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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Apocalisse 18


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 E dopo di ciò vidi un altro Angelo, che scendeva dal cielo, e aveva potestà grande: e la terra fu illuminata dal suo splendore.1 Dopo ciò vidi un altro angelo scendere dal cielo con grande potestà; la terra fu illuminata al suo splendore.
2 E gridò forte, dicendo: è caduta, è caduta la gran Babilonia: ed è diventata abitazione de' demoni, e carcere di tutti li spiriti impuri, e carcere di tutti i volatili immondi, e odiosi:2 Gridò con voce possente: "E' caduta, è caduta Babilonia, la grande! E' diventata rifugio di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere di ogni uccello impuro, carcere di ogni animale immondo e detestabile.
3 Perché del vino della fornicazione di lei, (vino) d'ira bevvero tutte le genti: e i re della terra prevaricarono con essa: e i mercadanti della terra si sono arricchiti dell'abbondanza delle sue delizie.3 Ché dal vino provocante della sua fornicazione bevvero tutte le genti; con essa i re della terra fornicarono, con il lusso sfarzoso di lei arricchirono i mercanti della terra".
4 E udii altra voce dal cielo, che diceva: uscite da lei, popolo mio, per non essere partecipi de' suoi peccati, né percossi dalle sue piaghe:4 Udii ancora un'altra voce dal cielo che disse: "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non vi associate ai suoi stessi peccati e non siate colpiti dai suoi stessi flagelli.
5 Imperocché i peccati di lei sono arrivati sino al cielo, e si è ricordato il Signore delle sue iniquità.5 Ché sono giunti fino al cielo i peccati di lei; si è ricordato Dio delle sue iniquità.
6 Rendete a lei secondo quello, che essa ha renduto a voi: e duplicate l'indoppio secondo le opere di lei: mescetele il doppio nel bicchiere, in cui ha dato da bere.6 Come essa v'ha dato, così ripagatela; rendetele il doppio in proporzione delle sue opere; nella coppa in cui lei ha versato mescete doppia misura per lei.
7 Quanto si innalzò, e visse nelle delizie, tanto datele di tormento, e di lutto: perché in cuor suo dice: siedo regina, e non sono vedova: né saprò, che sia pianto.7 Per quanto di gloria e di sfarzo s'è data, altrettanto a lei date di lutto e tormento. Poiché dice in cuor suo: "Io siedo regina e vedova non sono e lutto non vedrò giammai",
8 Per questo in un sol giorno verranno le piaghe di lei, la morte, il lutto, e la fame, e sarà arsa col fuoco: perché forte è Dio, il quale la ha giudicata.8 per questo in un sol giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame; dalle fiamme sarà divorata. Sì, forte è il Signore Dio, è lui che l'ha giudicata".
9 E piangeranno, e meneran duolo per lei i re della terra, i quali con essa fornicarono, e visser nelle delizie, allorché vedranno il fumo del suo incendio:9 Allora i re della terra che, abbandonandosi ai piaceri, avranno fornicato con essa, piangeranno e faranno lamento per lei, al contemplare il fumo del suo incendio;
10 Stando da lungi per tema de' suoi tormenti, dicendo: ahi, ahi, quella città grande Babilonia, quella città forte: in un attimo è venuto il tuo giudizio.10 e da lontano, perché presi dal terrore del suo supplizio, diranno: "Guai, guai, o città grande, o Babilonia, città potente, ché in un momento è giunto il tuo castigo!".
11 E i mercadanti della terra piagneranno, e gemeranno sopra di lei, perché nissuno compererà più le loro merci:11 E i mercanti della terra piangono e fanno lamento su di lei, perché nessuno compra più la loro merce:
12 Le merci d'oro, e d'argento, e le pietre preziose, e le perle, e il bisso, e la porpora, e la seta, e il cocco, e tutti i legni di tino, e tutti i vasi d'avorio, e tutti i vasi di pietra preziosa, e di bronzo, e di ferro, e di marmo,12 merce d'oro e d'argento, di pietre preziose e perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto; ogni specie di legno odorifero, ogni specie di oggetti d'avorio, di oggetti di legno prezioso, di bronzo, ferro e marmo;
13 E il cinnamomo, e gli odori, e l'unguento, e l'incenso, e il vino, e l'olio, e la similagine, e il grano, e i giumenti, e le pecore, e i cavalli, e i cocchi, e i servi, e le anime degli uomini:13 cinnamomo e spezie; profumi, mirra e incenso; vino e olio; semola e frumento; bestiame e pecore, cavalli e cocchi; schiavi e vite umane.
14 E i frutti tanto cari all'anima tua se ne sono iti da te, e tutto il grasso, e tutto lo splendido è perito per te, né più lo ritroveranno.14 "I frutti, anelito della tua anima, sono fuggiti lontano da te; e ogni segno di opulenza e fasto è scomparso lontano da te; queste cose nessuno più troverà".
15 E quei, che di tali cose faceano negozio, e sono stati da essa arricchiti, e ne staranno alla lontana per tema de' suoi tormenti, piangendo, e gemendo,15 I mercanti, dunque, che essa aveva arricchito in tale commercio, da lontano, perché presi dal terrore del suo supplizio, piangeranno e faranno lamento dicendo:
16 E diranno: ahi, ahi,la città grande, che era vestita di bisso, e di porpora, e di cocco, ed era coperta d'oro, e di pietre preziose, e di perle:16 "Guai, guai, o città grande, tu che vestivi di bisso, di porpora e di scarlatto, tu che ti ornavi di gioielli d'oro, di pietre preziose e perle;
17 Come in un attimo sono state ridotte al nulla tante ricchezze. E tutti i piloti, e tutti quei, che navigano pel lago, e i nocchieri, e quanti trafficano sul mare, se ne stettero alla lontana,17 ecco: in un sol momento è andata in fumo tanta ricchezza!".
18 E gridarono, guardando il luogo del suo incendio, dicendo: qual vi fu mai città come questa grande?18 E ogni nocchiero e tutti quelli che viaggiano in mare, i marinai e quanti trafficano nel mare, lontano si fermarono e al vedere il fumo del suo incendio gridano: "Chi uguagliava la grande città?".
19 E si gittaron sul capo la polvere, e gridaron piagnendo, e gemendo: ahi, ahi, la città grande, delle ricchezze di cui si fecer ricchi quanti avevano navi sul mare: in un attimo è stata ridotta a nulla.19 E gettandosi polvere sulle loro teste gridano piangendo e facendo lamenti: "Guai, guai, o città grande! Della sua opulenza si arricchirono quanti in mare possedevano navi. Sì, in un sol momento s'è compiuta la sua rovina!".
20 Cielo, esulta sopra di lei, e voi, santi Apostoli, e profeti: perché ha Dio pronunzato sentenza per voi contro di essa.20 "Rallegrati per essa, o cielo, e voi, santi, apostoli e profeti, perché Dio ha preso la vostra vendetta su lei!".
21 Allora un Angelo robusto alzò una pietra, come una grossa macine, e la scagliò nel mare, dicendo: con quest'impeto sarà scagliata Babilonia la gran città, e disparirà.21 Poi un angelo possente sollevò una pietra grande come una mola e la gettò nel mare dicendo: "Con tale impeto sarà sommersa Babilonia, la grande città, e più non apparirà.
22 Né più adirassi in te la voce de suonatori di cetra, e de' musici, e da' trombettieri: né ritroverassi più in te alcun' artefice di qualunque arte: e non si udirà più in te romor di mulino:22 Armonia di arpisti e musici, di flautisti e trombettieri in te più non s'udrà. Artista in ogni arte esperto in te più non vi sarà. Cigolìo di mola in te più non s'udrà;
23 Né lume di lucerna rilucerà più in te: né voce di sposo, e di sposa si udirà più in te: perché i tuoi mercanti erano i magnati della terra, perché a causa de' tuoi veneficj furon sedotte tutte le nazioni.23 luce di lampada in te più non brillerà; voce di sposo e sposa in te più non s'udrà. Sì, erano i tuoi mercanti i grandi della terra; sì, dalle tue malìe tutte le genti furono sedotte.
24 E si è trovato in lei il sangue de' profeti, e de' santi, e di tutti quegli, che sono stati scannati sulla terra.24 In essa s'è trovato il sangue di profeti e di santi e di tutti quelli che sulla terra sono stati immolati".