Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Erant autem appropinquan tes ei omnes publicani et pec catores, utaudirent illum.1 Gli esattori delle tasse e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo.
2 Et murmurabant pharisaei et scribae dicentes: “ Hicpeccatores recipit et manducat cum illis ”.2 I farisei e i dottori della legge mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con essi".
3 Et ait ad illos parabolam istamdicens:3 Allora Gesù disse loro questa parabola:
4 “ Quis ex vobis homo, qui habet centum oves et si perdiderit unam exillis, nonne dimittit nonaginta novem in deserto et vadit ad illam, quaeperierat, donec inveniat illam?4 "Chi di voi, se possiede cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto per andare a cercare quella che si è smarrita, finché non la ritrova?
5 Et cum invenerit eam, imponit in umeros suosgaudens5 Quando la trova, se la mette sulle spalle contento,
6 et veniens domum convocat amicos et vicinos dicens illis: “Congratulaminimihi, quia inveni ovem meam, quae perierat”.6 ritorna a casa, cònvoca gli amici e i vicini e dice loro: "Fate festa con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta".
7 Dico vobis: Ita gaudium erit incaelo super uno peccatore paenitentiam agente quam super nonaginta novem iustis,qui non indigent paenitentia.
7 Così, vi dico, ci sarà gioia nel cielo più per un peccatore che si converte, che non per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione".
8 Aut quae mulier habens drachmas decem, si perdiderit drachmam unam, nonneaccendit lucernam et everrit domum et quaerit diligenter, donec inveniat?8 "O quale donna, se possiede dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza bene la casa e si mette a cercare attentamente, finché non la trova?
9 Etcum invenerit, convocat amicas et vicinas dicens: “Congratulamini mihi, quiainveni drachmam, quam perdideram”.9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine di casa e dice loro: "Fate festa con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta".
10 Ita dico vobis: Gaudium fit coramangelis Dei super uno peccatore paenitentiam agente ”.
10 Così, vi dico, gli angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che si converte".
11 Ait autem: “ Homo quidam habebat duos filios.11 E diceva: "Un uomo aveva due figli.
12 Et dixit adulescentior exillis patri: “Pater, da mihi portionem substantiae, quae me contingit”. Etdivisit illis substantiam.12 Il più giovane disse al padre: "Padre, dammi subito la parte di eredità che mi spetta". Allora il padre divise le sostanze tra i due figli.
13 Et non post multos dies, congregatis omnibus,adulescentior filius peregre profectus est in regionem longinquam et ibidissipavit substantiam suam vivendo luxuriose.13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolti tutti i suoi beni, emigrò in una regione lontana e là spese tutti i suoi averi, vivendo in modo dissoluto.
14 Et postquam omniaconsummasset, facta est fames valida in regione illa, et ipse coepit egere.14 Quando ebbe dato fondo a tutte le sue sostanze, in quel paese si diffuse una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
15 Et abiit et adhaesit uni civium regionis illius, et misit illum in villam suam,ut pasceret porcos;15 Andò allora da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Quello lo mandò nei campi a pascolare i porci.
16 et cupiebat saturari de siliquis, quas porci manducabant,et nemo illi dabat.16 Per la fame avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
17 In se autem reversus dixit: “Quanti mercennarii patrismei abundant panibus, ego autem hic fame pereo.17 Allora, rientrando in se stesso, disse: "Tutti i dipendenti in casa di mio padre hanno cibo in abbondanza, io invece qui muoio di fame!
18 Surgam et ibo ad patrem meumet dicam illi: Pater, peccavi in caelum et coram te18 Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e dinanzi a te;
19 et iam non sum dignusvocari filius tuus; fac me sicut unum de mercennariis tuis”.19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi mercenari".
20 Et surgensvenit ad patrem suum.
Cum autem adhuc longe esset, vidit illum pater ipsius et misericordia motus estet accurrens cecidit supra collum eius et osculatus est illum.
20 Si mise in cammino e ritornò da suo padre. Mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione. Gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
21 Dixitque eifilius: “Pater, peccavi in caelum et coram te; iam non sum dignus vocarifilius tuus”.21 Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e dinanzi a te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio".
22 Dixit autem pater ad servos suos: “Cito proferte stolamprimam et induite illum et date anulum in manum eius et calceamenta in pedes22 Ma il padre ordinò ai servi: "Presto, portate qui la veste migliore e fategliela indossare; mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi.
23 et adducite vitulum saginatum, occidite et manducemus et epulemur,23 Prendete il vitello grasso e ammazzatelo. Facciamo festa con un banchetto,
24 quia hicfilius meus mortuus erat et revixit, perierat et inventus est”. Et coeperuntepulari.
24 perché questo mio figlio era morto ed è ritornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa.
25 Erat autem filius eius senior in agro et, cum veniret et appropinquaretdomui, audivit symphoniam et choros25 Ora, il figlio maggiore si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino a casa, udì musica e danze.
26 et vocavit unum de servis et interrogavitquae haec essent.26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse successo.
27 Isque dixit illi: “Frater tuus venit, et occidit patertuus vitulum saginatum, quia salvum illum recepit”.27 Il servo gli rispose: "E' ritornato tuo fratello e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché ha riavuto suo figlio sano e salvo".
28 Indignatus est autem etnolebat introire. Pater ergo illius egressus coepit rogare illum.28 Egli si adirò e non voleva entrare in casa. Allora suo padre uscì per cercare di convincerlo.
29 At illerespondens dixit patri suo: “Ecce tot annis servio tibi et numquam mandatumtuum praeterii, et numquam dedisti mihi haedum, ut cum amicis meis epularer;29 Ma egli rispose a suo padre: "Da tanti anni io ti servo e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.
30 sed postquam filius tuus hic, qui devoravit substantiam tuam cum meretricibus,venit, occidisti illi vitulum saginatum”.
30 Ora invece che torna a casa questo tuo figlio che ha dilapidato i tuoi beni con le meretrici, per lui tu hai fatto ammazzare il vitello grasso".
31 At ipse dixit illi: “Fili, tu semper mecum es, et omnia mea tua sunt;31 Gli rispose il padre: "Figlio mio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo;
32 epulari autem et gaudere oportebat, quia frater tuus hic mortuus erat etrevixit, perierat et inventus est” ”.
32 ma si doveva far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".