Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Giudici 21


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Si rimette in piede la tribù di Beniamin per mezzo di quattrocento vergini salvate dalla strage degli abitanti di Jabcs di Galaud, e per mezzo delle fanciulle, che ballavano a Silo.

1Giurarono eziandio i figliuoli d'Israele in Maspha, e dissero: Nissuno di noi darà veruna delle nostre figliuole per moglie a' figliuoli di Beniamin.2E andaron tutti alla casa di Dio in Silo, e assisi al cospetto di lui fino alla sera, alzarono le loro voci, e principiarono a dar grandi urla, e a piagnere dicendo.3Perchè mai, o Signore Dio d'Israele, è avvenuto male sì grande al tuo popolo, che oggi una delle nostre tribù ci sia stata tolta?4E il giorno seguente, alzatisi alla punta del dì, eressero un altare, e ivi offersero olocausti, e vittime pacifiche, e dissero:5Chi di tutte le tribù d'Israele non è tenuto coll’esercito del Signore? Perocché con gran giuramento si erano obbligati, essendo in Maspha, a uccidere quelli che avesser mancato.6E pentiti i figliuoli d'Israele di quelli che avean fatto a Beniamin loro fratello, cominciarono a dire: Una tribù è stata tolta da Israele.7Donde ponderann’ eglino delle mogli? Imperocché tutti d'accordo abbiam giurato di non dare ad essi le nostre figliuole.8Per questo dissero: Chi sono quelli di tutte le tribù d'Israele, che non son venuti dinanzi al Signore in Maspha? E si trovò che gli abitanti di Jabes Galaad non erano stati in quell'esercito.9E anche in quel tempo che gl’Israeliti erano a Silo, non vi si trovò alcun di loro.10Mandarono adunque dieci mila uomini i più valorosi, e ordinarono loro: Andate, e uccidete gli abitanti di Jabes Galaad, e sì le mogli e sì i loro bambini.11E abbiate attenzione a questo: che uccidendo tutti i maschi e le donne maritate, salverete le vergini.12E si contarono in Jabes Galaad quattrocento vergini, che non avean conosciuto uomo, e quelli le condussero al campo in Silo nella terra di Chanaan.13E spedirono ambasciadori a’ figliuoli di Beniamin, ch'erano sul masso di Remmon, e dieder loro commissione di dare a quelli la pace.14E i figliuoli di Beniamin allora andarono, e furon date loro per mogli le fanciulle di Jabes Galaad; ma non ne trovarono altre da poter dar loro allo stesso modo.15E tutto Israele ebbe dolore, e fece penitenza per la strage di una tribù d'Israele.16E i seniori dissero: Che farem noi per gli altri che non hanno avute le mogli? Tutte le femmine di Beniamin sono state uccise:17E con gran cura e sollecitudine dobbiam provvedere, che non perisca una tribù d'Israele.18Perocché non possiamo dar loro le nostre figliuole, legati come siamo dal giuramento, e dalla imprecazione pronunziata da noi dicendo: Maledetto chi darà una sua figliuola in moglie al Beniamita.19E preser questo partito, e dissero: Ecco viene la solennità anniversaria del Signore in Silo, la quale è posta a settentrione della città di Bethel, e all’oriente della strada, che mena da Bethel a Sichem, e a mezzodì della città di Lebona.20Dissero adunque a' figliuoli di Beniamin: Andate a nascondervi nelle vigne.21E quando vedrete le fanciulle di Silo, che usciranno fuora per ballare secondo il costume, voi a un tratto saltate fuora delle vigne, e prendetene una per uno in moglie, e andatevene nella terra di Beniamin.22E quando verranno i padri loro, e i fratelli a lamentarsi di voi, e menar rumore, noi direm loro: Abbiate compassione di essi; perocché non le hanno rapite per diritto di guerra, nè come vincitori: ma avendole domandate le avete ad essi negate, ed è vostra la colpa.23E i figliuoli di Beniamin fecero come era stato lor comandato: e secondo il loro numero rapirono delle fanciulle che ballavano una per ciascheduno: e se n'andarono al loro paese, e riedificaron le città, e le abitarono.24Parimente i figliuoli d'Israele se ne tornarono tribù per tribù, famiglia per famiglia alle loro tende. In quel tempo non eravi re in Israele, ma ognuno faceva quello che pareagli ben fatto.

Note:

21,1:Giurarono eziandio ec. Avevano giurato, allorché si erano radunati a Maspha, cap. XX. 1.

21,4:Eressero un altare ec. Credono molti, che questo secondo altare fosse eretto nella stesso tabernacolo, perché quel solo che vi era non potesse bastare pel numero delle ostie, che allora si offersero.

21,10:Andate e uccidete ec. Era una specie di ribellione ne' cittadini di Galad l'aver ricusato di concorrere a una guerra, in cui era impegnata tutta la nazione.

21,18:Legati come siamo dal giuramento. Sono divisi gl'Interpreti, sostenendo alcuni che questo giuramento era giusto e onesto, altri per lo contrario biasimandolo come iniquo e incapace di obbligare in coscienza. Questa seconda opinione mi sembra più vera; perché, posto che il giuramento tenesse, si riduceva una tribù a perire, o a contrarre matrimoni contro il divieto della legge con donne straniere e idolatre. Questa evidente ragione dovea fare gran breccia negli animi degli Ebrei, come si può arguire nel versetto 7. Ma il rispetto sommo, che si avea tra loro alla religione del giuramento li ritenne dal far cosa veruna per tirarsene fuora direttamente. Quindi ricorsero a' due spedienti, che sono qui raccontati, primo di lasciare a' Beniamiti le fanciulle di Jabes salvate esse sole dalla comune rovina; secondo, di consigliar loro sotto mano il ratto delle vergini in occasion della festa, che dovea celebrarsi di lì a poco in Silo. In tal maniera pensarono a conservare una disgraziata tribù senza assolutamente far contro al giuramento.

21,19:La solennità del Signore in Silo, la quale è posta a settentrione ec. Sembra descriversi un luogo particolare presso a Silo, nel qual luogo facessi questa festa co' balli, ec., la qual festa può esser che fosse particolare di Silo; onde si avvisano i Beniamiti del preciso luogo, dove le fanciulle concorrevano a ballare; quindi potrebbe tradursi la quale si celebra a Sila da settentrione, ec.