Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 12


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Roboamo

1- Venne Roboamo in Sichem, dove erasi radunato tutto Israele per dichiararlo re.2Ma Geroboamo figlio di Nabat, che era ancora in Egitto profugo dal cospetto del re Salomone, uditane la morte, fece ritorno dall'Egitto,3poichè avevano mandato a richiamarlo. Venne dunque Geroboamo e tutta la moltitudine d'Israele e parlarono a Roboamo in questo modo:4«Tuo padre ci ha imposto un giogo durissimo; tu adunque sollevaci un po' dalla durezza del governo del padre tuo e dal giogo pesantissimo che ci fu imposto e noi ti serviremo».5Egli rispose loro: «Andatevene e ritornate da me fra tre giorni». Essendosene andato il popolo,6Roboamo si consigliò cogli anziani, che stavano intorno a Salomone suo padre, quando ancora viveva, e disse: «Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?».7Essi gli dissero: «Se tu oggi ascolterai questo popolo e ti adatterai e ti piegherai alle loro preghiere e userai con loro parole benevoli, resteranno per sempre tuoi servi».8Ma Roboamo, abbandonato il consiglio datogli dagli anziani si rivolse ai giovani, allevati con lui e che gli stavano intorno9e disse: «Che mi consigliate di rispondere a questo popolo, che mi ha detto: - Alleggerisci il giogo impostoci dal padre tuo -?».10Gli risposero i giovani, che erano stati allevati con lui: «Tu parlerai così a questo popolo, che si è rivolto a te, dicendo: - Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante e tu alleggeriscilo; - così dunque parlerai a loro: - Il mio dito mignolo è più grosso del dorso di mio padre.11Quindi se mio padre vi ha imposto un giogo pesante, io lo renderò ancora più pesante; se mio padre vi ha castigato colle verghe, io vi castigherò cogli scorpioni -».12Venne dunque Geroboamo e tutto il popolo a Roboamo il terzo giorno, secondo che era stato loro detto dal re, quando disse: «Tornate da me fra tre giorni».13Il re rispose duramente al popolo e abbandonato il consiglio, datogli dagli anziani,14parlò secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre vi ha imposto un giogo pesante, io lo renderò ancor più pesante; mio padre vi ha castigato colle verghe, io vi castigherò cogli scorpioni».15Così il re non ascoltò il popolo, poichè il Signore gli aveva voltato le spalle affinchè si compisse la parola da lui detta per mezzo di Aia di Silo a Geroboamo figlio di Nabat.

Ribellione delle dieci tribù

16Visto adunque il popolo che il re non li aveva voluti ascoltare, gli risposero dicendo: «Che abbiamo noi da fare con Davide? O quale eredità abbiamo noi col figlio di Isai? Vattene alle tue tende, Israele, e provvedi ora tu alla tua casa, o Davide». E se ne andò Israele alle sue tende.17Ma sopra i figli d'Israele, che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo.18Il re Roboamo mandò Aduram, che presiedeva ai tributi, ma Aduram fu lapidato da tutto Israele e morì. Perciò il re Roboamo si affrettò a montare su un carro e a fuggirsene in Gerusalemme,19ed Israele si staccò dalla casa di Davide come lo è anche oggi.20Avvenne poi che Israele avendo saputo del ritorno di Geroboamo, mandarono a chiamarlo e riunita l'assemblea lo costituirono re sopra tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, tranne la sola tribù di Giuda.21Venuto Roboamo a Gerusalemme, riunì tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centoottantamila uomini, tutti scelti combattenti, per combattere contro la casa d'Israele e restituire il regno a Roboamo figlio di Salomone.22Ma la parola del Signore fu così rivolta a Semeia, uomo di Dio:23«Parla a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, dicendo:24- Questo dice il Signore: " Non salite e non fate la guerra contro i vostri fratelli d'Israele; se ne torni ciascuno a casa sua, poichè questo è avvenuto per voler mio "-». Diedero ascolto alla parola del Signore e se ne ritornarono, come il Signore aveva loro comandato.

Geroboamo stabilisce l'idolatria

25Geroboamo fabbricò Sichem nelle montagne di Efraim e vi dimorò. Poi uscitone, edificò Fanuel.26Geroboamo disse in cuor suo: «Il regno potrebbe ritornare alla casa di Davide,27se questo popolo ascendesse a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa del Signore. E rivolgendosi il cuore di questo popolo verso il suo signore Roboamo, re di Giuda, uccideranno me e faranno ritorno a lui».28Dopo essersi pertanto consigliato, fabbricò due vitelli d'oro e disse al popolo: «Non ascendete più a Gerusalemme. Ecco i tuoi dèi, o Israele, che ti trassero dal paese d'Egitto».29E ne collocò uno a Betel e l'altro a Dan.30Questa fu un'occasione di peccato, poichè il popolo andava ad adorare il vitello fino a Dan.31Fece anche santuari sulle alture, e creò sacerdoti dall'infimo popolo e non appartenenti alle tribù di Levi.32Stabilì una festa solenne nel mese ottavo, al decimo quinto giorno del mese, somigliante alla festa che si celebrava in Giuda, e offrì sacrifici sull'altare. Parimenti fece in Betel, offrendo sacrifici ai vitelli che aveva fatto. Collocò a Betel i sacerdoti per gli alti luoghi che aveva elevato33e salì all'altare, che aveva fatto a Betel, al decimo quinto giorno dell'ottavo mese, che aveva fissato di sua testa; e fece una festa solenne per i figli d'Israele e salì all'altare per bruciarvi l'incenso.