Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Giudici 18


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Mandati innanzi gli esploratori, vanno dipoi secento uomini della tribù di Dan a cercarsi luogo da stabilirsi: e tolto via l'idolo di Micha, e il sacerdote, prendono per forza la città di Lais, e ivi si fermano.

1In quel tempo non era re in Israele, e la tribù di Dan cercava luogo da stabilirvisi: perocché fino a quel giorno ella non aveva occupata la sua porzione tra le altre tribù.2Mandarono adunque i figliuoli di Dan cinque uomini di Saraa, e di Esthaol, i più valorosi della loro stirpe, e famiglia, a visitare diligentemente il paese, e disser loro: Andate, ed esaminate la terra. I quali, partiti che furono arrivarono al monte Ephraim, ed entrarono in casa di Micha, e vi si riposarono:3E avendo riconosciuto il giovane Levita alla favella, e albergando con lui gli dissero: Chi ti ha condotto in questo luogo? che fai tu qui? e a qual fine ci se’ venuto?4Rispose loro: Micha ha fatto per me questo, e questo, e mi dà stipendio, perch’io sia suo sacerdote.5E lo pregarono che consultasse il Signore, affinchè potesser sapere, se il loro viaggio sarebbe felice, e se il loro affare riuscirebbe.6Ed egli rispose loro: Andate in pace; il Signore seconda il vostro disegno, e il viaggio da voi intrapreso.7E partitisi que' cinque uomini giunsero a Lais, e videro come il popolo che l'abitava, vivea senza timori, tranquillo, e in pace, secondo il fare de' Sidoni, non avendo chi lo disturbasse, ed essendo grandemente ricco, e in lontananza da Sidone, e separato da tutti gli uomini.8E se ne tornarono a' loro fratelli in Saraa, e in Esthaol; e interrogati da loro di quel che avessero fatto, risposero:9Su via, andiamo verso quel popolo: imperocché la terra che abbiam veduta, è molto ricca e fertile: non siate negligenti, non mettete tempo in mezzo: andiamo ad occuparla, non avremo da durar fatica.10Entreremo in casa di gente senza sospetti, in paese vastissimo, e il Signore ci farà padroni di un luogo, dove non si scarseggia di veruna di quelle cose che son prodotte dalla terra.11Partirono adunque da Saraa, ed Esthaol secento uomini della stirpe di Dan armati come per fare battaglia,12E giunti presso a Cariathiarim di Giuda, ivi si fermarono: quel luogo da quel tempo fu nomato il campo di Dan, ed è dietro a Chariathiarim.13Di dove passarono al monte di Ephraim. E giunti che furono presso alla casa di Micha,14Dissero i cinque uomini mandati già a visitare la terra di Lais, agli altri loro fratelli: Voi sapete che in questa casa ci è un Ephod, de' Theraphim, e un simulacro scolpito, e un di getto: pensate quel che vi paja di fare.15E usciti un po’ fuori di strada entrarono nell’abitazione del giovane Levita, il quale stava con Micha: e lo salutarono con dolci parole.16E i secento uomini armati com'erano, stavano davanti alla porta.17E quelli che erano entrati nell'abitazione del giovane, si affaccendavano per pigliare la statua, e l'Ephod: e i Teraphim, e il simulacro di getto; e il sacerdote stava alla porta, mentre i secento uomini di sommo valore stavano in poca distanza apettando.18Quegli adunque che erano entrati dentro, preser la statua, e l'Ephod, e gl’idoli, e il simulacro di getto. E il sacerdote disse loro: Che fate voi?19Gli risposero: Taci, e mettiti un dito sulla bocca: e vieni con noi che ti terremo in luogo di padre, e di sacerdote. Che è meglio per te, di essere sacerdote nella casa di un uomo solo, ovvero in una tribù, e in una famiglia d'Israele?20Egli, udito questo, si arrendette alle loro parole, e prese l'Ephod, e gl'idoli, e la statua, e andossene con loro.21E quelli partitisi, e avendo fatto andare innanzi i bambini, e i bestiami, e tutto quel che aveano di più caro,22Ed essendo già lontani dalla casa di Micha, la gente che abitava nella casa di Micha, gl’inseguì con alte grida,23E principiarono a fare schiamazzo dietro a loro. Ed eglino rivoltatisi indietro dissero a Micha: Che vuoi? perchè gridi tu?24Ed egli rispose: Mi avete portato via gli dei che io mi era fatti, e il sacerdote, e tutto quel che io avea, e dite: Che hai?25Ma i figliuoli di Dan gli dissero: Guardati dal farne più parola con noi, affinchè non si muovan contro di te degli uomini di mal talento, e tu abbi a perire con la tua casa.26E così eglino seguitarono il viaggio incominciato. E Micha veggendo ch'essi ne potevano più di lui, se ne tornò a casa sua.27E i secento uomini menaron via il sacerdote, e quel che si è già detto: e arrivarono a Lais a quel popolo tranquillo, e senza sospetto, e ne fecer macello, e incendiarono la città.28Non essendovi stato nissuno che la soccorresse; perchè era lungi da Sidone, e non avea società, nè commercio con altri uomini. E questa città era situata nel paese di Rohob: ed essi la riedificarono, e l'abitarono,29Chiamando città di Dan dal nome del padre loro figliuolo d'Israele quella che prima dicevasi Lais.30Ed eressero la loro statua, e Gionatham figliuolo di Gersam figliuolo di Mosè, e i suoi figliuoli furon sacerdoti nella tribù di Dan fino al giorno della sua schiavitù.31E l'idolo di Micha rimase presso di loro per tutto il tempo in cui la casa di Dio stette in Silo: in quel tempo non v'era re in Israele.

Note:

18,1:La tribù di Dan cercava luogo ec. Alla tribù di Dan era stata assegnata la sua porzione. Jos. XIX; ma siccome qualche parte almeno di essa non avea potuto entrare al possesso del terreno destinato, trovandosi ristretti i Daniti, mandarono una colonna a cercar luogo, dove abitare.

18,6:Andate in pace, ec. Cosi risponde questo sacerdote da parte del suo idolo. Il Demonio poteva facilmente prevedere, che l'impresa di quelli di Dan, uomini valorosi, avrebbe buon esito a patto degli abitanti di Lais, paese molle ed effeminato. Questa città era popolata da' Chananei; onde gl'Israeliti potevano farle guerra e impadronirsene.

18,7:Giunsero a Lais. Prima della Lesem, di poi Lais, e finalmente Dan dopo questa spedizione.

18,14: Si vede, che usano già discorso tra loro di portar via gl'idoli di Micha, e menar seco il sacerdote.

18,17:Il sacerdote stava alla porta, ec. Alcuni de' Daniti lo trattenevano ne' loro discorsi nel tempo, che altri entrati dentro avano il sacco agli dei e agli ornamenti sacerdotali. L'azione de' Daniti è pessima per ogni riguardo.

18,30-31:Sino al giorno della sua schiavitù. E l'idolo di Micha rimase ec. I posteri di Gionatham fecero le funzioni di sacerdoti fra quei Daniti sino al tempo, in cui questi furon menati in schiavitù: e quest'epoca combina col tempo, in cui l'arca cessò di essere in Silo; perocchè allora l'idolo di Micha cessò di essere tra' Daniti; onde non vi fu più bisogno di tal sacerdoti. L'arca stette a Silo fino all'anno ultimo di Heli sommo sacerdote, nel qual anno ella fu presa da' Filistei, e non tornò di poi a Silo. Sembra adunque, che per la schiavitù di Dan, che è qui notata, sia da intendere la schiavitù sotto i Filistei dopo la battaglia, in cui l'arca stessa venne nelle loro mani; e convien dire, che allora gli stessi Daniti fossero oppressi dal nemico anche più delle altre tribù.