Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Giudici 15


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Di lì a qualche tempo, essendo vicini i giorni di mietere il grano, si mosse Sansone, volendo visitare sua moglie, e portolle un capretto: e volendo al solito entrare nella sua camera, lo trattenne il padre di lei, e disse:1 - Dopo poco tempo, avvicinandosi il giorno della mèsse del frumento, venne Sansone e volle visitare sua moglie e portarle un capretto. Facendo per entrare come di solito nella stanza di lei, il padre di lei glielo impedì, dicendo:
2 Io credetti che tu l'avessi in avversione, e per questo l’ho data ad un tuo amico: ma ella ha una sorella più giovane, e più bella di lei: sia ella tua moglie:2 «Credetti che tu l'avessi in odio e perciò la diedi a un tuo amico; ma essa ha una sorella più giovane e più bella, prendila in moglie invece di lei».
3 Risposegli Sansone: Da questo dì in poi io sarò senza colpa riguardo a' Filistei, se farò a voi del male.3 Sansone gli rispose: «Da questo giorno non mi si faccia colpa del male che io farò ai Filistei».
4 E andò, e prese trecento volpi, e unille l'una all'altra per la coda, e nel mezzo vi legò de' tizzoni:4 Se ne andò quindi e, prese trecento volpi, le legò [a due a due] per la coda e nel mezzo vi legò delle fiaccole;
5 Accesi i quali lasciolle in libertà, affinchè scorressero per ogni banda. Ed elle tosto entrarono tra le biade de' Filistei, e vi misero il fuoco, onde i grani già ammassati, e quelli che erano tuttora in piedi furono abbruciati talmente, che e le vigne stesse, e gli oliveti furon consumati dalle fiamme.5 poi, accese le fiaccole, lasciò andare le volpi perchè si sbandassero qua e là. Esse penetrarono subito nelle mèssi dei Filistei, vi appiccarono il fuoco e così si abbruciarono i frumenti già tagliati e il grano ancora in piedi; perfino le viti e gli ulivi furono consumati dalla fiamma.
6 E i Filistei dissero: Chi ha fatta tal cosa? E fu detto loro: Sansone, genero di quel cittadino di Thamnatha, ha fatto questo: perchè questi gli ha tolta la sua moglie, e l'ha data a un altro. E i Filistei andarono, e abbruciarono tanto la donna, come il padre di lei.6 Si dissero allora i Filistei: «Chi ha fatto tutto ciò?». Al che fu risposto: «Sansone, il genero dell'uomo di Tamnata, ha fatto ciò, perchè questi gli ha tolto la moglie e l'ha data ad un altro». I Filistei allora se ne vennero e bruciarono tanto la donna quanto il padre.
7 Ma Sansone disse loro: Quantunque voi abbiate fatte queste cose, nulladimeno io mi prenderò vendetta di voi, e poi mi quieterò.7 E Sansone disse loro: «Ancorchè abbiate fatto questo, tuttavia prenderò vendetta anche di voi e solo allora mi darò pace».
8 E fece di essi gran macello, talmente che per lo stupore mettevano le loro gambe sopra le coscie. E partitosi andò a stare nella caverna del masso di Etam.8 E li percosse con una grande sconfitta, tantochè per lo stupore mettevano la gamba sotto la coscia. Allora Sansone venne ad abitare nella spelonca della roccia di Etam.
9 Ma i Filistei entrarono nella terra di Giuda, e posero il campo in un luogo che poi fu chiamato Lechi, vale a dire Mascella, dove fu messo in fuga il loro esercito.9 I Filistei pertanto ascesero nel territorio di Giuda e s'accamparono in una località chiamata poi Lechi, cioè Mascella, dove il loro esercito si sparpagliò.
10 E quelli della tribù di Giuda disser loro: Per qual motivo vi siete mossi contro di noi? E quelli risposero: Siamo venuti per legare Sansone, e fargli pagare il fio di quel che ci ha fatto.10 Gli uomini della tribù di Giuda domandarono: «Perchè siete saliti contro di noi?». E avendo quelli risposto: «Siamo venuti per legare Sansone e rendergli il male che ci ha fatto»,
11 Andarono adunque tre mila uomini di Giuda alla spelonca del masso di Etam, e dissero a Sansone: Non sai tu che i Filistei comandano a noi? Perché hai tu voluto far tali cose? Disse egli loro: Ho fatto ad essi quello che han fatto a me.11 tremila degli uomini di Giuda discesero alla spelonca della roccia di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei sono i nostri dominatori? Perchè hai fatto ciò?». Ed egli a loro: «Come hanno fatto a me, così io feci a loro».
12 Siam venuti, disser quelli, a legarti, e darti nelle mani de' Filistei. E Sansone ad essi: Giurate (disse), e fatemi promessa di non uccidermi.12 «Siamo venuti a legarti», soggiunsero quelli «e a darti nelle mani dei Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi e garantitemi che non mi ucciderete».
13 Dissero: Non ti ammazzeremo, ma ti daremo legato. E lo legarono con doppia fune nuova, e lo condussero via dal masso di Etam.13 Risposero essi: «Non ti uccideremo, ma ti consegneremo loro legato». Lo legarono quindi con due funi nuove e lo tolsero dalla roccia di Etam.
14 E giunto ch'ei fu al luogo della mascella, essendogli andati incontro con grande schiamazzo i Filistei, lo spinto del Signore lo investì: e come suole all’odore del fuoco consumarsi il lino, così le funi, ond'egli era legato, furon rotte, e disciolte.14 Giunto Sansone al luogo della Mascella, e venutigli incontro i Filistei, emettendo grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; e come il lino suole bruciarsi al contatto del fuoco, così si spezzarono e sciolsero le ritorte colle quali era stato legato,
15 E trovata una mascella di asino che era per terra, la prese, e uccise con essa mille uomini.15 e trovata una mascella, cioè una mandibola di un asino, che giaceva là per terra, la prese e uccise con essa mille uomini, Sansone sconfigge i filistei con una mascella d'asino
16 E disse: Colla mascella d'un asino, colla mandibula di un asinello gli ho sconfitti, e ho uccisi mille uomini.16 dicendo: «Con una mascella d'asino, con una mandibola d'asinelloio li ho distruttie ho ucciso mille uomini.»
17 E finito che ebbe di cantar queste parole gettò via di mano la mascella, e diede a quel luogo il nome di Ramathlechi, vale a dire l’elevazione della mascella.17 Avendo finito di cantare queste parole, gettò via di mano la mascella e chiamò quel luogo "Ramatlechi", che significa Elevazione della mascella.
18 E avendo gran sete sclamò, e disse al Signore: Tu hai operato per la mano del tuo servo questa salute, e vittoria grandissima: ecco ch'io muojo di sete, e cadrò nelle mani degl'incirconcisi.18 E provando una gran sete, gridò al Signore e disse: «Tu hai procurato per mezzo del tuo servo questa grandissima liberazione e così grande vittoria; ed ecco che io muoio di sete e cadrò nelle mani di questi incirconcisi».
19 Il Signore adunque aperse il dente molare della mascella di asino, e ne scaturiron dell'acque: donde egli bevve e ristorò lo spirito, e riprese forza. Quindi fu chiamato quel luogo fino al dì d'oggi Fontana dell'invocante a Lechi.19 Ma il Signore aprì un dente molare nella mascella dell'asino e ne scaturirono acque, bevute le quali, Sansone si rinfrancò e riebbe le forze; perciò fino ai nostri giorni quel luogo venne chiamato "Fontana di colui che invoca, scaturita dalla mascella".
20 Ed ei fu giudice d'Israele per venti anni dominando i Filistei.20 Israele fu da lui giudicato, al tempo dei Filistei, per venti anni.