Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Esodo 25


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1Il Signore parlò a Mosè dicendo:2«Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un contributo. Lo raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore.3Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e bronzo,4tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra,5pelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia,6olio per l’illuminazione, balsami per l’olio dell’unzione e per l’incenso aromatico,7pietre di ònice e pietre da incastonare nell’efod e nel pettorale.8Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro.9Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi.
10Faranno dunque un’arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.11La rivestirai d’oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d’oro.12Fonderai per essa quattro anelli d’oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull’altro.13Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro.14Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell’arca per trasportare con esse l’arca.15Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell’arca: non verranno tolte di lì.16Nell’arca collocherai la Testimonianza che io ti darò.
17Farai il propiziatorio, d’oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.18Farai due cherubini d’oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio.19Fa’ un cherubino a una estremità e un cherubino all’altra estremità. Farete i cherubini alle due estremità del propiziatorio.20I cherubini avranno le due ali spiegate verso l’alto, proteggendo con le ali il propiziatorio; saranno rivolti l’uno verso l’altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio.21Porrai il propiziatorio sulla parte superiore dell’arca e collocherai nell’arca la Testimonianza che io ti darò.22Io ti darò convegno in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull’arca della Testimonianza, dandoti i miei ordini riguardo agli Israeliti.
23Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.24La rivestirai d’oro puro e le farai attorno un bordo d’oro.25Le farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d’oro per la cornice.26Le farai quattro anelli d’oro e li fisserai ai quattro angoli, che costituiranno i suoi quattro piedi.27Gli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe, destinate a trasportare la tavola.28Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro; con esse si trasporterà la tavola.29Farai anche i suoi piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni: li farai d’oro puro.30Sulla tavola collocherai i pani dell’offerta: saranno sempre alla mia presenza.
31Farai anche un candelabro d’oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.32Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall’altro lato.33Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla, e così anche sull’altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal candelabro.34Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:35un bulbo sotto i due bracci che si dipartono da esso e un bulbo sotto i due bracci seguenti e un bulbo sotto gli ultimi due bracci che si dipartono da esso; così per tutti i sei bracci che escono dal candelabro.36I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d’oro puro lavorata a martello.37Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso.38I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d’oro puro.39Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori.40Guarda ed esegui secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

Note:

Es 25:I cc Es 25-31 , di tradizione sacerdotale, amalgamano a elementi antichi come l'arca e la sua tenda, che risalgono sicuramente a Mosè, altri elementi provenienti da sviluppi del culto nel corso della storia di Israele. Riferendo il tutto a ordini formali di Jahve a Mosè, il testo afferma il carattere divino delle istituzioni religiose di Israele.

Es 25,5:pelle di tasso: alla lettera «pelle di tahash»: senso incerto; BJ traduce «cuoio fine».

Es 25,8:mi faranno: con il TM; i LXX e Sir. traducono: «fammi» con BJ che corregge anche nei vv 9.10 e 19 i singolari dell'ebraico con i plurali, secondo le versioni. - Dio è onorato nei luoghi nei quali si è reso particolarmente presente con una teofania (Gen 12,7; Gen 28,12-19 , ecc). Il Sinai, dove Dio si è manifestato con più splendore, è la «montagna di Dio» (Es 3,1; 1Re 19,8), la sua residenza (Dt 33,1; Gdc 5,4-5; Ab 3,3; Sal 68,9). L'arca è il segno di questa presenza (Es 25,22 ; cf. 1Sam 4,4; 2Sam 6,2) e la tenda che contiene l'arca è la dimora di Jahve (v 9 e Es 40,34) che segue le peregrinazioni del suo popolo (2Sam 7,6) finché il tempio di Gerusalemme non diventerà la sua casa (1Re 8,10).

Es 25,10:L'arca era un cofano rettangolare portato con l'aiuto di sbarre di legno. Sulla sua storia, vedere soprattutto Gs 3,3; Gs 6,4s; 1Sam 4,1b; 1Sam 6,1; 2Sam 6; 1Re 8,3-9 . Essa è scomparsa al momento della rovina di Gerusalemme (o forse con il regno empio di Manasse) e non fu più rifatta (cf. Ger 3,16). - Un cubito misura approssimativamente 44 cm.

Es 25,16:Testimonianza: traduzione accettata della parola 'edût che designa propriamente, secondo i paralleli orientali, le clausole di un trattato imposto da un sovrano al suo vassallo. La «testimonianza» qui è il decalogo, scritto sulle tavole di pietra, chiamate talvolta «tavole della testimonianza» (Es 31,18; Es 32,15; Es 34,29). In conseguenza, l'arca è chiamata «arca della testimonianza» (Es 25,22; Es 26,33; Es 40,21).

Es 25,17:il coperchio: traduzione probabile (BJ «propiziatorio») della parola kapporet, dalla radice kapar, «coprire», ma anche «fare l'espiazione», «cancellare». Il kapporet è presentato (qui e in Es 35,12) come distinto dall'arca. Esso interviene, senza l'arca, nel rituale postesilico del giorno dell'espiazione (Lv 16,15) e 1Cr 28,11 chiama il Santo dei santi il «luogo per il coperchio». Sembra che il coperchio o propiziatorio e i cherubini che vi erano attaccati, nel tempio postesilico sostituissero l'arca e i cherubini del tempio di Salomone. La descrizione sacerdotale li ha riuniti (cf. v 21). Jahve appare sul propiziatorio o sul coperchio e là parla a Mosè (v 22; Lv 16,2; Nm 7,89).

Es 25,18:cherubini: il nome corrisponde a quello dei karibu babilonesi: geni dalla forma mezzo umana, mezzo animale, che vegliavano alla porta dei templi e dei palazzi. Secondo le descrizioni bibliche e l'iconografia orientale, i cherubini sono sfingi alate. Nel tempio di Gerusalemme inquadrano l'arca (1Re 6,23-28). Appaiono nel culto di Jahve solo a partire dal soggiorno dell'arca a Silo, dove si dirà che Jahve «siede sui cherubini» (1Sam 4,4; 2Sam 6,2 ; cf. 2Re 19,15; Sal 80,2; Sal 99,1) o «cavalca i cherubini» (2Sam 22,11 ; cf. Sal 18,11). In Ez 1 e Ez 10 , tirano il carro di Dio. I cherubini non esistevano nel culto del deserto. Quelli del tempio di Salomone sono scomparsi con l'arca. Nel tempio postesilico, due piccole figure di cherubini sono state attaccate al coperchio o propiziatorio (cf. la nota precedente).

Es 25,23-30:Tavola dei pani dell'offerta, alla lettera «pani della faccia», cioè i pani personali di Jahve, sui quali vedere Lv 24,5-9; 1Sam 21,5 .