Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 E cominciò di nuovo a insegnare vicino al mare: e si raunò intorno a lui moltitudine di gente; dimodoché montato in una barca sedeva sul mare: e tutta quanta la turba stava in terra lungo la marina:1 Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
2 E insegnava loro molte cose per via di parabole, e diceva loro secondo la sua maniera d'insegnare:2 Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
3 Ponete mente: Ecco che il seminatore andò a seminare.3 «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare.
4 E mentre seminava, parte (del seme) cadde lungo la strada, e venner gli uccelli dell'aria, e lo mangiarono.4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
5 Un'altra parte cascò in luogo sassoso, dove non trovò molta terra: e subito nacque, perché non aveva terren profondo:5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo,
6 Ma levatosi il sole, fu arso dal calore: e, perché non aveva barbicato, seccò.6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7 Un'altra parte cadde tra le spine, e cresciute le spine lo soffogarono, e non recò frutto.7 Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
8 Altra cadde in buon terreno: e dette frutto, che venne su rigoglioso, e rese dove trenta per uno, dove sessanta, e dove cento.8 Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
9 E diceva loro: Chi ha orecchie da intendere, intenda.9 E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
10 Ma quando egli fu solo, i dodici, che eran con lui, lo interrogarono sopra la parabola.10 Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.
11 Ed egli diceva loro: A voi è dato d'intendere il mistero del regno di Dio; ma per quelli, che sono fuora, tutto si fa per via di parabole:11 Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole,
12 Affinchè vedendo veggano, e non reggano: e udendo odano, e non intendano: perché non si convertano una volta, e sian loro rimessi i peccati.12 affinché
guardino, sì, ma non vedano,
ascoltino, sì, ma non comprendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato».
13 E disse loro: Non intendete questa parabola? e come intenderete tutte (le altre) parabole?13 E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
14 Il seminatore è colui, che semina la parola.14 Il seminatore semina la Parola.
15 Quelli, che la semenza ricevono tango la strada, sono coloro, ne' quali viene seminata la parola: ma udita che l'hanno, vien tosto Satana, e porta via la parola seminata ne' loro cuori.15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
16 Slmilmente quelli, che han ricevuto il seme in luoghi sassosi, sono coloro, che, udita la parola, subito l'abbracciano con allegrezza:16 Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia,
17 E non hanno in se radice; ma son di corta durata: e venata poi la tribolazione, e la persecuzione a motivo della parola, restano subito scandalizzati.17 ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
18 Quelli, che ricevono il seme tra le spine, sono coloro, i qaali ascoltano la parola:18 Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola,
19 Ma le sollecitudini del secolo, e le ingannevoli ricchezze, e gli altri disordinati affetti sopravvenendo soffocano la parola; ed ella rimane infruttuosa.19 ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto.
20 Ma quelli, che il seme ricevono in buon terreno, sono coloro, i quali la parola ascoltano, e l'abbracciano, e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento per uno.20 Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
21 E diceva loro: Forse che vien fuori la lucerna per essere messa sotto del moggio, o sotto al letto? non vien ella per esser posta sul candeliere?21 Diceva loro: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro?
22 Imperocché non è cosa nascosta, che non abbia a manifestarsi: né che sia fatta per istare occulta, ma per uscire alla luce.22 Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce.
23 Chi ha orecchie da intendere, intenda.23 Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
24 E diceva loro: Badate a quello, che udite. Con quella misura, colla quale avrete misurato, sarà rimisurato a voi, e con giunta.24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più.
25 Imperocché a colui, che ha sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello, che ha.25 Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
26 Diceva ancora: Il regno di Dio è, come se uno getta il seme sopra la terra.26 Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno;
27 E dorme, e si alza notte, e di: e il seme barbica, e cresce, mentr'ei noi sa,27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
28 Imperocché la terra da se stessa produce prima l'erba, poi la spiga, indi nella spiga il pieno frumento.28 Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga;
29 E formato che sia il frutto, tosto vi si mette la falce, perché è tempo di messe.29 e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
30 E diceva ancora: A qual cosa assomiglieremo noi il regno di Dio? o con qual parabola lo figureremo?30 Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
31 Egli è come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra, è il minimo di tutti i semi, che sono al mondo.31 È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno;
32 Ma seminato che è, si innalza, e diventa maggiore di tutti i legami, e fa gran rami; dimodoché gli uccelli dell'aria all'ombra di lui possono allargare.32 ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
33 E spiegava loro la parola con molte di queste parabole, secondo che potevano udire:33 Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere.
34 E non parlava a loro senza parabole; ma a solo a solo il tutto sponeva a' suoi discepoli.34 Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
35 E lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.35 In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva».
36 E licenziato il popolo, lo menarono, come stava nella barca: e altre barche ancora erano con esso.36 E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
37 E si levò gran bufera, la quale gettava le onde nella barca; dimodocè la barca si empiva.37 Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena.
38 Ed egli se ne stava in poppa addormentato sopra un guanciate: e svegliano, e gli dicono: Maestro, a te cale, che noi andiamo in perdizione?38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
39 Ed egli alzatosi, sgridò il vento e disse al mare: Chetati, sta' zitto. E cessò il vento, e si fé' gran bonaccia.39 Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia.
40 Ed egli disse loro: Perché temete? non avete pur ancò fede? Ed essi furono ripieni di timor grande, e dicevano l'uno all'altro: Chi è mai costui, cui e il vento, e il mare prestano ubbidienza?40 Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
41 E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».