Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 22


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Uomini fratelli, e padri, udite la mia difesa, la quale io fo adesso dinanzi a voi.1 "Fratelli e padri, ascoltate quanto ora io vi espongo in mia difesa".
2 E avendo quelli sentito, che parlava loro in lingua Ebrea, tanto più gli prestaron silenzio.2 Udendo che parlava loro in ebraico, il silenzio si fece ancora più grande. Ed egli continuò:
3 Ed egli disse: Io sono uomo Giudeo nato in Tarso della Cilicia, ma allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, istruito secondo la verità della paterna legge, zelator della legge, come tutti voi oggi siete:3 "Io sono un giudeo, nato a Tarso, in Cilicia, ma educato in questa città, istruito ai piedi di Gamaliele, nella rigorosa osservanza della legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come lo siete voi tutti oggi.
4 Il quale ho perseguitato fino a morte questa scuola, legando, e mettendo in prigione uomini, e donne,4 Io ho perseguitato a morte questa Via, mettendo in catene e gettando in prigione uomini e donne,
5 Come ne è a me testimone il principe de' sacerdoti, e tutti i seniori, da' quali ricevute lettere per Damasco ai fratelli, io me ne andava per condurli di colà legati in Gerusalemme, perché fosser puniti.5 come me ne fa testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il consiglio degli anziani. Da essi avevo anzi ricevuto lettere per i fratelli di Damasco e stavo andandovi per condurre incatenati a Gerusalemme anche quelli che si trovavano là, perché vi fossero puniti.
6 Or avvenne, che, mentre faceva strada, e mi avvicinava a Damasco, di mezzogiorno repentinamente mi folgoreggiò d'intorno una gran luce dal cielo:6 Or mentre io ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce venuta dal cielo mi sfolgorò tutt'intorno.
7 E caduto sul suolo, udii una voce, che a me dicea: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?7 Io caddi a terra e udii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".
8 E io risposi: Chi se' tu, Signore? E dissemi: Io sono Gesù il Nazareno, cui tu perseguiti.8 Io risposi: "Chi sei, o Signore?". E mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti".
9 E quelli, che eran meco, vider la luce, ma non sentiron la voce di lui, che meco parlava.9 Quelli che mi accompagnavano videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.
10 Ed io dissi: Che farò io, o Sgnore? E il Signore mi disse: Alzati, va' in Damasco: e quivi ti sarà parlato di tutto quello, che dei fare.10 Io ripresi: "Che debbo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "A'lzati, va' a Damasco e là ti sarà detto tutto ciò che è stabilito che tu faccia".
11 E non avendo uso degli occhi per cagione del chiarore di quella luce, menato a mano da' compagni giunsi a Damasco.11 Ma poiché non potevo più vedere per lo splendore di quella luce, fui condotto per mano dai miei compagni di viaggio e giunsi a Damasco.
12 E un certo Anania, uomo pio secondo la legge, lodato per testimonianza di tutti i Giudei, che ivi dimorano,12 Un certo Anania, uomo devoto e osservante della legge, stimato da tutti i Giudei che abitavano colà,
13 Venuto da me, e standomi davanti, disse: Saulo fratello apri gli occhi. E io nello stesso punto lo mirai.13 venne a trovarmi e, standomi accanto, mi disse: "Saulo, fratello, torna a vedere!". E io nella stessa ora riuscii a vederlo.
14 Ed egli disse: il Dio de' padri nostri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, e a vedere il giusto, e a udire la voce della sua bocca:14 Egli disse: "Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e a udire una parola dalla sua bocca,
15 Conciossiachè sarai testimone a lui presso tutti gli uomini di quelle cose, che hai vedute, e udite.15 poiché tu renderai testimonianza a suo favore presso tutti gli uomini di ciò che hai visto e udito.
16 E ora che aspetti tu? Sorgi, e sii battezzato, e lava i tuoi peccati, invocato il nome di lui.16 E ora che cosa aspetti? A'lzati, ricevi il battesimo e purìficati dai tuoi peccati, invocando il suo nome".
17 Ed essendo io ritornato in Gerusalemme mi avvenne, che orando nel tempio, fui rapito fuor di me stesso,17 Tornato a Gerusalemme, mentre stavo pregando nel tempio, fui rapito in estasi
18 E vidi lui, che a me diceva: spicciati, ed esci presto di Gerusalemme: perché non riceveranno la tua testimonianza riguardo a me.18 e vidi lui che mi diceva: "Presto, affrettati ad uscire da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza riguardo a me".
19 E io dissi: Signore, eglino sanno, che era io, che metteva in prigione, e batteva per le sinagoghe quelli, che credevano in te:19 Io replicai: "Signore, costoro sanno che io mettevo in prigione e percuotevo, di sinagoga in sinagoga, quelli che credevano in te:
20 E mentre spargevasi il sangue di Stefano tuo testimone, io era presente, e consenziente, e custodiva le vesti di coloro, che lo uccidevano.20 e quando si versava il sangue di Stefano, il tuo testimonio, anch'io ero là presente ed ero d'accordo con coloro che lo uccidevano e ne custodivo le vesti".
21 Ed ei disse a me: va', che io ti spedirò alle nazioni rimote.21 Ma egli mi disse: "Va', perché io ti manderò lontano, tra i pagani!".
22 E fino a questa parola lo ascoltavano, ma allora alzaron la voce, dicendo: togli dal mondo costui: imperocché non e giusto, ch'ei viva.22 Fino a queste parole lo avevano ascoltato, ma qui cominciarono a gridare: "Via dal mondo costui: non ha il diritto di vivere!".
23 E gridando essi, e scagliando via le loro vesti, e gettando la polvere in aria,23 E gridavano, si strappavano le vesti e gettavano polvere in aria.
24 Comandò il tribuno, che egli fosse menato negli alloggiamenti, e fosse flagellato, e interrogato affin di scoprire, per qual motivo così gridassero contro di lui.24 Allora il tribuno fece condurre Paolo nella caserma, ordinando di interrogarlo ricorrendo alla flagellazione, per sapere per quale motivo gli gridassero contro a quel modo.
25 E legato che l'ebbero con corregge, disse Paolo al centurione, che gli stava davanti: è egli lecito a voi di flagellare un uomo romano non condannato?25 Ma quando l'ebbero legato con le cinghie, Paolo disse al centurione presente: "Vi è lecito flagellare un cittadino romano, e per di più non ancora giudicato?".
26 La qual cosa avendo udita, il centurione andò dal tribuno, e diegliene avviso, dicendo: che è quello, che tu sei per fare? mentre quest'uomo è cittadino Romano.26 Udito ciò, il centurione si avvicinò al tribuno per avvertirlo dicendo: "Che cosa stai per fare? Quest'uomo è romano!".
27 E portatosi da lui il tribuno, gii disse: dimmi, sei tu Romano? Ed egli disse: sì veramente.27 Allora, avvicinatosi, il tribuno gli disse: "Dimmi, tu sei romano?". Ed egli rispose: "Sì!".
28 E il tribuno rispose: io a caro prezzo ho ottenuto questa cittadinanza. E Paolo disse: io poi tale anche sono nato.28 "Io -- riprese il tribuno -- ho acquistato questa cittadinanza a caro prezzo". E Paolo: "Io invece vi sono nato".
29 Subito adunque si ritiraron da lui quelli, che stavan per batterlo. E lo stesso tribuno ebbe paura, dopo che seppe esser lui cittadino Romano, anche perché lo aveva legato.29 E subito si allontanarono da lui quelli che stavano per interrogarlo. Anche il tribuno si intimorì, avendo saputo che era romano, poiché lo aveva fatto legare.
30 E il dì seguente volendo cerziorarsi del motivo, per cui fosse accusato da' Giudei, lo disciolse, e ordinò, che si adunassero i sacerdoti, e tutto il sinedrio, e menato fuora Paolo, lo pose loro dinanzi.30 Il giorno dopo, volendo sapere con certezza di che cosa i Giudei lo accusavano, gli tolse le catene e ordinò che si radunassero i sommi sacerdoti e tutto il sinedrio. Poi fece condurre Paolo e lo presentò a loro.