Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 20


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Quietato che fu il tumulto, Paolo, chiamati i discepoli, e fatta loro un'esortazione, e detto addio, si partì per andare nella Macedonia.1 Dopo che fu cessato il tumulto, Paolo fece chiamare i discepoli, rivolse loro una esortazione, poi li salutò e partì per andare in Macedonia.
2 E avendo scorsi que' paesi, e fattevi molte istruzioni, passò in Grecia:2 Percorse quella regione, facendo molti discorsi di esortazione, e giunse in Grecia.
3 Dove avendo passati tre mesi, gli tesero insidie i Giudei nella navigazione, che era per fare verso la Siria: e prese il partito di ritornare per la Macedonia.3 Passati tre mesi, ci fu un complotto da parte dei Giudei, mentre stava per imbarcarsi per la Siria, che lo decise a ritornare passando per la Macedonia.
4 E lo accompagnarono Sopatro di Pirro di Berea, e de' Tessalonicesi Aristarco, e Secondo, e Gajo di Derbe, e Timoteo: e gli Asiani, Tichico, e Trofimo.4 Lo accompagnarono fino in Asia Sòpatro, figlio di Pirro, di Berèa, Aristarco e Secondo di Tessalònica, Gaio di Derbe e Timoteo, Tìchico e Tròfimo, oriundi dell'Asia.
5 Questi essendo partiti avanti, ci aspettarono a Troade:5 Costoro ci precedettero e ci aspettarono a Troade.
6 Noi poi facemmo vela dopo i giorni degli azzimi da Filippi, e in cinque giorni li raggiungemmo a Troade, dove ci fermammo sette dì.6 Noi invece facemmo vela da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e arrivammo presso di loro a Troade in cinque giorni, e là rimanemmo sette giorni.
7 E il primo di della settimana essendoci adunati per ispezzare il pane, Paolo, che stava per partire il giorno dipoi, parlava ad essi, e allungò il discorso sino alla mezzanotte.7 Il primo giorno della settimana eravamo radunati per spezzare il pane. Paolo, che doveva partire il giorno dopo, discorreva con essi e prolungò il discorso fino a mezzanotte.
8 Ed eranvi molte lampade nel cenacolo, dove eravamo adunati.8 Vi erano molte lampade al piano superiore, dove eravamo radunati.
9 E un giovinotto per nome Eutico stando a sedere sopra una finestra immerso in un profondo sonno, mentre Paolo tirava in lungo il sermone, trasportato dal sonno, cadde dal terzo piano a basso, e fu levato di terra morto.9 Ora, un ragazzo di nome Eutico, che se ne stava seduto sulla finestra, mentre Paolo continuava a parlare senza sosta, venne preso da una profonda sonnolenza e alla fine, vinto dal sonno, cadde dal terzo piano in terra e fu raccolto morto.
10 Ma disceso Paolo, si gittò sopra di lui: e abbracciatolo disse: Non vi affannate: l'anima sua è in lui.10 Allora Paolo scese, si buttò su di lui e abbracciandolo disse: "Non turbatevi, perché la sua anima è in lui".
11 E risalito che fu, spezzato il pane, e gustatone, e avendo bastevolmente parlato sino all'alba, cosi si partì.11 Poi risalì, spezzò il pane e ne mangiò e, dopo aver parlato ancora a lungo fino all'alba, partì.
12 E rimenarono vivo il giovinetto, e furono consolati non poco.12 Intanto ricondussero il ragazzo vivo e ne provarono una indicibile consolazione.
13 Ma noi entrati in nave, andammo ad Asson per quindi ricever Paolo: imperocché così aveva ordinato, dovendo egli fare quel viaggio per terra.13 Noi intanto, che già ci eravamo imbarcati, facemmo vela alla volta di Asso, dove avremmo dovuto riprendere Paolo: così infatti ci aveva ordinato, volendo egli fare il viaggio a piedi.
14 Venuto che egli fu a noi in Asson, preso lui, andammo a Mitilene.14 Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo a bordo con noi e arrivammo a Mitilène.
15 E di li fatta vela, il di seguente arrivammo dirimpetto a Chio,e il giorno di poi prendemmo terra a Samo, e nell'altro dì giungemmo a Mileto:15 Di là salpammo e l'indomani giungemmo di fronte a Chio; il giorno dopo costeggiammo Samo e il seguente fummo a Milèto.
16 Imperocché avea stabilito Paolo di trapassare Efeso, per non esser trattenuto poco o assai nell'Asia. Conciossiachè si affrettava, affine di celebrare, se gli fosse stato possibile, il dì della Pentecoste in Gerusalemme.16 Paolo infatti aveva ritenuto opportuno navigare al largo di Efeso, perché non gli capitasse di doversi attardare in Asia. Voleva affrettarsi per trovarsi, se possibile, nel giorno di Pentecoste a Gerusalemme.
17 Ma da Mileto, mandò a Efeso a chiamare i seniori della Chiesa.17 Da Milèto mandò dei messi a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa.
18 I quali venuti da lui, e stando insieme, egli disse loro: Voi sapete dal primo giorno, che io entrai nell'Asia, in qual modo io mi sia stato con voi per tutto questo tempo,18 Quando giunsero presso di lui, disse loro: "Voi sapete come fin dal primo giorno in cui io arrivai nella provincia di Asia mi sono sempre comportato con voi,
19 Servendo al Signore con tutta umiltà tra le lagrime, e le tentazioni, che mi assalirono per le insidie de' Giudei:19 servendo il Signore in ogni genere di umiliazione, nelle lacrime e tra le prove che le insidie dei Giudei mi hanno procurato.
20 In qual modo io non mi sia ritirato dall'annunciarvi, e insegnarvi alcuna delle cose utili, sia in pubblico, sia per le case,20 Non v'è nulla che vi potesse giovare che io abbia trascurato di predicare e insegnarvi in pubblico e nelle case.
21 Inculcando ai Giudei, e ai Gentili la penitenza inverso Dio, e la fede nel Signor nostro Gesù Cristo.21 Ho scongiurato Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.
22 Ora poi ecco, che io legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme: non sapendo, quali cose ivi mi abbiano ad accadere:22 Ora ecco che, avvinto dallo Spirito, sto andando a Gerusalemme, non sapendo ciò che colà mi potrà succedere.
23 Se non che lo Spirito santo in tutte le città mi assicura, e dice, che catene e tribolazioni mi aspettano a Gerusalemme.23 Soltanto so che lo Spirito Santo di città in città mi avverte che mi attendono catene e tribolazioni.
24 Ma niuna di queste cose io temo: né tengo la mia vita per più preziosa di me, purché io termini la mia carriera, e il ministero della parola ricevuto dal Signore Gesù, per render testimonianza al Vangelo della grazia di Dio.24 Ma non do alcun valore alla mia vita, purché io termini la mia corsa e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
25 E ora ecco, che io so, che non vedrete più la mia faccia voi tutti, tra' quali io sono passato, predicando il regno di Dio.25 Ora ecco, io so che voi non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali io sono passato annunciando il regno.
26 Per la qual cosa vi prendo a testimoni in questo giorno, come io sono mondo del sangue di tutti.26 Perciò io vi attesto oggi che, se qualcuno si perdesse, la responsabilità non cadrà su di me.
27 Conciossiachè io non mi son ritirato dall'annunziare a voi tutti i consigli di Dio.27 Mai infatti io mi sono sottratto dall'annunciarvi tutta intera la volontà di Dio.
28 Badate a voi stessi, e a tutto il gregge, di cui lo Spirito santo vi ha costituiti Vescovi per pascere la Chiesa di Dio acquistata da lui col proprio sangue.28 Vegliate quindi su di voi stessi e su tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha stabiliti come sorveglianti, per pascere la chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del suo proprio Figlio.
29 Io so, che dopo la mia partenza entreranno tra voi de' lupi crudeli, che non risparmieranno il gregge.29 Io so che dopo la mia partenza si introdurranno in mezzo a voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge.
30 E anche di mezzo a voi stessi si leveranno su degli uomini a insegnare cose perverse, per trarsi dietro de' discepoli.30 Tra voi stessi sorgeranno individui che terranno discorsi perversi, per trascinare i discepoli dietro a loro.
31 Per la qual cosa siate vigilanti, rammentandovi, come per tre anni non cessai di, e notte di ammonire con lagrime ciascheduno di voi.31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni notte e giorno non ho cessato di ammonire, piangendo, ciascuno di voi.
32 E ora vi raccomando a Dio, e alla parola della grazia di lui, il quale è potente per edificare, e dare a voi l'eredità con tutti i santificati.32 Ora io vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che può edificare e dare l'eredità con tutti i santificati.
33 L'argento, e l'oro, e le vestimenta, di nessuno non ho io desiderato,33 Io non ho mai desiderato argento, oro o vesti di nessuno.
34 Conforme voi sapete: conciossiachè al bisogno mio, e di quelli, che sono con me, servirono queste mani.34 Voi sapete che alle mie necessità e a quelle di coloro che erano con me hanno provveduto queste mie mani.
35 In tutto vi ho dimostrato, come in tal guisa lavorando, conviene sostenere i deboli, e ricordarsi della parola del Signore Gesù, poiché egli disse: È maggior ventura il dare, che il ricevere.35 In ogni occasione io vi ho dimostrato che è così, lavorando, che occorre prendersi cura dei deboli, ricordandosi della parola del Signore Gesù che disse: "C'è più felicità a dare che a ricevere".
36 E dette che ebbe tali cose, piegate le ginocchia, orò con essi tutti.36 Dette queste cose, inginocchiatosi con tutti loro, pregò.
37 E fu grande di tutti il pianto: e gittandosi sul collo di Paolo lo bacciavano,37 Tutti allora scoppiarono in pianto, e gettandosi al collo di Paolo lo coprivano di baci,
38 Afflitti massimamente per quella parola detta da lui, che non erano per vedere mai più la sua faccia. E lo accompagnavano alla nave.38 afflitti soprattutto per la parola che aveva detto, che non avrebbero più riveduto il suo volto. Poi lo accompagnarono fino alla nave.