Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 18


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Dipoi partito da Atene andò a Corinto:1 - Dopo queste cose, Paolo, partitosi da Atene, venne a Corinto.
2 E avendo trovato un certo Giudeo, per nome Aquila, nativo di Ponto, il quale era venuto di fresco dall'Italia, e Priscilla sua moglie (essendo che Claudio aveva ordinato, che partisser da Roma tutti i Giudei) andò a star con essi.2 E avendo trovato un certo giudeo, di nome Aquila, oriundo del Ponto, venuto di fresco dall'Italia insieme con Priscilla sua moglie (perchè Claudio aveva ordinato che tutti i giudei se n'andasssero da Roma), s'accostò a loro;
3 E perché aveva lo stesso mestiere, abitava in casa loro, e lavorava (perché l'arte loro era di far le tende).3 e siccome era dello stesso mestiere, andò a stare e a lavorare con loro: facevano il mestiere di fabbricanti di tende.
4 E disputava nella Sinagoga ogni sabato, interponendo il nome del Signore Gesù, e convinceva i Giudei, e i Greci.4 Ogni sabato poi ragionava nella sinagoga, interponendo il nome del Signore Gesù, e persuadeva Giudei e Greci.
5 Ma quando furono arrivati dalla Macedonia Sila e Timoteo, accudiva assiduamente Paolo alla parola, segui tando a protestare a' Giudei, che Gesù era il Cristo.5 Ma, venuti che furono Sila e Timoteo dalla Macedonia, Paolo si diè tutto alla predicazione, testimoniando a' Giudei che Gesù era il Cristo.
6 E contraddicendo quegli, e bestemmiando, scosse egli le sue vesti, e disse loro: Il vostro sangue sul vostro capo: io non ci ho colpa, d'ora in poi anderò ai Gentili.6 Siccome però questi gli facevan contrasto e bestemmiavano, egli, scotendosi le vesti, disse loro: «Il sangue vostro ricada sul vostro capo; io non ne ho colpa; d'ora in poi me n'andrò a' Gentili».
7 E uscito di lì andò in casa d'uno chiamato Tito Giusto, ohe onorava Dio, la casa di cui era contigua alla sinagoga.7 E, partitosi di là, entrò in casa d'uno chiamato Tito Giusto, adoratore di Dio; la casa di lui era presso alla sinagoga.
8 E l'archisinagogo Crispo credette al Signore con tutta la sua famiglia: e molti de' Corinti ascoltando credevano, ed erano battezzati.8 Or Crispo, il capo della sinagoga, credette nel Signore con tutta la sua famiglia, e molti de' Corinti, udendo credevano, ed eran battezzati.
9 E il Signore disse la notte a Paolo in una visione: Non temere, ma parla, e non tacere:9 E il Signore, di notte in visione, disse a Paolo: «Non temere, ma parla e non tacere;
10 Conciossiachè io son teco: e nissuno si avanzerà a farti male: perché io ho un gran popolo in questa città.10 perchè io son teco, e nessuno giungerà a farti del male: io ho un gran popolo in questa città».
11 E si fermò un anno, e sei mesi, insegnando tra loro la parola di Dio.11 Così Paolo si fermò a Corinto un anno e sei mesi, insegnando a tutti la parola di Dio.
12 Essendo poi Gallione proconsole dell'Acaja, si levaron su tutti daccordo i Giudei contro Paolo, e lo menaron al tribunale,12 Essendo poi Gallione proconsole dell'Acaia, i Giudei tutti d'accordo insorsero contro Paolo, e lo menarono al tribunale,
13 Dicendo: Costui persuade alla gente di adorare Dio contro il tenor della legge.13 dicendo: «Costui persuade la gente a rendere a Dio un culto contrario alla legge».
14 E in quel, che Paolo cominciava ad aprir bocca disse Gallione a' Giudei; Se veramente si trattasse di qualche in giustizia, o di delitto grave, io, o Giudei, con ragione vi sopporterei.14 E come Paolo era lì pronto a parlare, Gallione disse a' Giudei: «Se si trattasse di qualche delitto, di qualche grave misfatto, io, o Giudei, vi darei ascolto come ragion vuole;
15 Ma se sono questioni di parole, e di nomi, e intorno alla vostra legge, pensateci voi: io non voglio esser giudice di tali cose.15 ma, poichè si tratta di questioni di parole e di nomi, e appartengono alla vostra legge, pensateci voi: io non voglio farmi giudice di queste cose».
16 E li mandò via dal tribunale.16 E li mandò via dal tribunale.
17 Ma quegli avendo tutti preso Sostene principe della Sinagoga, lo battevano dinanzi al tribunale: e Gallione non si prendeva fastidio di niuna di queste cose.17 Tutti allora presero Sostene, capo della sinagoga, e lo percossero dinanzi al tribunale; e Gallione non se ne curava affatto.
18 E Paolo fermatosi ancora per molti giorni, detto addio ai fratelli, navigò verso la Siria (e con lui Priscilla ed Aquila), tosatosi egli il capo in Cencrea: perché aveva voto.18 Paolo rimase là molti giorni ancora, e dopo, preso commiato da' fratelli, s'imbarcò per la Siria, con Priscilla ed Aquila, fattosi tagliare i capelli a Cenerea, perchè aveva un voto.
19 E arrivò ad Efeso e quivi gli lasciò. Ed egli entrato nella Sinagoga disputava con i Giudei.19 Giunti che furono a Efeso, si separò da' compagni. Egli poi, entrato nella sinagoga, discuteva coi Giudei:
20 E pregandolo questi, che si fermasse più lungamente con loro, non condiscese,20 e siccome questi lo pregavano di fermarsi più a lungo, Paolo non acconsentì;
21 Ma licenziatosi, e dicendo: un'altra volta a Dio piacendo tornerò da voi, fece vela da Eteso.21 ma, nel congedarsi da loro, promise: «Un'altra volta, se piace a Dio, io tornerò a voi». Fece vela da Efeso,
22 E sbarcato a Cesarea, si portò a salutare la Chiesa, e andò ad Antiochia.22 e, sbarcato a Cesarea, salì [a Gerusalemme], e, salutata la Chiesa, scese ad Antiochia.
23 E ivi fermatosi per alquanto tempo, ne parti scorrendo per ordine il paese della Galazia, e la Frigia; confermando tutti i discepoli.23 Dove ebbe a fermarsi un qualche tempo; e si rimise in viaggio andando di luogo in luogo per il paese della Galazia e della Frigia, confermando tutti i discepoli.
24 Ma un certo Giudeo, per nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo eloquente, e potente nelle scrtture giunse ad Efeso.24 Or giunse ad Efeso un certo Giudeo chiamato Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e forte nelle Scritture.
25 Questi aveva appreso la via del Signore; e fervoroso di spirito parlava, e insegnava esattamente le cose di Gesù, conoscendo solo il battesimo di Giovanni.25 Egli era stato istruito nella dottrina del Signore, e, fervente di spirito, parlava e insegnava con diligenza quanto concerneva Gesù, quantunque non avesse conoscenza che del battesimo di Giovanni.
26 Questi adunque cominciò a parlare liberamente nella Sinagoga. E Priscilla, e Aquila avendolo ascoltato, lo preser seco, e gli esposero più minutamente la via del Signore.26 Con grande franchezza egli cominciò a parlare nella sinagoga; e Aquila e Priscilla, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con maggior precisione la dottrina del Signore.
27 E avendo egli volontà di andare nell'Acaja, i fratelli avendonelo stimolato, scrissero ai discepoli di riceverlo. Ed egli essendovi arrivato, fu di molto vantaggio a quelli, che avevan creduto.27 Di poi, avuto l'idea di andare in Acaia, i fratelli, esortandolo, scrissero a' discepoli che lo accogliessero bene. E giunto là, fu di molto vantaggio a quelli che avevan creduto;
28 Imperocché con gran forza convinceva pubblicamente i Giudei, mostrando con le scritture, Gesù essere il Cristo.28 perchè con gran forza convinceva pubblicamente i Giudei, dimostrando con le Scritture che Gesù è il Cristo.