Sapienza 6
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NOVA VULGATA | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Audite ergo, reges, et intellegite; discite, iudices finium terrae. | 1 Ascoltate dunque, o re, e cercate di comprendere; imparate, o governanti di tutta la terra. |
2 Praebete aures, vos, qui continetis multitudines et placetis vobis in turbis nationum. | 2 Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli, che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni. |
3 Quoniam data est a Domino potestas vobis et dominatio ab Altissimo, qui interrogabit opera vestra et cogitationes scrutabitur, | 3 Dal Signore vi fu dato il potere e l’autorità dall’Altissimo; egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi: |
4 quoniam, cum essetis ministri regni illius, non recte iudicastis nec custodistis legem neque secundum voluntatem Dei ambulastis. | 4 pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. |
5 Horrende et cito instabit vobis, quoniam iudicium durissimum his, qui praesunt, fiet; | 5 Terribile e veloce egli piomberà su di voi, poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto. |
6 exiguo enim conceditur misericordia, potentes autem potenter tormento interrogabuntur. | 6 Gli ultimi infatti meritano misericordia, ma i potenti saranno vagliati con rigore. |
7 Non enim subtrahet personam cuiusquam Deus nec verebitur magnitudinem cuiusquam, quoniam pusillum et magnum ipse fecit, et aequaliter cura est illi de omnibus; | 7 Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno, non avrà riguardi per la grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e a tutti provvede in egual modo. |
8 potentibus autem durum instat scrutinium. | 8 Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile. |
9 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei, ut discatis sapientiam et non excidatis. | 9 Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non cadiate in errore. |
10 Qui enim custodierint iusta iuste, iustificabuntur; et, qui didicerint ista, invenient defensionem. | 10 Chi custodisce santamente le cose sante sarà riconosciuto santo, e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa. |
11 Concupiscite ergo sermones meos, diligite illos et habebitis disciplinam. | 11 Bramate, pertanto, le mie parole, desideratele e ne sarete istruiti. |
12 Clara est et, quae numquam marcescit, sapientia; et facile videtur ab his, qui diligunt eam, et invenitur ab his, qui quaerunt illam. | 12 La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. |
13 Praeoccupat, qui eam concupiscunt, ut prior se ostendat illis. | 13 Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. |
14 Qui de luce vigilaverit ad illam, non laborabit, assidentem enim illam foribus suis inveniet. | 14 Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. |
15 Cogitare ergo de illa sensus est consummatio; et, qui vigilaverit propter illam, cito securus erit. | 15 Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; |
16 Quoniam dignos se ipsa circuit quaerens et in viis ostendit se illis hilariter et in omni providentia occurrit illis. | 16 poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro. |
17 Initium enim illius verissima est disciplinae concupiscentia, cura vero disciplinae dilectio est, | 17 Suo principio più autentico è il desiderio di istruzione, l’anelito per l’istruzione è amore, |
18 et dilectio custodia legum illius est, custoditio autem legum confirmatio incorruptionis est, | 18 l’amore per lei è osservanza delle sue leggi, il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità |
19 incorruptio autem facit esse proximum Deo; | 19 e l’incorruttibilità rende vicini a Dio. |
20 concupiscentia itaque sapientiae deducit ad regnum. | 20 Dunque il desiderio della sapienza innalza al regno. |
21 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi, colite sapientiam, ut in perpetuum regnetis. | 21 Se dunque, dominatori di popoli, vi compiacete di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre. |
22 Quid est autem sapientia et quemadmodum facta sit, referam et non abscondam a vobis sacramenta Dei, sed ab initio nativitatis investigabo et ponam in lucem scientiam illius et non praeteribo veritatem. | 22 Annuncerò che cos’è la sapienza e com’è nata, non vi terrò nascosti i suoi segreti, ma fin dalle origini ne ricercherò le tracce, metterò in chiaro la conoscenza di lei, non mi allontanerò dalla verità. |
23 Neque cum invidia tabescente iter habebo, quoniam ista non erit particeps sapientiae. | 23 Non mi farò compagno di chi si consuma d’invidia, perché costui non avrà nulla in comune con la sapienza. |
24 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum, et rex sapiens stabilimentum populi est. | 24 Il gran numero di sapienti è salvezza per il mondo, un re prudente è la sicurezza del popolo. |
25 Ergo accipite disciplinam per sermones meos, et proderit vobis. | 25 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto. |