Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Giudici 17


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La madre di Micha coll'argento, che avea da parte ne forma un idolo: e quegli ne fa sacerdote prima un suo figliuolo, indi un Levita di Bethlehem.

1Eravi in quel tempo un certo uomo del monte di Ephraim, per nome Micha:2II quale disse a sua madre: Le mille e cento monete d'argento che tu avevi messo a parte, e riguardo alle quali tu facesti presente me giuramento, ecco che le ho io, e sono in mie mani. Ed ella gli rispose: Benedetto sia dal Signore il mio figliuolo.3Egli adunque le rendè a sua madre, la quale gli avea detto: Io ho consacrato con voto questo argento al Signore, affinchè il mio figliuolo lo riceva dalle mie mani e ne faccia un simulacro scolpito, e uno di getto: ed io ora lo do a te.4Quando adunque egli lo ebbe renduto a sua madre, ella ne prese dugento pezze d'argento, e le diede a un orefice, affinchè ne formasse un simulacro scolpito, e uno di getto, che fu messo in casa di Micha.5Il quale nella stessa casa separò una casetta pel dio, e fece un Ephod, e de' Teraphim, cioè un vestimento sacerdotale, e degl'idoli, e consacrò un de' suoi figliuoli, il quale fu il suo sacerdote.6In quel tempo non eravi re in Israele, ma ognuno faceva quello che gli pareva.7Eravi anche un altro giovinetto di Bethlehem di Giuda, e della stirpe di Giuda, il quale era Levita, e ivi abitava.8E partitosi dalla città di Bethlehem ebbe voglia di cangiar domicilio dovunque gli tornasse più in acconcio. E arrivato in viaggiando al monte Ephraim, ed essendo uscito un po' fuori di strada per andare a casa di Micha,9Fu interrogato da lui donde venisse. Ed egli rispose: Io son Levita di Bethlehem di Giuda, e vado a metter casa dove potrò, e dove vedrò che mi torni conto.10E Micha disse: Rimanti in casa mia, e sii mio padre e sacerdote: e ti darò ogni anno dieci pezze d'argento, e due vestiti, e il bisognevole pel vitto.11Quegli ne rimase d'accordo, e restò presso di lui, il quale lo trattò come uno dei suoi figliuoli.12E Io consacrò, e tenne quel ragazzo in casa come sacerdote:13Dicendo: Adesso io conosco, che Dio mi farà del bene, avendo io un sacerdote della stirpe di Levi.

Note:

17,1:Eravi in quel tempo un certo uomo ec. I fatti, che si raccontano ne' capi seguenti, probabilmente credonsi avvenuti dopo la morte di Giosuè e de' seniori, e pocoprima che fosse fatto giudice Othoniel. Lo scrittore sacro per non interrompere la storia e' giudici d'Israele con questi assai lunghi racconti, gli ha trasportati alla fine del libro; Morto Caleb e i seniori, che sopravvissero a Giosuè, e sotto de' quali israele servì a Dio, come sta scritto, cap. II. 7., l'idolatria s' introdusse in Israele, come vedesi in questo luogo. La storia adunque di questi cinque capitoli potrebbe aver luogo dopo il versetto 35 del capo 1.

17,2:Il quale disse a sua madre, ec. Questa donna era vedova e avanzata in età e superstiziosa. Ella dovea aver perduti i mille cento sicli d'argento, che ella teneva da parte, e i quali avea giurato, che dovean servire ad uso sacro e religioso. Quindi avendo richiesto dal figliuolo, che le parlasse, se sapeva, dove fosse andato questo danaro, il figliuolo confessa, che lo ha trovato, e lo ha nelle sue mani.

17,3:E ne faccia un simulacro scolpito a uno di getto. Ho seguito nella versione il sentimento, che pare più conforme alle parole della vulgata, la quale sembra supporre non una ma due figure. Alcuni interpreti hanno creduto, che questa donna non cercasse di avere, se non delle figure simili a quelle de' Cherubini, che stavano sopra l'arca. Ma la comune opinione si e, che ella valea avere degl'idoli per adorarli: e quando ella parla del Signore, versetto 2., o ella intende una falsa divinità, o ella congiungeva col vero Dio gli dei profani delle nazioni. De'mille e cento sicli d'argento ne furono spesi dugento a far le due figure, e il resto servi pegli ornamenti sacerdotali.

17,5:Una casetta pel dio, ec. Per quel Dio che egli e la madre adoravo. Alzare un piccolo tempio, fare gli abiti sacerdotali, erigere in sacerdote un laico, tutto questo contravveniva alla legge, e non poteva stare col culto del vero Dio.

17,6:Non era re in Israele. Per nome di re s'intende anche un giudice, un capo, che comandasse con sovrana autorità.

17,7:E dalla stirpe di Giuda. Per linea materna. Nel capo seguente egli è chiamato Jonatham figliuolo di Gersam figliuolo di Mosè: egli adunque dal canto del padre era della tribù di Levi: la madre era della tribù di Giuda.

17,10:Sii mio padre e sacerdote. Il nome di padre è titolo di onore e di riverenza.

17,11:Quegli ne rimase d'accordo, ec. Il Levita povero e bisognoso (perocchè colla decadenza della religione erano diminuite l'entrata de'Leviti ) accetta le offerte di Micha, e di semplice Levita divien sacerdote e sacerdote degl'idoli.