Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Giudici 2


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Un Angelo rammenta i benefizj di Dio; la che udendo il popolo piange: ma dopo la morte di Giosuè, e de' coetanei di lui, Israele liberato più volte, sempre va di male in peggio.

1Or un angelo del Signore andò da Galgala al luogo de’ piagnenti, e disse: Io vi trassi dall’Egitto, e v’introdussi nella terra promessa con giuramento a’ padri vostri: vi assicurai di non rompere in eterno il patto ch’io feci con voi:2Con questo però che voi non faceste alleanza cogli abitanti di questo paese, ma gettaste a terra i loro altari: e non avete voluto ascoltar la mia voce: perchè avete fatto questo?3Per la qual cosa io non ho voluto sterminar coloro dinanzi a voi, affinchè gli abbiate nemici, e sieno gli dei loro vostra ruina.4E nel tempo, in cui l'Angelo del Signore diceva queste parole a tutti i figliuoli d'Israele, eglino alzaron le strida, e piansero.5Onde quel luogo fu chiamato il luogo de' piagnenti, ovvero de’ piagnistei: e v’immolarono ostie al Signore.6Or Giosuè licenziò il popolo, e se n'andarono i figliuoli d'Israele ciascuno alle possessioni toccate loro in sorte per occuparle.7E servirono al Signore per tutto il tempo che durò egli, e i seniori, i quali vissero lungamente dopo di lui, e sapevano tutte le opere che avea fatte il Signore a favor d'Israele.8E Giosuè figliuolo di Nun, servo di Dio, si morì in età di cento dieci anni.9E lo seppellirono a' confini del suo retaggio in Thamnathsare sul monte Ephraim verso la parte settentrionale del monte Gaas.10E tutta quella generazione si riunì co’ padri suoi, e altri succedettero, i quali non conoscevano il Signore, nè le opere che egli avea fatte a favor d'Israele.11E i figliuoli d'Israele fecero il male al cospetto del Signore, e servirono a Baal.12E rinunziarono al Signore Dio de' padri loro, che gli avea tratti dalla terra di Egitto, e servirono gli dei stranieri, gli dei de' popoli circonvicini, e gli adorarono: e provocarono ad ira il Signore,13Rinunziando a lui per servire a Baal, e ad Astaroth.14E il Signore sdegnato contro Israele gli diede in potere di coloro che li predavano: e questi li presero, e li venderono a’ nemici che abitavano all’intorno, ed essi non poterono più far fronte a' loro avversarii:15Ma dovunque volessero andare, la mano del Signore era sopra di essi, come egli avea detto, e giurato: e gli afflisse oltre modo.16Ma il Signore suscitò de' giudici, i quali gli liberassero dalle mani degli oppressori; ma nemmen vollero ascoltarli:17Ma peccavano cogli dei stranieri; e gli adoravano. E ben presto abbandonarono la strada battuta da’ padri loro: e uditi avendo gli ordini del Signore fecer tutto all'opposto.18E mentre il Signore suscitava de' giudici, mentre questi viveano, si lasciava piegare a misericordia, e udiva i gemiti degli afflitti, e li liberava dalle crudeltà degli oppressori.19Ma morto che era il giudice, tornavan quegli a far molto peggio di quel che avesser fatto i padri loro, seguendo gli dei stranieri, servendoli, e adorandoli. Non abbandonarono i loro capricci, nè l’ostinato tenor di vita, a cui erano assuefatti.20E il furor del Signore si accese contro Israele, ed egli disse: Perchè questa nazione ha violato il patto fermato da me co' padri loro, e ha ricusato di ascoltar la mia voce:21Io pure non distruggerò le nazioni, le quali Giosuè in morendo lasciò:22Affin di far prova per mezzo di queste, se Israele seguiti, o no, la via del Signore, e per essa cammini, come la seguitarono i padri loro.23Il Signore adunque lasciò stare tutte quelle nazioni, e non volle subito sterminarle, e non le diede in potere di Giosuè.

Note:

2,1:Un Angelo del Signore andò da Galgala al luogo ec. La storia, che è qui raccontata, succedette assai tempo dopo la morte di Giosuè, la qual morte è di poi riferita, vers. 6. e 7. affine di render conto del cambiamento di massime e di costumi, che era stato nel popolo, quando furono morti con Giosuè i seniori, i quali insieme collo stesso Giosuè aveano governato tanto bene lo stesso popolo. Le tribù mandate da Giosuè a' luoghi loro assegnati si scordarono ben presto degli ordini dati da Dio riguardo alle nazioni di Chanaan, e cominciarono a imitarne l'idolatria e gl'impuri costumi. Quindi l'ira di Dio; quindi l'Angelo mandato a rimproverare ad Israele la sua ingratitudine. Io non veggo ragione veruna assai forte per dubitare, se questo fosse un vero Angelo, o (come alcuni hanno creduto) un uomo di Dio, un Profeta, nè dobbiamo senza necessità distaccarci dall'ordinario significato di questa parola. Quest'Angelo fu veduto venire dalla parte di Galgala, luogo, che dovea rammentare agli Ebrei i benefizi ricevuti da Dio per tutto il tempo, che vi avean dimorato, o il rinnovellamento dell'alleanza e le promesse solenni fatte a Dio di fedeltà e obbedienza. Da Galgala adunque andò l'Angelo al luogo, che fu poi detto de' piagnenti. In questo luogo dovea essersi adunato il popolo afflitto dalle disgrazie, che erano cadute sopra di lui, dopo che egli si era quasi scordato del suo Dio. Alcuni credono, che il detto luogo fosse vicino a Gerusalemme.

2,2:Con questo però, che non faceste alleanza ec. Si è già veduto, che varie tribù aveano fatto delle alleanze cogli abitanti delle città soggiogate, volendo piuttosto averli per servi e tributarii, che sterminarli. Vi erano state eziandio delle famiglie, che aveano contratti dei matrimonii con persone di quella schiatta. Tutto ciò, come Dio l'avea ben predetto, servì a corrompere a poco a poco la maggior parte della nazione.

2,3:Per la qual cosa non è voluto ec. Voi non avete voluto obbedirmi, nè sterminare quelle genti, allorché dovevate e potevate farlo, mentre io vi avrei ajutati: adesso io vi dico che non voglio sterminarle, affinchè servano di strumenti all'ira mia per punirvi della vostra disobbedienza.

2,5:E vi immolarono ostie al Signore. In certe occasioni straordinarie si osserva, che si veggono offerti sacrifizi anche fuori del tabernacolo, come cap. VI. 19., XIII. 19., 2. Reg. ult. 25., 1. Reg. XVIII. 56., ec., onde da queste parole non può inferirsi, che il luogo de' piagnenti fosse a Sìlo.

2,6:Or Giosuè licenziò il popolo, ec. Si potrebbe tradurre aveva licenziato il popolo, e se n' erano andati i figliuoli d'Israele, ec. Qui il sacro storico tiene ad esporre l'origine da' peccati e delle sciagure del popolo, come abbiam già toccato di sopra.

2,10:Tutta quella generazione si riuni co' padri suoi. Frase usata sovente nelle Scritture, la quale include l'aperta professione dell'immortalità dello spirito umano.

2,13:Per servire a Baal e ad Astaroth. Per Baal intendonsi tutti i falsi dei de' Gentili, per Astaroth, tutte le dee. Si distinguevano poi questi Baalim l'un dall'altro con qualche aggiunto: onde Beelzephon e Beelphegor dio de' Moabiti, Beelzebub degli Accaroniti, ec.; Astaroth, ovvero Astarte credesi, che fosse la Luna, o Venere.

2,22:Affine di far prova per mezzo di queste, ec. Mi servirò, dice Dio, di queste nazioni a provare, cioè a far si che manifesto si renda ad essi e ad ogni uomo, se questo popolo veramente mi ami, o mi disprezzi. Se egli mi ama come suo Dio, resisterà agl' inviti e alle lusinghe degl'idolatri, che cercheranno di alienarlo da me, e io sarò suo protettore e suo padre; se ei si unisce con questi e va dietro a' falsi dei, e prende ad imitare i pravi costumi di quelle nazioni, io punirò e abbandonerò con giustizia gl'ingrati figliuoli.