Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 28


font
BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 E usciti che fummo fuor di pericolo, allora conoscemmo, che l'isola chiamavasi Malta. E ci trattaron que' barbari con molta umanità.1 Scampati finalmente dal pericolo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta.
2 Imperocché acceso il fuoco, ristorarono tutti noi dalla umidità, che ci offendeva, e dal freddo.2 Gli indigeni ci mostrarono una benevolenza non comune. Accesero un falò e ci raccolsero tutti intorno, poiché era sopraggiunta la pioggia e faceva freddo.
3 Ma avendo Paolo raccolto alquanti sarmenti, e messili sul fuoco, una vipera saltata fuori dal caldo se gli attaccò alla mano.3 Paolo aveva raccolto una bracciata di legna e la stava buttando nel fuoco, quando una vipera, uscita fuori per il calore, gli si attaccò alla mano.
4 Or tosto, che videro i barbari il serpente pendergli dalla mano, dicevano tra di loro: certo, che un qualche omicida è costui, cui salvato dal mare, la vendetta (di Dio) non permette che viva.4 Gli indigeni, come videro l'animale pendere dalla sua mano, si misero e dirsi l'un l'altro: "Certamente è un assassino quest'uomo, poiché, essendosi salvato dal mare, la vendetta divina non gli ha permesso di sopravvivere".
5 Egli però scosso il serpe nel fuoco, non né patì male alcuno.5 Ma egli scosse la bestia sul fuoco e non ne risentì alcun male.
6 Ma quelli si aspettavano, ch'egli avesse a gonfiare, e a cadere a un tratto, e morire. Ma avendo aspettato molto, e non vedendo venirgli alcun male, cangiato parere, dicevano che egli era un Dio.6 Quelli si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto all'improvviso. Ma dopo aver atteso a lungo e aver visto che non gli accadeva niente di straordinario, cambiato parere, cominciavano a dire che egli era un dio.
7 Intorno a quel luogo aveva le sue possessioni il principe dell'isola, per nome Publio, il quale ci accolse, e ci trattò amorevolmente per tre giorni.7 In quei dintorni aveva i suoi poderi il "primo" dell'isola, di nome Publio. Egli ci accolse e ci ospitò cordialmente per tre giorni.
8 E accadde, che il padre di Publio stava in letto tormentato dalle febbri, e da dissenteria. E andato da lui Paolo, e fatta orazione, e impostegli le mani, lo guari.8 Ora il padre di Publio giaceva a letto con accessi di febbre e dissenteria. Paolo andò a visitarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì.
9 Dopo il qual fatto tutti quelli de avevano malattie nell'isola, venivano, ed erano sanati:9 In seguito a questo fatto anche gli altri dell'isola che avevano delle malattie incominciarono a venire da lui e venivano guariti.
10 I quali anche ci fecero molti onori, e allorché entrammo in nave, vi miser sopra le cose necessarie.10 Essi ci colmarono di onori e quando salpammo ci provvidero del necessario.
11 E dopo tre mesi partimmo sopra una nave Alessandrina, la quale avea svernato nell'isola, ed avea l'insegna de' Castori.11 Dopo tre mesi salpammo con una nave di Alessandria, che aveva svernato nell'isola, e portava per insegna i Dioscuri.
12 E arrivati a Siracusa, ci fermammo ivi tre giorni.12 Approdati a Siracusa, vi rimanemmo tre giorni.
13 E di li facendo il giro della costa, giungemmo a Reggio: e dopo un giorno soffiando Austro, arrivammo in due dì a Pozzuoli;13 Di là, costeggiando, giungemmo a Reggio. Dopo un giorno si levò il vento del sud e così in due giorni giungemmo a Pozzuoli.
14 Dove avendo trovato de' fratelli, fummo pregati a star con essi sette giorni: e cosi e' incamminammo verso Roma.14 Ivi trovammo dei fratelli e avemmo la consolazione di rimanere con loro sette giorni. E così arrivammo a Roma.
15 E di là avendo udite i fratelli le cose nostre, ci venner incontro sino al foro di Appio, e alle tre taberne. I quali veduti che ebbe Paolo, rendette grazie a Dio, e si consolò.15 Di là i fratelli, che avevano sentito delle nostre peripezie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne. Quando li vide, Paolo ringraziò Dio e prese coraggio.
16 E quando fummo arrivati a Roma, fu permesso a Paolo di starsene da se con un soldato che lo custodiva.16 Entrati poi in Roma fu permesso a Paolo di dimorare per conto suo, con un soldato a guardia.
17 E tre giorni dopo convocò Paolo i principali Giudei. I quali essendo insieme venuti, disse loro: uomini fratelli, io non avendo fatto niente contro il popolo, o contro le consuetudini patrie, incatenato fui messo da Gerusalemme nelle mani de' Romani;17 Tre giorni dopo egli convocò i principali fra i Giudei. Quando si furono radunati disse loro: "Io, o fratelli, pur non avendo fatto nulla contro il mio popolo o contro gli usi dei nostri padri, sono stato messo in catene a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani.
18 I quali avendomi disaminato, volevano mettermi in libertà, per non essere in me colpa alcuna degna di morte.18 Essi, dopo aver fatto un'inchiesta, volevano rilasciarmi, perché non c'era in me nulla che meritasse la morte.
19 Ma opponendovisi i Giudei, sono stato costretto ad appellare a Cesare, non come se fossi per accusare in qual che cosa la mia nazione.19 Ma poiché i Giudei si opponevano, fui costretto ad appellarmi a Cesare, non però come se avessi qualcosa da rimproverare al mio popolo.
20 Per questo motivo adunque ho chiesto di vedervi, e di parlare con voi. Conciossiachè a cagione della speranza d'Israele da questa catena son cinto.20 Per questo motivo io vi ho fatti chiamare per vedervi e parlarvi: poiché è a motivo della speranza d'Israele che io porto questa catena".
21 Eglino però gli dissero: noi né abbiamo ricevuto lettere intorno a te dalla Giudea, né è venuto alcuno de' fratelli ad avvisarci, o dirci alcun male di te.21 Ma essi gli dissero: "Noi non abbiamo ricevuto alcuna lettera dalla Giudea riguardo a te, né alcuno dei fratelli è venuto a raccontarci o a dirci qualcosa di male sul tuo conto.
22 Brameremo però di udire da te i tuoi sentimenti: imperocché riguardo a questa setta è noto a noi, come egli ha in ogni luogo contradditori.22 Ma riteniamo opportuno sentire da te ciò che pensi: infatti riguardo a questa setta ci è noto che in ogni luogo trova opposizione".
23 E fissatogli il giorno, andarono da lui nell'ospizio molti a' quali esponeva, e dimostrava il regno di Dio, e li con vinceva di quel, che riguardava Gesù, per mezzo della legge di Mosè, e de' profeti, dalla mattina sino alla sera.23 In un giorno prefissato molti si recarono presso di lui nel suo alloggio. Nella sua esposizione egli rendeva testimonianza del regno di Dio e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai profeti, dal mattino fino alla sera.
24 E alcuni credevano a quello che si diceva: altri non credevano.24 Alcuni si lasciarono convincere dalle cose dette, altri restavano increduli.
25 Ed essendo discordi tra di loro, se n'andavano, dicendo Paolo sol questa parola: lo spirito santo bene ha parlato per Isaia profeta ai padri nostri,25 Non riuscendo a mettersi d'accordo tra loro, si separarono, mentre Paolo diceva una sola parola: "Bene a ragione lo Spirito Santo ha parlato ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia, dicendo:
26 Dicendo: va' da questo popolo, e di' loro: con le orecchie udirete, e non intenderete: e vedendo vedrete, e non distinguerete.26 Va' da questo popolo e di': Udrete con gli orecchi e non capirete, guarderete con gli occhi e non vedrete:
27 Imperocché si è incrassato il cuore di questo popolo, e sono duri di orecchie, e hanno serrati i loro occhi: onde a sorte non veggan con gli occhi, e con le orecchie odano, e col cuore intendano, e si convertano, e io li sani.27 si è indurito infatti il cuore di questo popolo, e con gli orecchi hanno udito male, e hanno chiuso i loro occhi; per non vedere con gli occhi né udire con gli orecchi e non comprendere con il cuore e convertirsi, ed io non li guarisca!
28 Siavi adunque noto, come alle genti è stata mandata questa salute di Dio, ed esse ascolteranno.28 Sia noto dunque a voi che ai pagani è stata inviata questa salvezza di Dio: ed essi ascolteranno!".
29 E dette che egli ebbe queste cose, si partiron da lui i Giudei, quistionando forte tra di loro.
30 E Paolo dimorò per due interi anni nella casa, che avea presa a pigione: e riceveva tutti que' che aiutavan da lui,30 Rimase due anni interi in un ambiente preso a pigione e riceveva tutti quelli che andavano a visitarlo,
31 Predicando il regno di Dio e insegnando le cose spettanti al Signore Gesù Cristo con ogni libertà, senza che gli fosse proibito.31 annunciando il vangelo del regno e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo con piena libertà e senza ostacoli.