Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 36


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
1 Miserere nostri, Deus omnium, et respice nos
et ostende nobis lucem miserationum tuarum;
2 Alza la tua mano sulle nazioni straniere,
perché vedano la tua potenza.
2 et immitte timorem tuum super gentes,
quae non exquisierunt te,
ut cognoscant quia non est Deus nisi tu,
et enarrent magnalia tua.
3 Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi,
così ai nostri occhi mòstrati grande fra di loro.
3 Alleva manum tuam super gentes alienas,
ut videant potentiam tuam.
4 Ti riconoscano, come noi abbiamo riconosciuto
che non c'è un Dio fuori di te, Signore.
4 Sicut enim in conspectu eorum sanctificatus es in nobis,
sic in conspectu nostro magnificaberis in eis,
5 Rinnova i segni e compi altri prodigi,
glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.
5 ut cognoscant, sicut et nos cognovimus,
quoniam non est Deus praeter te, Domine.
6 Risveglia lo sdegno e riversa l'ira,
distruggi l'avversario e abbatti il nemico.
6 Innova signa et itera mirabilia,
7 Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento;
si narrino le tue meraviglie.
7 glorifica manum et firma brachium dextrum,
8 Sia consumato dall'ira del fuoco chi cerca scampo;
gli avversari del tuo popolo vadano in perdizione.
8 excita furorem et effunde iram,
9 Schiaccia le teste dei capi nemici
che dicono: "Non c'è nessuno fuori di noi".
9 tolle adversarium et afflige inimicum.
10 Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro il possesso come era al principio.
10 Festina tempus et memento praefinitionis,
et enarrentur mirabilia tua.
11 Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo
nome,
di Israele che hai trattato come un primogenito.
11 In ira flammae devoretur, qui salvatur;
et, qui pessimant plebem tuam, inveniant perditionem.
12 Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme
tua stabile dimora.
12 Contere caput principum inimicorum
dicentium: “ Non est alius praeter nos!”.
13 Riempi Sion della tua maestà
il tuo popolo della tua gloria.
13 Congrega omnes tribus Iacob
et hereditabis eos sicut ab initio.
14 Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal
principio,
adempi le profezie fatte nel tuo nome.
14 Miserere plebi tuae, super quam invocatum est nomen tuum,
et Israel, quem coaequasti primogenito tuo.
15 Ricompensa coloro che sperano in te,
i tuoi profeti siano degni di fede.
15 Miserere civitati sanctificationis tuae,
Ierusalem, loco requiei tuae.
16 Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo.
16 Reple Sion maiestate tua
et gloria tua templum tuum.
17 Sappiano quanti abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

17 Da testimonium his, qui ab initio creaturae tuae sunt,
et suscita praedicationes, quas locuti sunt in nomine tuo.
18 Il ventre consuma ogni cibo,
eppure un cibo è preferibile a un altro.
18 Da mercedem sustinentibus te,
ut prophetae tui fideles inveniantur.
Et exaudi orationes servorum tuorum,
19 Il palato distingue al gusto la selvaggina,
così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi.
19 secundum beneplacitum super populo tuo,
et dirige nos in viam iustitiae,
et sciant omnes, qui habitant terram,
quia tu es Deus saeculorum.
20 Un cuore perverso causerà dolore,
un uomo dalla molta esperienza saprà ripagarlo.

20 Omnem escam manducabit venter,
et est cibus cibo melior;
21 Una donna accetterà qualsiasi marito,
ma una giovane è migliore di un'altra.
21 fauces percipiunt cibum ferae,
et cor sensatum verba mendacia.
22 La bellezza di una donna allieta il volto;
e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
22 Cor pravum dabit tristitiam,
et homo peritus retribuet illi.
23 se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza,
suo marito non è più uno dei comuni mortali.
23 Omnem masculum excipiet mulier,
est autem filia melior filia.
24 Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni,
un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio.
24 Species mulieris exhilarat faciem viri sui,
et super omnem concupiscentiam hominis superducit desiderium.
25 Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata,
ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio.
25 Insuper, si est super lingua eius curatio
et mitigatio et misericordia,
non est vir illius secundum filios hominum.
26 Chi si fida di un ladro armato
che corre di città in città?
26 Qui possidet mulierem bonam, inchoat possessionem,
adiutorium secundum illum est et columna requiei.
27 Così dell'uomo che non ha un nido
e che si corica là dove lo coglie la notte.
27 Ubi non est saepes, diripietur vinea,
et ubi non est mulier, ingemiscet errans.
28 Quis credit ei, qui non habet nidum
et deflectens ubicumque obscuraverit,
quasi succinctus latro exsiliens de civitate in civitatem?