Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Audite ergo, reges, et intellegite;
discite, iudices finium terrae.
1 Ascoltate dunque, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
2 Praebete aures, vos, qui continetis multitudines
et placetis vobis in turbis nationum.
2 Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
3 Quoniam data est a Domino potestas vobis
et dominatio ab Altissimo,
qui interrogabit opera vestra
et cogitationes scrutabitur,
3 Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
4 quoniam, cum essetis ministri regni illius,
non recte iudicastis
nec custodistis legem
neque secundum voluntatem Dei ambulastis.
4 pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
5 Horrende et cito instabit vobis,
quoniam iudicium durissimum his, qui praesunt, fiet;
5 Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
6 exiguo enim conceditur misericordia,
potentes autem potenter tormento interrogabuntur.
6 Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
7 Non enim subtrahet personam cuiusquam Deus
nec verebitur magnitudinem cuiusquam,
quoniam pusillum et magnum ipse fecit,
et aequaliter cura est illi de omnibus;
7 Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
8 potentibus autem durum instat scrutinium.
8 Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.
9 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei,
ut discatis sapientiam et non excidatis.
9 Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
10 Qui enim custodierint iusta iuste, iustificabuntur;
et, qui didicerint ista, invenient defensionem.
10 Chi custodisce santamente le cose sante
sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
11 Concupiscite ergo sermones meos,
diligite illos et habebitis disciplinam.
11 Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti.
12 Clara est et, quae numquam marcescit, sapientia;
et facile videtur ab his, qui diligunt eam,
et invenitur ab his, qui quaerunt illam.
12 La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
13 Praeoccupat, qui eam concupiscunt,
ut prior se ostendat illis.
13 Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
14 Qui de luce vigilaverit ad illam, non laborabit,
assidentem enim illam foribus suis inveniet.
14 Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
15 Cogitare ergo de illa sensus est consummatio;
et, qui vigilaverit propter illam, cito securus erit.
15 Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
16 Quoniam dignos se ipsa circuit quaerens
et in viis ostendit se illis hilariter
et in omni providentia occurrit illis.
16 poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
17 Initium enim illius verissima est disciplinae concupiscentia,
cura vero disciplinae dilectio est,
17 Suo principio più autentico è il desiderio di istruzione,
l’anelito per l’istruzione è amore,
18 et dilectio custodia legum illius est,
custoditio autem legum confirmatio incorruptionis est,
18 l’amore per lei è osservanza delle sue leggi,
il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità
19 incorruptio autem facit esse proximum Deo;
19 e l’incorruttibilità rende vicini a Dio.
20 concupiscentia itaque sapientiae deducit ad regnum.
20 Dunque il desiderio della sapienza innalza al regno.
21 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi,
colite sapientiam, ut in perpetuum regnetis.
21 Se dunque, dominatori di popoli, vi compiacete di troni e di scettri,
onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre.
22 Quid est autem sapientia et quemadmodum facta sit, referam
et non abscondam a vobis sacramenta Dei,
sed ab initio nativitatis investigabo
et ponam in lucem scientiam illius
et non praeteribo veritatem.
22 Annuncerò che cos’è la sapienza e com’è nata,
non vi terrò nascosti i suoi segreti,
ma fin dalle origini ne ricercherò le tracce,
metterò in chiaro la conoscenza di lei,
non mi allontanerò dalla verità.
23 Neque cum invidia tabescente iter habebo,
quoniam ista non erit particeps sapientiae.
23 Non mi farò compagno di chi si consuma d’invidia,
perché costui non avrà nulla in comune con la sapienza.
24 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum,
et rex sapiens stabilimentum populi est.
24 Il gran numero di sapienti è salvezza per il mondo,
un re prudente è la sicurezza del popolo.
25 Ergo accipite disciplinam per sermones meos,
et proderit vobis.
25 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole
e ne trarrete profitto.