Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
1 - Figliuolo, non fraudare il, povero delle limosine, e non volger via i tuoi occhi dal povero.
2 Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
2 Non disprezzar l'uomo che ha fame, e non esasperare il povero nella sua penuria.
3 Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
3 Non affliggere il cuore del bisognoso, nè differire il dono a chi è in angustia.
4 Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
4 Non rigettar la preghiera del tribolato, nè rivolger la tua faccia dal povero.
5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
5 Dal bisognoso non rivolger gli occhi con ira, e non dar ansa, a chi ti chiede, di maledirti dietro le spalle.
6 perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
6 Perchè di colui che ti maledice nell'amarezza dell'anima sua, sarà esaudita la preghiera, e l'esaudirà il suo creatore.
7 Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
7 Renditi amabile alla comunità de' poveri e dinanzi all'anziano umilia l'anima tua e dinanzi al magnate umilia il tuo capo.
8 .8 Presta al povero senza fastidio l'orecchio, e soddisfa al tuo debito, e rispondigli amichevolmente con mansuetudine.
9 Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
9 Strappa l'oppresso di mano all'oppressore, e non rincresca ciò all'anima tua,
10 Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

10 quando tu giudichi, sii per gli orfani misericordioso come un padre, e come uno sposo sii per la madre loro.
11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
11 E tu sarai come un docile figliuolo dell'Altissimo, e ti compatirà più che una madre.
12 Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
12 La Sapienza ispira la vita al suoi figliuoli, e si dà cura di quei che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia,
13 Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
13 Chi ama lei, ama la vita, e chi di buon mattino si leva in cerca di lei, ne conseguirà le dolcezze.
14 Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
14 Chi la possiede, erediterà la vita, e dovunque egli entri, ci sarà la benedizione del Signore.
15 Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
15 Quei che son devoti a lei, rendon culto al Santo, e quel che l'amano, li ama il Signore.
16 Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
16 Chi dà retta a lei, giudicherà le nazioni, e chi mira a lei, riposerà al sicuro.
17 Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
17 Se confiderà in lei, l'avrà in retaggio, e in saldo possesso ne resteranno i suoi discendenti.
18 ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
18 L'accompagna invero in mezzo alla tentazione e lo staccia sulle prime,
19 Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

19 e timore e scoraggiamento e prove gli manda addosso, e lo tormenta con le molestie della sua disciplina, finché abbia saggiato i suoi pensieri [con le sue prescrizioni] e si fidi dell'unimo suo.
20 Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
20 Allora lo ristora e s'apre una via diritta verso di lui e lo ricrea,
21 C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
21 e gli rivela i suoi segreti, e accumula su lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.
22 Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
22 Ma s'egli si svia, essa l'abbandona, e lo dà in mano del suo nemico.
23 Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
23 Figliuolo, custodisci il tempo e guardati dal male,
24 Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
24 e per l'anima tua non ti vergognar di dire il vero.
25 Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
25 Perchè e' è una vergogna che si trae dietro il peccato, e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.
26 Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
26 Non usar parzialità a danno di te stesso, nè bugie contro l'anima tua,
27 Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
27 e non aver riguardi per il prossimo nelle sue cadute
28 Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
28 Non rattener la parola nel tempo salutare, e non nasconder la tua sapienza nella sua nobiltà.
29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
29 Perchè nel parlare si riconosce la sapienza, e il senno e la sapienza e il sapere nella parola dell'uomo sensato: e la conferma sta nelle opere di giustizia.
30 Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
30 Non contradire alle parole di verità in niun modo, e vergognati della tua ignoranza.
31 La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.
31 Non aver rossore di confessar i tuoi falli, e non ti sottomettere ad alcuno per [far] peccato.
32 Non resistere in faccia al potente, e non tentar [di lottare] contro l'impeto del fiume.
33 Per la giustizia lotta con tutta l'anima tua, sino alla morte combatti per la giustizia, e Iddio combatterà per te i tuoi nemici.
34 Non esser precipitoso con la tua lingua, e buono a nulla e indolente nelle tue azioni.
35 Non esser come un leone in casa tua, mettendo a soqquadro i tuoi domestici, e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere e contratta a dare.