Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 7


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NOVA VULGATADIODATI
1 Nolite iudicare, ut non iudice mini;1 NON giudicate, acciocchè non siate giudicati.
2 in quo enim iudicio iudicaveritis, iudicabimini, et in qua mensura mensi fueritis, metietur vobis.2 Perciocchè, di qual giudizio voi giudicherete, sarete giudicati; e della misura che voi misurerete, sarà altresì misurato a voi.
3 Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, et trabem in oculo tuo nonvides?3 E che guardi tu il fuscello ch’è nell’occhio del tuo fratello? e non iscorgi la trave ch’è nell’occhio tuo?
4 Aut quomodo dices fratri tuo: “Sine, eiciam festucam de oculo tuo”,et ecce trabes est in oculo tuo?4 Ovvero, come dici al tuo fratello: Lascia che io ti tragga dell’occhio il fuscello, ed ecco, la trave è nell’occhio tuo?
5 Hypocrita, eice primum trabem de oculo tuo,et tunc videbis eicere festucam de oculo fratris tui.
5 Ipocrita, trai prima dell’occhio tuo la trave, e poi ci vedrai bene per trarre dell’occhio del tuo fratello il fuscello.
6 Nolite dare sanctum canibus neque mittatis margaritas vestras ante porcos, neforte conculcent eas pedibus suis et conversi dirumpant vos.
6 Non date ciò che è santo a’ cani, e non gettate le vostre perle dinanzi a’ porci; che talora non le calpestino co’ piedi, e rivoltisi, non vi lacerino
7 Petite, et dabitur vobis; quaerite et invenietis; pulsate, et aperietur vobis.7 Chiedete, e vi sarà dato; cercate, e troverete; picchiate, e vi sarà aperto.
8 Omnis enim qui petit, accipit; et, qui quaerit, invenit; et pulsantiaperietur.8 Perciocchè, chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia.
9 Aut quis est ex vobis homo, quem si petierit filius suus panem,numquid lapidem porriget ei?9 Evvi egli alcun uomo fra voi, il quale, se il suo figliuolo gli chiede del pane, gli dia una pietra?
10 Aut si piscem petierit, numquid serpentemporriget ei?10 Ovvero anche, se gli chiede un pesce, gli porga un serpente?
11 Si ergo vos, cum sitis mali, nostis dona bona dare filiisvestris, quanto magis Pater vester, qui in caelis est, dabit bona petentibus se.
11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dar buoni doni a’ vostri figliuoli, quanto maggiormente il Padre vostro, che è ne’ cieli, darà egli cose buone a coloro che lo richiederanno?
12 Omnia ergo, quaecumque vultis ut faciant vobis homines, ita et vos faciteeis; haec est enim Lex et Prophetae.
12 Tutte le cose adunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro; perciocchè questa è la legge ed i profeti.
13 Intrate per angustam portam, quia lata porta et spatiosa via, quae ducit adperditionem, et multi sunt, qui intrant per eam;13 Entrate per la porta stretta, perciocchè larga è la porta, e spaziosa la via, che mena alla perdizione; e molti son coloro che entran per essa.
14 quam angusta porta et artavia, quae ducit ad vitam, et pauci sunt, qui inveniunt eam!
14 Quanto è stretta la porta, ed angusta la via che mena alla vita! e pochi son coloro che la trovano
15 Attendite a falsis prophetis, qui veniunt ad vos in vestimentis ovium,intrinsecus autem sunt lupi rapaces.15 Ora, guardatevi da’ falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro son lupi rapaci.
16 A fructibus eorum cognoscetis eos;numquid colligunt de spinis uvas aut de tribulis ficus?16 Voi li riconoscerete da’ frutti loro; colgonsi uve dalle spine, o fichi da’ triboli?
17 Sic omnis arbor bonafructus bonos facit, mala autem arbor fructus malos facit;17 Così, ogni buon albero fa buoni frutti; ma l’albero malvagio fa frutti cattivi.
18 non potest arborbona fructus malos facere, neque arbor mala fructus bonos facere.18 L’albero buono non può far frutti cattivi, nè l’albero malvagio far frutti buoni.
19 Omnisarbor, quae non facit fructum bonum, exciditur et in ignem mittitur.19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco.
20 Igiturex fructibus eorum cognoscetis eos.
20 Voi adunque li riconoscerete da’ loro frutti
21 Non omnis, qui dicit mihi: “Domine, Domine”, intrabit in regnum caelorum,sed qui facit voluntatem Patris mei, qui in caelis est.21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che è ne’ cieli.
22 Multi dicent mihi inilla die: “Domine, Domine, nonne in tuo nomine prophetavimus, et in tuo nominedaemonia eiecimus, et in tuo nomine virtutes multas fecimus?”.22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni?
23 Et tuncconfitebor illis: Numquam novi vos; discedite a me, qui operamini iniquitatem.
23 Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità.
24 Omnis ergo, qui audit verba mea haec et facit ea, assimilabitur virosapienti, qui aedificavit domum suam supra petram.24 Perciò, io assomiglio chiunque ode queste mie parole, e le mette ad effetto, ad un uomo avveduto, il quale ha edificata la sua casa sopra la roccia.
25 Et descendit pluvia, etvenerunt flumina, et flaverunt venti et irruerunt in domum illam, et noncecidit; fundata enim erat supra petram.
25 E quando è caduta la pioggia, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella non è però caduta; perciocchè era fondata sopra la roccia.
26 Et omnis, qui audit verba mea haec et non facit ea, similis erit viro stulto,qui aedificavit domum suam supra arenam.26 Ma chiunque ode queste parole, e non le mette ad effetto, sarà assomigliato ad un uomo pazzo, il quale ha edificata la sua casa sopra la rena.
27 Et descendit pluvia, et veneruntflumina, et flaverunt venti et irruerunt in domum illam, et cecidit, et fuitruina eius magna ”.
27 E quando la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato, e si sono avventati a quella casa, ella è caduta, e la sua ruina è stata grande.
28 Et factum est, cum consummasset Iesus verba haec, admirabantur turbae superdoctrinam eius;28 Ora, quando Gesù ebbe finiti questi ragionamenti, le turbe stupivano della sua dottrina;
29 erat enim docens eos sicut potestatem habens, et non sicutscribae eorum.
29 perciocchè egli le ammaestrava, come avendo autorità, e non come gli Scribi