Vangelo secondo Matteo 5
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BIBBIA CEI 2008 | NOVA VULGATA |
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1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. | 1 Videns autem turbas, ascendit in montem; et cum sedisset, ac cesserunt adeum discipuli eius; |
2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: | 2 et aperiens os suum docebat eos dicens: |
3 «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. | 3 “ Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum caelorum. |
4 Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. | 4 Beati, qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur. |
5 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. | 5 Beati mites, quoniam ipsi possidebunt terram. |
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. | 6 Beati, qui esuriunt et sitiunt iustitiam, quoniam ipsi saturabuntur. |
7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. | 7 Beati misericordes, quia ipsi misericordiam consequentur. |
8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. | 8 Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt. |
9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. | 9 Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur. |
10 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. | 10 Beati, qui persecutionem patiuntur propter iustitiam, quoniam ipsorum estregnum caelorum. |
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. | 11 Beati estis cum maledixerint vobis et persecuti vos fuerint et dixerint omnemalum adversum vos, mentientes, propter me. |
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi. | 12 Gaudete et exsultate, quoniammerces vestra copiosa est in caelis; sic enim persecuti sunt prophetas, quifuerunt ante vos. |
13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. | 13 Vos estis sal terrae; quod si sal evanuerit, in quo salietur? Ad nihilumvalet ultra, nisi ut mittatur foras et conculcetur ab hominibus. |
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, | 14 Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita; |
15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. | 15 neque accendunt lucernam et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, utluceat omnibus, qui in domo sunt. |
16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. | 16 Sic luceat lux vestra coram hominibus, utvideant vestra bona opera et glorificent Patrem vestrum, qui in caelis est. |
17 Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. | 17 Nolite putare quoniam veni solvere Legem aut Prophetas; non veni solvere, sedadimplere. |
18 In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. | 18 Amen quippe dico vobis: Donec transeat caelum et terra, iota unumaut unus apex non praeteribit a Lege, donec omnia fiant. |
19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. | 19 Qui ergo solveritunum de mandatis istis minimis et docuerit sic homines, minimus vocabitur inregno caelorum; qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regnocaelorum. |
20 Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. | 20 Dico enim vobis: Nisi abundaverit iustitia vestra plus quam scribarum etpharisaeorum, non intrabitis in regnum caelorum. |
21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. | 21 Audistis quia dictum est antiquis: “Non occides; qui autem occiderit, reuserit iudicio”. |
22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. | 22 Ego autem dico vobis: Omnis, qui irascitur fratri suo, reuserit iudicio; qui autem dixerit fratri suo: “Racha”, reus erit concilio; quiautem dixerit: “Fatue”, reus erit gehennae ignis. |
23 Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, | 23 Si ergo offeres munustuum ad altare, et ibi recordatus fueris quia frater tuus habet aliquid adversumte, |
24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. | 24 relinque ibi munus tuum ante altare et vade, prius, reconciliare fratrituo et tunc veniens offer munus tuum. |
25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. | 25 Esto consentiens adversario tuo cito,dum es in via cum eo, ne forte tradat te adversarius iudici, et iudex tradat teministro, et in carcerem mittaris. |
26 In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! | 26 Amen dico tibi: Non exies inde, donecreddas novissimum quadrantem. |
27 Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. | 27 Audistis quia dictum est: "Non moechaberis". |
28 Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. | 28 Ego autem dicovobis: Omnis, qui viderit mulierem ad concupiscendum eam, iam moechatus est eamin corde suo. |
29 Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. | 29 Quod si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum et proiceabs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpustuum mittatur in gehennam. |
30 E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. | 30 Et si dextera manus tua scandalizat te, abscideeam et proice abs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quamtotum corpus tuum abeat in gehennam. |
31 Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. | 31 Dictum est autem: “Quicumque dimiserit uxorem suam, det illi libellumrepudii”. |
32 Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. | 32 Ego autem dico vobis: Omnis, qui dimiserit uxorem suam, exceptafornicationis causa, facit eam moechari; et, qui dimissam duxerit, adulterat. |
33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. | 33 Iterum audistis quia dictum est antiquis: "Non periurabis; reddes autemDomino iuramenta tua". |
34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, | 34 Ego autem dico vobis: Non iurare omnino, nequeper caelum, quia thronus Dei est, |
35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. | 35 neque per terram, quia scabellum est pedumeius, neque per Hierosolymam, quia civitas est magni Regis; |
36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. | 36 neque per caputtuum iuraveris, quia non potes unum capillum album facere aut nigrum. |
37 Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno. | 37 Sitautem sermo vester: “Est, est”, “Non, non”; quod autem his abundantiusest, a Malo est. |
38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. | 38 Audistis quia dictum est: "Oculum pro oculo et dentem pro dente". |
39 Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, | 39 Ego autem dico vobis: Non resistere malo; sed si quis te percusserit indextera maxilla tua, praebe illi et alteram; |
40 e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. | 40 et ei, qui vult tecum iudiciocontendere et tunicam tuam tollere, remitte ei et pallium; |
41 E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. | 41 et quicumque teangariaverit mille passus, vade cum illo duo. |
42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. | 42 Qui petit a te, da ei; etvolenti mutuari a te, ne avertaris. |
43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. | 43 Audistis quia dictum est: "Diliges proximum tuum et odio habebisinimicum tuum". |
44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, | 44 Ego autem dico vobis: Diligite inimicos vestros et oratepro persequentibus vos, |
45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. | 45 ut sitis filii Patris vestri, qui in caelis est, quiasolem suum oriri facit super malos et bonos et pluit super iustos et iniustos. |
46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? | 46 Si enim dilexeritis eos, qui vos diligunt, quam mercedem habetis? Nonne etpublicani hoc faciunt? |
47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? | 47 Et si salutaveritis fratres vestros tantum, quidamplius facitis? Nonne et ethnici hoc faciunt? |
48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. | 48 Estote ergo vos perfecti,sicut Pater vester caelestis perfectus est. |