Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Apocalisse 18


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 E dopo di ciò vidi un altro Angelo, che scendeva dal cielo, e aveva potestà grande: e la terra fu illuminata dal suo splendore.1 Dopo questo, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
2 E gridò forte, dicendo: è caduta, è caduta la gran Babilonia: ed è diventata abitazione de' demoni, e carcere di tutti li spiriti impuri, e carcere di tutti i volatili immondi, e odiosi:2 Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda.
3 Perché del vino della fornicazione di lei, (vino) d'ira bevvero tutte le genti: e i re della terra prevaricarono con essa: e i mercadanti della terra si sono arricchiti dell'abbondanza delle sue delizie.3 Perché tutte le nazioni hanno bevuto
del vino della sua sfrenata prostituzione,
i re della terra si sono prostituiti con essa
e i mercanti della terra si sono arricchiti
del suo lusso sfrenato».
4 E udii altra voce dal cielo, che diceva: uscite da lei, popolo mio, per non essere partecipi de' suoi peccati, né percossi dalle sue piaghe:4 E udii un’altra voce dal cielo:
«Uscite, popolo mio, da essa,
per non associarvi ai suoi peccati
e non ricevere parte dei suoi flagelli.
5 Imperocché i peccati di lei sono arrivati sino al cielo, e si è ricordato il Signore delle sue iniquità.5 Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo
e Dio si è ricordato delle sue iniquità.
6 Rendete a lei secondo quello, che essa ha renduto a voi: e duplicate l'indoppio secondo le opere di lei: mescetele il doppio nel bicchiere, in cui ha dato da bere.6 Ripagàtela con la sua stessa moneta,
retribuitela con il doppio dei suoi misfatti.
Versàtele doppia misura nella coppa in cui beveva.
7 Quanto si innalzò, e visse nelle delizie, tanto datele di tormento, e di lutto: perché in cuor suo dice: siedo regina, e non sono vedova: né saprò, che sia pianto.7 Quanto ha speso per la sua gloria e il suo lusso,
tanto restituitele in tormento e afflizione.
Poiché diceva in cuor suo:
“Seggo come regina,
vedova non sono
e lutto non vedrò”.
8 Per questo in un sol giorno verranno le piaghe di lei, la morte, il lutto, e la fame, e sarà arsa col fuoco: perché forte è Dio, il quale la ha giudicata.8 Per questo, in un solo giorno,
verranno i suoi flagelli:
morte, lutto e fame.
Sarà bruciata dal fuoco,
perché potente Signore è Dio
che l’ha condannata».
9 E piangeranno, e meneran duolo per lei i re della terra, i quali con essa fornicarono, e visser nelle delizie, allorché vedranno il fumo del suo incendio:9 I re della terra, che con essa si sono prostituiti e hanno vissuto nel lusso, piangeranno e si lamenteranno a causa sua, quando vedranno il fumo del suo incendio,
10 Stando da lungi per tema de' suoi tormenti, dicendo: ahi, ahi, quella città grande Babilonia, quella città forte: in un attimo è venuto il tuo giudizio.10 tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti, e diranno:
«Guai, guai, città immensa,
Babilonia, città possente;
in un’ora sola è giunta la tua condanna!».
11 E i mercadanti della terra piagneranno, e gemeranno sopra di lei, perché nissuno compererà più le loro merci:11 Anche i mercanti della terra piangono e si lamentano su di essa, perché nessuno compera più le loro merci:
12 Le merci d'oro, e d'argento, e le pietre preziose, e le perle, e il bisso, e la porpora, e la seta, e il cocco, e tutti i legni di tino, e tutti i vasi d'avorio, e tutti i vasi di pietra preziosa, e di bronzo, e di ferro, e di marmo,12 i loro carichi d’oro, d’argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d’avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo;
13 E il cinnamomo, e gli odori, e l'unguento, e l'incenso, e il vino, e l'olio, e la similagine, e il grano, e i giumenti, e le pecore, e i cavalli, e i cocchi, e i servi, e le anime degli uomini:13 cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, carri, schiavi e vite umane.
14 E i frutti tanto cari all'anima tua se ne sono iti da te, e tutto il grasso, e tutto lo splendido è perito per te, né più lo ritroveranno.14 «I frutti che ti piacevano tanto
si sono allontanati da te;
tutto quel lusso e quello splendore
per te sono perduti
e mai più potranno trovarli».
15 E quei, che di tali cose faceano negozio, e sono stati da essa arricchiti, e ne staranno alla lontana per tema de' suoi tormenti, piangendo, e gemendo,15 I mercanti, divenuti ricchi grazie a essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e lamentandosi, diranno:
16 E diranno: ahi, ahi,la città grande, che era vestita di bisso, e di porpora, e di cocco, ed era coperta d'oro, e di pietre preziose, e di perle:16 «Guai, guai, la grande città,
tutta ammantata di lino puro,
di porpora e di scarlatto,
adorna d’oro,
di pietre preziose e di perle!
17 Come in un attimo sono state ridotte al nulla tante ricchezze. E tutti i piloti, e tutti quei, che navigano pel lago, e i nocchieri, e quanti trafficano sul mare, se ne stettero alla lontana,17 In un’ora sola
tanta ricchezza è andata perduta!».
Tutti i comandanti di navi, tutti gli equipaggi, i naviganti e quanti commerciano per mare si tenevano a distanza
18 E gridarono, guardando il luogo del suo incendio, dicendo: qual vi fu mai città come questa grande?18 e gridavano, guardando il fumo del suo incendio: «Quale città fu mai simile all’immensa città?».
19 E si gittaron sul capo la polvere, e gridaron piagnendo, e gemendo: ahi, ahi, la città grande, delle ricchezze di cui si fecer ricchi quanti avevano navi sul mare: in un attimo è stata ridotta a nulla.19 Si gettarono la polvere sul capo, e fra pianti e lamenti gridavano:
«Guai, guai, città immensa,
di cui si arricchirono
quanti avevano navi sul mare:
in un’ora sola fu ridotta a un deserto!
20 Cielo, esulta sopra di lei, e voi, santi Apostoli, e profeti: perché ha Dio pronunzato sentenza per voi contro di essa.20 Esulta su di essa, o cielo,
e voi, santi, apostoli, profeti,
perché, condannandola,
Dio vi ha reso giustizia!».
21 Allora un Angelo robusto alzò una pietra, come una grossa macine, e la scagliò nel mare, dicendo: con quest'impeto sarà scagliata Babilonia la gran città, e disparirà.21 Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
22 Né più adirassi in te la voce de suonatori di cetra, e de' musici, e da' trombettieri: né ritroverassi più in te alcun' artefice di qualunque arte: e non si udirà più in te romor di mulino:22 Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della màcina
non si udrà più in te;
23 Né lume di lucerna rilucerà più in te: né voce di sposo, e di sposa si udirà più in te: perché i tuoi mercanti erano i magnati della terra, perché a causa de' tuoi veneficj furon sedotte tutte le nazioni.23 la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte.
24 E si è trovato in lei il sangue de' profeti, e de' santi, e di tutti quegli, che sono stati scannati sulla terra.24 In essa fu trovato il sangue di profeti e di santi
e di quanti furono uccisi sulla terra».