Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 18


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Elia e Acab.

1- Molto tempo dopo, la parola del Signore fu rivolta ad Elia, nel terzo anno, in questi termini: «Va', e mostrati ad Acab, perchè io mandi la pioggia sulla faccia della terra».2Andò dunque Elia a presentarsi ad Acab. La carestia era grandissima nella Samaria3e Acab chiamò Abdia maggiordomo della sua casa. Abdia però temeva assai il Signore;4infatti quando Jezabel faceva morire i profeti del Signore, egli avea preso cento profeti e li aveva nascosti, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li aveva nutriti a pane ed acqua.5Disse dunque Acab ad Abdia: «Va' in tutto il paese, a tutte le fontane d'acqua, e in tutte le valli, e vedi se possiamo trovare erba e salvare i cavalli e i muli, affinchè le bestie non periscano interamente».6Si divisero quindi il paese e lo percorsero; Acab se ne andava per una strada e Abdia per un'altra, ciascuno per conto suo.7Mentre Abdia era in viaggio, ecco Elia venirgli incontro. Avendolo egli conosciuto, si prostrò colla faccia a terra e disse: «Se' tu forse Elia, mio signore?».8Ed egli rispose: «Son io. Va' e di' al tuo signore: - Elia è qua -».9Ed egli disse: «Che peccato ho fatto, perchè tu dia me tuo servo nelle mani di Acab per uccidermi?10Viva il Signore Dio tuo! non v'è popolo o regno, dove il mio signore non abbia mandato a cercarti e poichè tutti gli rispondevano: - Non è qui, - egli faceva giurare ogni regno e ogni nazione che proprio non ti aveva trovato.11Ed ora tu dici a me: - Va' a dire al tuo padrone: " È qua Elia ".-12Appena io mi sarò allontanato da te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in un luogo che io ignoro; io andrò a portar l'annunzio ad Acab, il quale, non trovandoti, mi ucciderà. Il tuo servo ha sempre temuto il Signore fin dalla sua infanzia.13Non ti è stato riferito, o mio signore, ciò che io feci quando Jezabel uccideva i profeti del Signore? Come nascosi cento di questi profeti del Signore, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e come li ho sostentati con pane ed acqua?14E tu ora dici: - Va' a dire al tuo padrone: " Elia è qua, affinchè egli mi uccida? " -».15Ma Elia rispose: «Viva il Signore degli eserciti dinanzi al quale io sto! Oggi mi presenterò ad Acab».16Abdia se ne andò incontro ad Acab e lo informò della cosa, e Acab venne alla volta di Elia.17Appena lo vide, gli disse: «Sei tu quegli che getta il turbamento in Israele?».18Elia rispose: «Non io getto il turbamento in Israele, ma tu e la casa del padre tuo, che avete abbandonato i comandi del Signore e vi metteste a seguire i Baal.19Tuttavia ora manda a radunare tutto Israele presso di me, sulla montagna del Carmelo, e i quattrocentocinquanta profeti di Baal e i quattrocento profeti dei boschetti sacri che mangiano alla mensa di Jezabel».20Acab mandò messaggeri a tutti i figli d'Israele e riunì i profeti sulla montagna del Carmelo.

Elia e i profeti di Baal

21Accostandosi allora Elia a tutto il popolo, disse: «Fino a quando zoppicherete voi da due parti? Se il Signore è Dio, seguitelo; se invece è Baal, seguite pure lui». Ma il popolo non rispose.22Elia di nuovo disse al popolo: «Son rimasto io solo dei profeti del Signore, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta.23Si diano due buoi, ed essi si scelgano un bue, lo facciano a pezzi, e lo pongano sopra le legna; ma non vi appicchino il fuoco. Anch'io prenderò l'altro bue, lo porrò sopra le legna e non vi metterò sotto il fuoco.24Invocate i nomi dei vostri dèi ed io invocherò il nome del mio Signore, e il Dio che esaudirà mediante il fuoco, egli sia Dio». Tutto il popolo rispose: «Ottima proposta».25Disse dunque Elia ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei buoi e fate per primi, poichè voi siete molti; invocate il nome dei vostri dèi e non mettete fuoco sotto».26Quelli, preso il bue che era stato loro dato, lo prepararono e si misero a invocare il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, esaudiscici». Ma non s'udì nè voce nè risposta; ed essi saltavano intorno all'altare che avevano fatto.27Essendo già mezzogiorno, Elia si prendeva giuoco di loro, dicendo: «Gridate più forte, poichè egli è dio e forse parla oppure è andato all'osteria, o è in viaggio o certamente dorme e bisogna svegliarlo».28Ed essi gridavano ad alta voce e si facevano come è loro costume delle incisioni con coltelli e lancette, fino a grondar sangue.29Ma poichè era passato mezzogiorno, e continuando essi a profetare era venuto il tempo in cui si suole offrire il sacrificio, e non si era sentita nessuna voce e nessuno rispondeva o dava retta a quei che pregavano,30Elia disse a tutto il popolo: «Accostatevi». Accostatosi il popolo, egli ricostruì l'altare del Signore, che era stato distrutto.31Prese poi dodici pietre, secondo il numero delle dodici tribù dei figli di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Israele sarà il tuo nome»,32ed edificò colle pietre un altare al nome del Signore e fece un fosso come due piccoli solchi intorno all'altare;33dispose poi le legna e, diviso a pezzi il bue, lo pose sopra le legna,34e disse: «Riempite quattro idrie d'acqua e versatele sopra l'olocausto e sopra le legna»; poi di nuovo disse: «Fate lo stesso una seconda volta»; e come l'ebbero fatto la seconda volta, soggiunse: «Fatelo ancora una terza volta». Lo fecero anche la terza volta35e le acque scorrevano intorno all'altare e anche il fosso ne era ripieno.36Essendo già venuto il tempo d'offrire l'olocausto, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio d'Abramo, d'Isacco, e di Israele, mostra oggi che tu sei il Dio di Israele e che io sono il tuo servo e che tutto quello che ho fatto lo feci secondo il tuo comando.37Esaudiscimi, o Signore, esaudiscimi, affinchè questo popolo impari che tu sei il Signore Iddio e che tu di nuovo converti i loro cuori».38E il fuoco del Signore cadde e divorò l'olocausto e le legna e le pietre e perfino la polvere e l'acqua che era nel fosso e lambiva [l'altare].39Al veder ciò tutto il popolo cadde bocconi, ed esclamò: «È il Signore che è Dio! È il Signore che è Dio!».40Disse allora Elia ad essi: «Impadronitevi dei profeti di Baal e neppur uno ne scampi!». Ed essi li presero, ed Elia li fece discendere al torrente Cison e colà li uccise.

Elia fa cadere la pioggia

41Poi Elia disse ad Acab: «Ascendi, mangia e bevi, poichè sentesi il rumore di gran pioggia».42Acab salì per mangiare e per bere, mentre Elia venuto sulla sommità del Carmelo, piegandosi verso terra, mise la sua faccia tra le ginocchia,43e disse al suo servo: «Va' su, e guarda dalla parte del mare». Essendo egli salito e avendo ben guardato, disse: «Non vi è nulla». Di nuovo gli disse: «Ritornavi per sette volte».44Alla settima volta [il servo disse]: «Ecco una piccola nube, quasi l'orma di un uomo, ascendere dal mare». Elia rispose: «Sali e di' ad Acab: - Allestisci il tuo carro e discendi per non essere colto dalla pioggia -».45Mentre egli si guardava di qua e di là, il cielo si oscurò per le molte nubi e per il vento e cadde abbondantissima pioggia. Acab pertanto salito sul cocchio partì per Jezrael,46mentre Elia, sul quale era la mano del Signore, si cinse i lombi e corse davanti a Acab finchè arrivò a Jezrael.