Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 37


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Ogni amico dice: "Anch'io ti sono amico",
ma esiste l'amico che lo è solo di nome.
1 Ogni amico dirà: Anch'io ho con tratta amicizia con lui: ma vi son degli amici solo di nome. Non v'ha egli in ciò un disgusto, che va fino alla morte?
2 Non è forse un dolore mortale
un compagno e un amico trasformatosi in nemico?
2 E un compagno, e un amico si cambiano in nemici.
3 O inclinazione malvagia, da dove sei balzata,
per ricoprire la terra con la tua malizia?
3 O scelleratissima invenzione, donde se' uscita a ricoprire la terra di tal malvagità, e perfidia?
4 Il compagno si rallegra con l'amico nella felicità,
ma al momento della disgrazia gli sarà ostile.
4 Un amico gode insieme coll'amico nell'allegria; ma in tempo di tribolazione farà contro a lui.
5 Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco,
ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo.
5 Un amico si affligge coll'amico per amore del proprio ventre, e imbraccia lo scudo contro il nemico.
6 Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua,
non scordarti di lui nella tua prosperità.

6 Non esca dall'animo tuo la memoria del tuo amico, e non ti dimenticare di lui quando tu sii venuto in ricchezze.
7 Ogni consigliere suggerisce consigli,
ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio.
7 Non prender consiglio da colui, che ti insidia, e nascondi i tuoi disegni a coloro, che ti portano invidia.
8 Guàrdati da un consigliere,
infòrmati quali siano le sue necessità
- egli nel consigliare penserà al suo interesse -
perché non getti la sorte su di te
8 Ognuno, che è consultato, mette fuora il suo consiglio; ma v'ha chi da consiglio in pro suo.
9 e dica: "La tua via è buona",
poi si terrà in disparte per vedere quanto ti accadrà.
9 Abbi cura di te stesso nel ricorrere al consigliere: e prima rifletti se abbia bisogno di qualche cosa; perocché anch'egli vi penserà dentro di se;
10 Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco,
nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano.
10 Affinchè egli per disgrazia non ficchi in terra un bastone appuntato, e poi ti dica:
11 Non consigliarti con una donna sulla sua rivale,
con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio,
con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza,
con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su un'iniziativa qualsiasi,
con un mercenario annuale sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un gran lavoro;
non dipendere da costoro per nessun consiglio.
11 La tua strada è sicura; ed egli se ne stia dirimpetto a vedere quel, che ti avvenga.
12 Invece frequenta spesso un uomo pio,
che tu conosci come osservante dei comandamenti
e la cui anima è come la tua anima;
se tu inciampi, saprà compatirti.
12 Va a discorrere di santità con un uomo senza religione, e di giustizia coll'iniquo, e con la donna va a discorrere di colei, che le da gelosia, di guerra col pauroso, di cose di traffico col negoziante, di vendite con uno, che vuoi comperare, di gratitudine coll'invidioso,
13 Segui il consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti sarà più fedele di lui.
13 Di pietà coll'empio, di onestà col disonesto, col lavorator di campagna di qualunque lavoro,
14 La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
14 Col mercenario prezzolato per un anno di quello, che possa compirsi nell'anno; col servo pigro del molto lavorare: non prender mai consiglio da costoro su tali cose;
15 Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo
perché guidi la tua condotta secondo verità.

15 Ma frequenta l'uomo pio, chiunque sia quegli, cui tu conosca costante nel timore di Dio,
16 Principio di ogni opera è la ragione,
prima di ogni azione è bene riflettere.
16 L'anima del quale sia secondo l'anima tua, ed il quale se mai tu vacillassi tralle tenebre, abbia compassione di te.
17 Radice dei pensieri è il cuore,
queste quattro parti ne derivano:
17 Formati dentro di te un cuore di buon consiglio; perocché altro non puoi averne più da stimarsi di questo.
18 bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.
18 L'anima d'un uomo pio scopre talora la verità meglio, che sette sentinelle, che stanno alle vedette in luogo elevato.
19 C'è l'uomo esperto maestro di molti,
ma inutile per se stesso.
19 Ma sopra tutto invoca l'Altissimo, affinchè addirizzi i tuoi passi secondo la verità.
20 C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
a costui mancherà ogni nutrimento;
20 Avanti a ogni cosa ti preceda la parola di verità, e avanti ad ogni azione uno stabil consiglio.
21 non gli è stato concesso il favore del Signore,
poiché è privo di ogni sapienza.
21 Una cattiva parola altera il cuore; or da esso nascono, queste quattro cose; il bene, e il male, la vita, e la morte; le quali cose sono costantemente in potere della lingua. Taluno è abile ad istruire molti, e non è buono a nulla per l'anima sua.
22 C'è chi è saggio solo per se stesso,
i frutti della sua scienza sono sicuri.
22 Un altro è prudente, e istruisce molti, e da consolazione all'anima propria.
23 Un uomo saggio istruisce il suo popolo,
dei frutti della sua intelligenza ci si può fidare.
23 Colui, che discorre da sofista, è odioso, egli resterà colle mani vuota del tutto:
24 Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
quanti lo vedono lo proclamano beato.
24 Il Signore non ha conceduto a luì di essere gradito, perché è privo d'ogni sapienza.
25 La vita dell'uomo ha i giorni contati;
ma i giorni di Israele sono senza numero.
25 E sapiente colui, che è sapiente per l'anima propria, e i frutti dalla, prudenza di lui son degni di laude.
26 Il saggio otterrà fiducia tra il suo popolo,
il suo nome vivrà per sempre.

26 L'uomo sapiente istruisce il suo popolo, e i frutti del suo sapere sono fedeli.
27 Figlio, nella tua vita prova te stesso,
vedi quanto ti nuoce e non concedertelo.
27 L'uomo sapiente sarà ricolmo di benedizioni, e chiunque lo vede, gli darà lode.
28 Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
28 La vita dell'uomo è un numero di giorni, ma i giorni d'Israele son senza numero.
29 Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria,
non ti gettare sulle vivande,
29 L'uomo sapiente sarà in onore presso del popolo, e il nome di lui viverà eternamente.
30 perché l'abuso dei cibi causa malattie,
l'ingordigia provoca coliche.
Molti sono morti per ingordigia,
chi si controlla vivrà a lungo.
30 Figliuolo, nel tempo della tua vita tenta l'anima tua, e se ella è cattiva, non le dare potestà;
31 Perocché non tutte le cose sono utili a tutti, e non ogni anima trova in ogni cosa la sua soddisfazione.
32 Guardati dall'essere avido in qualunque convito, e non iscagliarti sopra tutte le vivande;
33 Perocché il molto mangiare cagiona malattìe, e la golosità conduce fino alla colica.
34 Molti ne ha uccisi la crapula: ma l'uom temperante prolungherà la sua vita