non osservasti il comando, che ti aveva dato il Signore Iddio tuo,22e sei tornato e hai mangiato pane e bevuto acqua nel luogo in cui ti aveva comandato di non mangiar pane, e di non bere acqua, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei padri tuoi-».23E quando egli ebbe mangiato e bevuto, [il vecchio profeta] sellò l'asino suo per il profeta che aveva fatto tornare indietro.24E questi, come se ne fu partito, s'imbattè per la strada in un leone, dal quale fu ucciso. Il cadavere era steso sul sentiero; l'asino stava presso di lui e il leone era accanto al cadavere.25Alcuni uomini che passavano di lì videro il cadavere, e vennero a divulgare il fatto nella città nella quale abitava quel vecchio profeta.26Avendo inteso ciò quel profeta, che aveva ricondotto indietro l'uomo di Dio disse: «È l'uomo di Dio, che essendo stato disubbidiente alla parola del Signore, fu dal Signore dato in preda al leone, il quale lo ha lacerato e ucciso secondo la parola che il Signore gli aveva detto».27Disse quindi ai suoi figli: «Sellatemi l'asino». Ed egli, dopo che glielo ebbero sellato,28andò e trovò il cadavere disteso sulla via e l'asino e il leone accanto al cadavere. Il leone non aveva divorato il cadavere nè ucciso l'asino.29Il profeta raccolse il cadavere dell'uomo di Dio, lo collocò sull'asino, e il vecchio profeta, ritornando, lo portò nella sua città per piangerlo.30E pose il cadavere di lui nel suo stesso sepolcro ed [egli e i suoi figliuoli] lo piansero dicendo: «Ohimè! Ohimè, fratello mio!».31Quando l'ebbero pianto, egli disse ai figliuoli: «Quando io sarò morto, seppellitemi nel sepolcro dove è stato posto l'uomo di Dio; accanto alle sue ossa mettete le mie;32poichè senza dubbio si avvererà la parola che egli ha predetta da parte del Signore contro l'altare, che sta in Betel, e contro tutte le alture, che sono nelle città di Samaria».33Dopo questi fatti Geroboamo non si convertì dalla sua pessima vita. Anzi creò di nuovo sacerdoti delle alture, presi dall'infimo popolo. Chiunque voleva, egli lo consacrava, e diventava sacerdote delle alture.34E per questa ragione peccò la casa di Geroboamo e fu sterminata e distrutta dalla faccia della terra.