Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 12


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Venne Roboamo in Sichem, dove erasi radunato tutto Israele per dichiararlo re.1 E ROBOAMO andò in Sichem; perciocchè tutto Israele era venuto in Sichem, per costituirlo re.
2 Ma Geroboamo figlio di Nabat, che era ancora in Egitto profugo dal cospetto del re Salomone, uditane la morte, fece ritorno dall'Egitto,2 Ora, quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ch’era ancora in Egitto, ove era fuggito d’innanzi al re Salomone, ebbe ciò inteso, egli dimorò ancora in Egitto;
3 poichè avevano mandato a richiamarlo. Venne dunque Geroboamo e tutta la moltitudine d'Israele e parlarono a Roboamo in questo modo:3 ma gl’Israeliti lo mandarono a chiamare. E Geroboamo, e tutta la raunanza d’Israele, vennero, e parlarono a Roboamo, dicendo:
4 «Tuo padre ci ha imposto un giogo durissimo; tu adunque sollevaci un po' dalla durezza del governo del padre tuo e dal giogo pesantissimo che ci fu imposto e noi ti serviremo».4 Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu alleviaci ora dalla dura servitù di tuo padre, e dal suo grave giogo, il quale egli ci ha posto addosso, e noi ti saremo soggetti.
5 Egli rispose loro: «Andatevene e ritornate da me fra tre giorni». Essendosene andato il popolo,5 Ed egli disse loro: Andatevene fin di qui a tre giorni; poi ritornate a me. E il popolo se ne andò.
6 Roboamo si consigliò cogli anziani, che stavano intorno a Salomone suo padre, quando ancora viveva, e disse: «Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?».6 E il re Roboamo si consigliò co’ vecchi ch’erano stati ministri del re Salomone, suo padre, mentre era in vita; dicendo: Come consigliate che si risponda a questo popolo?
7 Essi gli dissero: «Se tu oggi ascolterai questo popolo e ti adatterai e ti piegherai alle loro preghiere e userai con loro parole benevoli, resteranno per sempre tuoi servi».7 Ed essi gli risposero, dicendo: Se oggi tu ti sottometti a questo popolo, e te gli rendi soggetto, e gli dài buona risposta, e buone parole, egli ti sarà soggetto in perpetuo.
8 Ma Roboamo, abbandonato il consiglio datogli dagli anziani si rivolse ai giovani, allevati con lui e che gli stavano intorno8 Ma egli lasciò il consiglio che i vecchi gli aveano dato, e si consigliò co’ giovani, ch’erano stati allevati con lui, ed erano suoi ministri.
9 e disse: «Che mi consigliate di rispondere a questo popolo, che mi ha detto: - Alleggerisci il giogo impostoci dal padre tuo -?».9 E disse loro: Che consigliate voi che rispondiamo a questo popolo, che mi ha parlato, dicendo: Alleviaci dal giogo, il qual tuo padre ha posto sopra noi?
10 Gli risposero i giovani, che erano stati allevati con lui: «Tu parlerai così a questo popolo, che si è rivolto a te, dicendo: - Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante e tu alleggeriscilo; - così dunque parlerai a loro: - Il mio dito mignolo è più grosso del dorso di mio padre.10 E i giovani, ch’erano stati allevati con lui, gli risposero, e dissero: Di’ così a questo popolo che t’ha parlato, dicendo: Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo, ma tu alleviacene, e rispondi loro così: Il mio piccol dito è più grosso che i lombi di mio padre.
11 Quindi se mio padre vi ha imposto un giogo pesante, io lo renderò ancora più pesante; se mio padre vi ha castigato colle verghe, io vi castigherò cogli scorpioni -».11 Ora dunque mio padre vi ha caricato addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti.
12 Venne dunque Geroboamo e tutto il popolo a Roboamo il terzo giorno, secondo che era stato loro detto dal re, quando disse: «Tornate da me fra tre giorni».12 Ora, tre giorni appresso, Geroboamo, con tutto il popolo, venne a Roboamo, secondo che il re avea comandato, dicendo: Ritornate a me di qui a tre dì.
13 Il re rispose duramente al popolo e abbandonato il consiglio, datogli dagli anziani,13 E il re rispose aspramente al popolo, e lasciò il consiglio che i vecchi gli aveano dato.
14 parlò secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre vi ha imposto un giogo pesante, io lo renderò ancor più pesante; mio padre vi ha castigato colle verghe, io vi castigherò cogli scorpioni».14 E parlò al popolo secondo il consiglio de’ giovani, dicendo: Mio padre vi ha posto addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti.
15 Così il re non ascoltò il popolo, poichè il Signore gli aveva voltato le spalle affinchè si compisse la parola da lui detta per mezzo di Aia di Silo a Geroboamo figlio di Nabat.15 Il re adunque non prestò le orecchie al popolo; perciocchè questo era una occasione procedente dal Signore, per adempier la sua parola, la quale egli avea pronunziata, per Ahia Silonita, a Geroboamo, figliuolo di Nebat
16 Visto adunque il popolo che il re non li aveva voluti ascoltare, gli risposero dicendo: «Che abbiamo noi da fare con Davide? O quale eredità abbiamo noi col figlio di Isai? Vattene alle tue tende, Israele, e provvedi ora tu alla tua casa, o Davide». E se ne andò Israele alle sue tende.16 E tutto il popolo d’Israele, veduto che il re non gli avea prestato orecchio, rispose al re, e disse: Qual parte abbiamo noi in Davide? noi non abbiamo alcuna ragione di eredità nel figliuolo d’Isai; o Israele, vattene alle tue stanze; provvedi ora, Davide, a casa tua. Ed Israele se ne andò alle sue stanze.
17 Ma sopra i figli d'Israele, che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo.17 Ma, quant’è a’ figliuoli d’Israele, che dimoravano nelle città di Giuda, Roboamo regnò sopra loro.
18 Il re Roboamo mandò Aduram, che presiedeva ai tributi, ma Aduram fu lapidato da tutto Israele e morì. Perciò il re Roboamo si affrettò a montare su un carro e a fuggirsene in Gerusalemme,18 E il re Roboamo mandò a tutti gl’Israeliti Adoram, ch’era sopra i tributi; ma essi lo lapidarono, ed egli morì. E il re Roboamo salì prestamente sopra un carro, per fuggirsene in Gerusalemme.
19 ed Israele si staccò dalla casa di Davide come lo è anche oggi.19 Così gl’Israeliti si ribellarono dalla casa di Davide, e son restati così, fino a questo giorno.
20 Avvenne poi che Israele avendo saputo del ritorno di Geroboamo, mandarono a chiamarlo e riunita l'assemblea lo costituirono re sopra tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, tranne la sola tribù di Giuda.20 E, quando tutto Israele ebbe inteso che Geroboamo era ritornato, lo mandarono a chiamare nella raunanza, e lo costituirono re sopra tutto Israele; niuna tribù seguitò la casa di Davide, fuorchè la tribù di Giuda sola.
21 Venuto Roboamo a Gerusalemme, riunì tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centoottantamila uomini, tutti scelti combattenti, per combattere contro la casa d'Israele e restituire il regno a Roboamo figlio di Salomone.21 E Roboamo, giunto in Gerusalemme, raunò tutta la casa di Giuda, e la tribù di Beniamino, in numero di centottantamila uomini scelti, atti alla guerra, per guerreggiar con la casa d’Israele, affine di ridurre il regno sotto l’ubbidienza di Roboamo, figliuolo di Salomone.
22 Ma la parola del Signore fu così rivolta a Semeia, uomo di Dio:22 Ma la parola di Dio fu indirizzata a Semaia, uomo di Dio, dicendo:
23 «Parla a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, dicendo:23 Di’ a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, ed a tutta la casa di Giuda, e di Beniamino, ed al rimanente del popolo:
24 - Questo dice il Signore: " Non salite e non fate la guerra contro i vostri fratelli d'Israele; se ne torni ciascuno a casa sua, poichè questo è avvenuto per voler mio "-». Diedero ascolto alla parola del Signore e se ne ritornarono, come il Signore aveva loro comandato.24 Così ha detto il Signore: Non salite, e non combattete co’ figliuoli d’Israele, vostri fratelli; ritornatevene ciascuno a casa sua; perciocchè questa cosa è proceduta da me. Ed essi ubbidirono alla parola del Signore, e si volsero indietro, e se ne andarono, secondo il comandamento del Signore
25 Geroboamo fabbricò Sichem nelle montagne di Efraim e vi dimorò. Poi uscitone, edificò Fanuel.25 OR Geroboamo edificò Sichem, nel monte di Efraim, e vi dimorò; poi uscì di là, ed edificò Penuel.
26 Geroboamo disse in cuor suo: «Il regno potrebbe ritornare alla casa di Davide,26 E Geroboamo disse tra sè stesso: Ora ben potrebbe ritornare il regno alla casa di Davide.
27 se questo popolo ascendesse a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa del Signore. E rivolgendosi il cuore di questo popolo verso il suo signore Roboamo, re di Giuda, uccideranno me e faranno ritorno a lui».27 Se questo popolo sale, per far sacrificii nella Casa del Signore, in Gerusalemme, il cuor suo si rivolgerà a Roboamo, re di Giuda, suo signore, e mi uccideranno, e ritorneranno a Roboamo, re di Giuda.
28 Dopo essersi pertanto consigliato, fabbricò due vitelli d'oro e disse al popolo: «Non ascendete più a Gerusalemme. Ecco i tuoi dèi, o Israele, che ti trassero dal paese d'Egitto».28 Laonde il re prese consiglio di far due vitelli d’oro; poi disse al popolo: Voi non avete più bisogno di salire in Gerusalemme; ecco, o Israele, i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto.
29 E ne collocò uno a Betel e l'altro a Dan.29 E ne mise uno in Betel, e l’altro in Dan.
30 Questa fu un'occasione di peccato, poichè il popolo andava ad adorare il vitello fino a Dan.30 E ciò fu cagione di peccato; e il popolo andava fino in Dan davanti all’uno di essi.
31 Fece anche santuari sulle alture, e creò sacerdoti dall'infimo popolo e non appartenenti alle tribù di Levi.31 Fece eziandio delle case d’alti luoghi, e creò de’ sacerdoti, presi di qua e di là d’infra il popolo, i quali non erano de’ figliuoli di Levi.
32 Stabilì una festa solenne nel mese ottavo, al decimo quinto giorno del mese, somigliante alla festa che si celebrava in Giuda, e offrì sacrifici sull'altare. Parimenti fece in Betel, offrendo sacrifici ai vitelli che aveva fatto. Collocò a Betel i sacerdoti per gli alti luoghi che aveva elevato32 Geroboamo ancora ordinò una festa solenne, al quintodecimo giorno dell’ottavo mese, simile alla festa chi si celebrava in Giuda; ed offeriva offerte sopra un altare. Così fece in Betel, sacrificando a’ vitelli ch’egli avea fatti; e costituì in Betel i sacerdoti degli alti luoghi ch’egli avea creati.
33 e salì all'altare, che aveva fatto a Betel, al decimo quinto giorno dell'ottavo mese, che aveva fissato di sua testa; e fece una festa solenne per i figli d'Israele e salì all'altare per bruciarvi l'incenso.33 Ora al quintodecimo giorno dell’ottavo mese, del qual mese egli era stato l’inventore di suo senno, egli offerse offerte sopra l’altare ch’egli avea fatto in Betel, e celebrò la festa solenne de’ figliuoli d’Israele; ed offerse offerte sopra l’altare, facendovi profumi