Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 4


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Che di cui noi adunque, che abbia secondo la carne guadagnata Abramo, padre nostro?1 Che diremo dunque? Che abbiamo trovato in Abramo il nostro primo padre secondo la carne?
2 Dappoiché, se Abramo è stato giustificato per mezzo delle opere, egli ha, onde gloriarsi, ma non appresso a Dio.2 Se infatti Abramo fu giustificato in base alle opere, ha un titolo di vanto; ma non davanti a Dio.
3 Imperocché cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio: e fugli imputato a giustizia.3 Che dice, in realtà, la Scrittura? Credette Abramo a Dio e ciò gli fu computato a giustificazione.
4 Or a colui, che opera, la ricompensa non è imputata per grazia, ma pei debito.4 Ora a chi lavora il salario non viene computato a titolo di favore, bensì a titolo di cosa dovuta,
5 A chi poi non fa le opere, ma crede in colui, che giustifica l'empio, gli è imputata la fede a giustizia secondo il proponimento della grazia di Dio.5 mentre a chi non lavora, ma crede in chi giustifica l'empio, il suo credere viene computato a giustificazione,
6 Conforme anche Davidde chiama beato l'uomo, cui Dio imputa la giustizia senza le opere:6 come anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio imputa la giustificazione, a prescindere dalle opere:
7 Beati coloro, a' quali sono state rimesse le iniquità, e i peccati, de' quali sono stati ricoperti.7 Beati coloro le cui iniquità furono rimesse e i cui peccati furono ricoperti;
8 Beato l'uomo, cui Dio non imputò delitto.8 beato l'uomo del cui peccato Dio non tiene conto.
9 Questa beatitudine adunque è ella solamente pe' circoncisi, ovvero anche per gli incirconcisi? Imperocché noi diciamo, che fu ad Abramo imputata a giustizia la fede.9 Questo dichiarare beato riguarda dunque la circoncisione o anche l'incirconcisione? Diciamo infatti: Ad Abramo la fede fu computata a giustificazione.
10 Come adunque fu ella imputata? Dopo la circoncisione, o prima della circoncisione? Non dopo la circoncisione, ma prima di essa.10 Come gli fu dunque computata? Quando era circonciso o incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso.
11 Ed egli ricevette il segnacolo della circoncisione, sigillo della giustizia ricevuta per la fede, prima della circoncisione: onde divenisse padre di tutti i credenti incirconcisi, affichè sia ad essi pure imputata a giustizia (la fede):11 E ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustificazione ottenuta attraverso la fede quando egli era incirconciso, per essere padre di tutti coloro che credono senza essere circoncisi, affinché anche ad essi venga computata la giustizia,
12 E padre sia dei circoncisi, di quegli, i quali non solamente hanno la circoncisione, ma di più seguono le vestigia della fede, che fu in Abramo padre nostro non ancor circonciso.12 e padre dei circoncisi, i quali non solo provengono dalla circoncisione, ma seguono le orme della fede praticata dal nostro padre Abramo incirconciso.
13 Imperocché non in virtù della legge fu promesso ad Abramo, ed al seme di lui, che sarebbe crede dell'universo, ma in virtù della giustizia della fede.13 Infatti la promessa che egli sarebbe stato erede del mondo non fu fatta ad Abramo e alla sua discendenza in forza della legge, ma in forza della giustificazione dipendente dalla fede.
14 Imperocché se gli eredi son quelli, che vengono dalla legge, fu inutile la fede, è abolita la promessa.14 Se infatti gli eredi fossero computati in base alla legge, la fede sarebbe inutile e la promessa resa vana.
15 Conciossiachè la legge produce l'ira. Attesoché dove non è legge, non è prevaricazione.15 La legge infatti provoca l'ira, mentre invece dove non c'è legge, neppure c'è trasgressione.
16 E però dalla fede è la promessa, affinchè (questa) sia gratuita, e stabile per tutta la discendenza, non per quella solamente, che è dalla legge, ma per quella ancora, che è dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi.16 Quindi, la promessa dipende dalla fede. In tal modo essa è dono gratuito, assicurato a tutta la discendenza, non solo a quella che si fonda sulla legge, ma anche a quella che si fonda sulla fede di Abramo, che è padre di noi tutti.
17 (Come sta scritto: ti ho stabilito padre di molte genti) a somiglianza di Dio, cui credette, il quale da vita a' morti e chiama le cose, che non sono, come quelle, che sono:17 Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molte nazioni, davanti a Dio, cui egli credette come a colui che dà vita ai morti e chiama all'essere le cose che non sono.
18 Il quale contro speranza credette alla speranza di divenir padre di molte nazioni secondo quello, che a lui fu detto: così sarà la tua discendenza.18 Egli credette, al di là di ogni speranza, di divenire padre di molte nazioni, secondo quanto gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza;
19 E senza vacillar nella fede non considerò né il suo corpo snervato, essendo egli di circa cento anni, né l'utero di Sara già senza vita.19 e senza vacillare nella fede, considerò il suo corpo già privo di vitalità, avendo circa cento anni, e la devitalizzazione del seno materno di Sara.
20 Né per diffidenza esitò sopra la promessa di Dio, ma robusta ebbe la fede, dando gloria a Dio:20 Fondato sulla promessa di Dio, non esitò nell'incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,
21 Pienissimamente persuaso, che, qualunque cosa abbia promesso, egli è potente ancora per farla.21 fermamente persuaso che egli è anche potente per realizzare quanto ha promesso.
22 Per lo che eziandio fugli imputato (ciò) a giustizia.22 Proprio per questo la fede gli fu computata a giustificazione.
23 Or non per lui solo fu scritto, che fugli imputato a giustizia:23 Ma non fu scritto solo per lui che gli fu computata,
24 Ma anche per noi, ai quali sarà imputato il credere in colui, che risuscitò da morte Gesù Cristo nostro Signore;24 bensì anche per noi, ai quali pure doveva essere computata, che crediamo in Colui che risuscitò da morte Gesù nostro Signore,
25 Il qual fu dato a morte per i nostri peccati, e risuscitò per nostra giustificazione.25 il quale fu dato per causa dei nostri peccati e fu risuscitato per compiere la nostra giustificazione.