Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Apocalisse 7


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Dovendo essere punita la terra, vien dato ordine di salvare illesi coloro, che sono segnati nella fronte, tanto Giudei, che Gentili, i quali benedicono Dio. Chi siano quelli, che son vestiti di bianche stole.

1Di poi vidi quattro Angeli, che stavano sui quattro angoli della terra, che tenevano i quattro venti della terra, affinchè non soffiasse vento sopra la terra, né sopra il mare, né sopra alcuna pianta.2E vidi un altr'Angelo, che saliva da levante, che aveva il sigillo di Dio vivo; e gridò ad alta voce ai quattro Angeli, a' quali fu data commissione di far del male alla terra, e al mare,3Dicendo: non fate male alla terra,e al mare, né alle piante, sino a tantoche abbiamo segnati nella lor fronte i servi del nostro Dio.4E udii il numero dei segnati, centoquaranta quattro mila segnati, da tutte le tribù de' figliuoli d'Israele.5Della tribù di Giuda dodici mila segnati: della tribù di Ruben dodici mila segnati: della tribù di Gad dodici mila segnati:6Della tribù di Aser dodici mila segnati: della tribù di Nettali dodici mila segnati: della tribù di Manasse dodici mila segnati:7Della tribù di Simeone dodici mila segnati: della tribù di Levi dodici mila segnati: della tribù di Issacar dodici mila segnati:8Della tribù di Zabulon dodici mila segnati: della tribù di Giuseppe dodici mila segnati: della tribù di Beniamin dodici mila segnati.9Dopo di questo vidi una turba grande, che nissuno potea noverare, di tutte genti, e tribù, e popoli, e linguaggi, che stavano dinanzi al trono, e dinanzi all'Agnello, vestiti di bianche stole con palme nelle lor mani:10E gridavano ad alta volte, dicendo: la salute al nostro Dio, che siede sul trono, e all'Agnello.11E tutti gli Angeli stavano d'intorno al trono, ed a' seniori, ed a' quattro animali: e si prostraron bocconi dinanzi al trono, e adorarono Dio,12Dicendo: amen. Benedizione, e gloria, e sapienza, e rendimento di grazie, e onore, e virtù, e fortezza al nostro Dio pe' secoli de' secoli, cosi sia.13E disse a me uno de' seniori: questi, che sono vestiti di bianche stole, chi sono? E donde vennero?14E io gli risposi: signor mio, tu lo sai. Ed ei mi disse: questi son quelli, che sono venuti da una tribolazione grande, e hanno lavato le loro stole, ed imbiancatele nel sangue dell'Agnello:15Per questo stanno dinanzi al trono di Dio, e lo servono di, e notte nel suo tempio: e colui, che siede nel trono, abiterà sopra di essi:16Non avranno più né fame, né sete né darà loro addosso il sole, né calore alcuno:17Attesoché l'Agnello, che sta nel mezzo del trono, li governerà, e guideragli alle fontane di acqua di vita, e asciugherà Dio tutte le lagrime dagli occhi loro.

Note:

7,1-2:Dipoi vidi quattr'Angeli ec. Tutto questo capitolo contiene una parte di quello che vide s. Giovanni all'aprirsi del sesto sigillo. Imperocchè dopo aver descritti i segni terribili nel sole, nella luna ec., pe' quali veniano a dimostrarsi le sciagure imminenti degli empi, affinchè in tali sciagure involti non siano i giusti, si segnano qui tutti i pii, e fedeli, onde gli Angeli ministri dell'ira di Dio si guardino dall'offendere questi, appunto come Dio Exod. XII. 7. fe segnar le case degli Ebrei, perchè fosser lasciate intatte dall'Angelo, che dovea uccidere i primogeniti degli Egiziani, escone in Ezechiele IX.4. Dio volendo punire Gerusalemme, e gli Ebrei, ordina prima, che siano segnati i santi, affinchè dal comune flagello restino illesi. Allo stesso modo que' santi, che vivranno alla fine del mondo, e nella persecuzione dell'Anticristo si saran mantenuti costanti nella fede, e nella pietà, sono per ordine di Dio segnati, e in presagio della gloria, alla quala son destinati, si dice nel vers. 9., che son vestiti di bianco, ed hanno in mano la palma. I Giudei segnati son quelli, i quali in gran numero si convertiranno negli ultimi tempi secondo la predizione di Paolo Rom. XI.
I quattro Angeli, che stavano ai quattro punti della terra, cioè uno a settentrione, uno a mezzodì, uno a levante, e uno a ponente, aveano potestà e dominio sopra i quattro venti cardinali, e secondo l'ordine di Dio impedivano a questi di soffiare. Alcuni interpreti intendono, che i venti fossero in tal guisa rattenuti dagli Angeli, affinchè fattasi una perfetta bonaccia e nel mare, e nell'aria, dinenuta e l'acqua, e l'aria più crassa, ed inerte, ne derivasse un terribil flagello sopra tutti gli animali viventi nella terra, e nel mare, e nell'aria per gastigo del peccatori; imperocchè siccome secondo il detto di un antico filosofo i venti nutriscono tutte le cose viventi, così tolti questi, vengono necessariamente a perire; per la qual cosa è stato osservato, che se e il flusso, e riflusso del mare, e i movimenti cagionati iu esso dai venti cessassero, non potrebbe non ispandersi una generale infezione, e pestilenza per tutta la terra. Ed è noto esservi del paesi, nei quali, quando per qualche tratto di tempo posino i venti, si predise con sicurezza la pestilenza. Altri interpreti unendo questo versetto col seguente, vogliono che a questi Angeli, che hanno potestà sopra i quattro venti, sia dato ordine d'impedire, che non imperversino contro la terra, fino a tanto che i servi di Dio siano stati segnati; onde il senso sia questo: voi, o Angeli, che presiedete ai quattro venti, e siete già pronti ad allargar loro il freno, perchè possano a lor talento infierire contro la terra, aspettate che siano prima da me segnati nelle loro fronti i servi del comune nostro padrone; imperocchè allora potrete lasciargli in libertà a danno degli empi, delle loro case, e delle loro possessioni. Questa seconda interpretazione sembra appoggiata a quello che leggesi in s. Luca XXI.24., dove tra i segni dell'imminente giudizio si nota l'agitazione, e sconvolgimento del mare. Combatteranno a dunque, per usar la frase della scrittura, contro gl'insensati peccatori anche i venti destinati già da Dio ad essere di sommo vantaggio alla conservazione degli uomini, e degli animali, e alla salubrità dell'aria, che questi respirano.
Aveva il sigillo di Dio vivo ec. Quest'Angelo portava il sigillo di Dio vivo per imprimere nella fronte de' giusti la marca di onore, onde salvati fossero, e custoditi illesi nella comune rovina de' peccatori, e in ciò alludesi al costume di segnare i servi, al qual costume allude anche Paolo Gal. VI ed Ezechiele IX. 4. Il segno, che qui s'imprime ai servi del Signore nella fronte, egli è probabilmente il segno della croce, pella quale sola può l'uomo esser liberato dalla eterna morte. Negli antichi Padri della Chiesa veggiano grandissima essere stata la divozione de Cristiani verso di questo salutifero segno, basti per tutti Tertulliano de Cor. cap. III.: ad ogni passo, ad ogni movimento, all'entrare, all'uscire, al vestirsi, al calzarsi, al bagno, alla mensa, ai lumi, nell'entrare a letto, nel porci a sedere, a qualunque cosa ci occupiamo, righiamo la fronte col segno della croce. Vedi pure s.Cipriano ep. 63., e lib. 3. aestim. 22. Gli eretici, i quali hanno voluto togliere questo pio costume a Cristiani, hanno contro la loro temerità la testimonianza di tutta la cristiana antichità, ed anche la divina parola, dalla quale vien commendato il segno della croce come argomento di vittoria, e di salute; onde col Tau, cioè col segno stesso della croce, furono segnati non solo quelli che gemevano in Gerusalemme Ezechiel. IX., ma anche le case, e le porte degli Ebrei nell'Egitto, come nota s. Girolamo in cap. LXVI. Isai. Notisi, che nel segno stesso della croce è contenuta un'espressa professione del cristianesimo, o dei principali misteri della sede di Cristo.

7,4:E udii il numero de segnati, cento quaranta quattro mila. Questo numero abbraccia in primo luogo i soli eletti del popolo Giudeo convertito a Cristo si avanti l'Anticristo, come anche dopo di esso, nel qual tempo una parte grandissima d'Israele si rivolgerà a mirare colui, che da lui fu trafitto. Vedi Rom. XI. In secondo luogo il numero di cento quaranta quattro mila è prodotto dai dodici mila, che ne dà ogni tribù nel novero fatto da s. Giovanni; ma questo numero di dodici mila dee prendersi come posto dal profeta per tutto il numero di coloro, che abbracceranno la fede, dappoichè il numero di dodici è numero perfetto, ed atto a significare una certa universalità, perchè dodici furono i Patriarchi dell'antica legge, e, dodici gli Apostoli della nuova; onde anche il prodotto dee prendersi non alla lettera, ma come significante una turba grande di fedeli, servi di Cristo, discendenti dalle dodici tribù. Vedi s. Agost de doctr. Christ. lib. III. 55. S. Giovanni tra queste tribù omette quella di Dan la qual cosa molti Padri, e molti interpreti attribuiscono al dover nascere di questa tribù l'anticristo, e in prova di ciò portano le parole della celebre profezia di Giacobbe: Dan serpente nella strada, ceraste nel sentiero, Gen. XLIX,17.

7,8:Della tribù di Giuseppe. Viene a dire, della tribù di Efraim, perchè questi, e Manasse, figliuoli ambedue di Giuseppe, ebber la doppia porzione, di cui fu privato Ruben, e furono capi di due tribù.

7,9:Una turba grande... di tutte genti, e tribù ec. Dopo i segnati del popolo d'Israele vede il nostro profeta una moltitudine senza numero di segnali di tutti i popoli del gentilesimo. E questi pure sono tutti que Cristiani, Gentili di origine, i quali alla fine del mondo si manterranno fedeli a Dio, onde il segno porteranno di Cristo, e saranno immuni dalle piaghe, che affliggeranno gl'infedeli, e i peccatori. Il profeta, li vede dinanzi al trono di Dio, e dinanzi all'Agnello, e vestiti di bianche stole ec., perchè debbono ben presto godere di sì bella sorte, di cui sono già come in possesso pella speranza, per cui sono già salvi; onde hanno già il segnale della vittoria. Tutto questo dimostra ancora la certezza della divina predestinazione. Osservisi, come a Cristiani, che saranno nella fine del mondo, si converrà il nome di martiri, perchè molto avranno da patire per la fede e dall'anticristo, e dagli empi seguaci di lui.

7,10:La salute al nostro Dio ec. S. Agostino serm. XI. de sanct. Con gran voce a Dio cantano salute i santi, i quali con grande ringraziamento rammentano, come non per loro propria virtù, ma coll'ajuto di lui hanno vinta la prova delle tribolazioni, onde furono assaliti.

7,12:Dicendo: amen. Gli Angeli come fautori, e custodi, e amici degli uomini, si uniscono con essi a render grazie a Dio della conseguita salute.

7,14:Sono venuti da una tribolazione grande ec. Questa tribolazione è quella descritta qui da Giovanni, e da Cristo Matth. XXIV. 21;: grande sarà allora la tribolazione, quale non fa da principio del mondo fino a quest'oggi, nè mai sarà.
Hanno lavato le loro stole, e imbiancatele ec. Hanno lavate, e mondate le stole delle anime loro nel battesimo, nella penitenza, e negli altri sagramenti, ne quali il frutto del sangue di questo divino Agnello si applica a noi per nostra salute.

7,16:Non avranno più nè fame, nè sete ec. Vedi Isaia XLIX.10. La felicità di un'anima, che regna con Dio, ed è beata, perchè Dio vede, ed ama Dio in eterno, non può, qual ella è in se stessa, con parole descriversi, e piuttosto dicesi quello che in cielo non avranno i beati, che quello che avranno. Quindi numera il nostro profeta i principali ordinari incomodi della vita presen te, de quali nissuno avrà luogo in quella patria della perfetta felicità

7,17:Attesoché l'Agnello... li governerà ec. Da Cristo, come da amatissimo pastore saranno governate queste pecorelle del gregge di Dio. Egli terra da esse lontano ogni male; egli le pascerà; egli le ricolmerà di salute, e di vita, al fonte stesso della vita, che è la pura visione di Dio. Egli qnal tenera madre, che il piangente pargoletto si accosta alle sue mammelle, le loro lagrime asciugherà, e ricompenserà con un torrente di caste delizie, Ps. XXXV. 9.