Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 E cominciò di nuovo a insegnare vicino al mare: e si raunò intorno a lui moltitudine di gente; dimodoché montato in una barca sedeva sul mare: e tutta quanta la turba stava in terra lungo la marina:1 Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva.
2 E insegnava loro molte cose per via di parabole, e diceva loro secondo la sua maniera d'insegnare:2 Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
3 Ponete mente: Ecco che il seminatore andò a seminare.3 "Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare.
4 E mentre seminava, parte (del seme) cadde lungo la strada, e venner gli uccelli dell'aria, e lo mangiarono.4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
5 Un'altra parte cascò in luogo sassoso, dove non trovò molta terra: e subito nacque, perché non aveva terren profondo:5 Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo;
6 Ma levatosi il sole, fu arso dal calore: e, perché non aveva barbicato, seccò.6 ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò.
7 Un'altra parte cadde tra le spine, e cresciute le spine lo soffogarono, e non recò frutto.7 Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
8 Altra cadde in buon terreno: e dette frutto, che venne su rigoglioso, e rese dove trenta per uno, dove sessanta, e dove cento.8 E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno".
9 E diceva loro: Chi ha orecchie da intendere, intenda.9 E diceva: "Chi ha orecchi per intendere intenda!".

10 Ma quando egli fu solo, i dodici, che eran con lui, lo interrogarono sopra la parabola.10 Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro:
11 Ed egli diceva loro: A voi è dato d'intendere il mistero del regno di Dio; ma per quelli, che sono fuora, tutto si fa per via di parabole:11 "A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole,
12 Affinchè vedendo veggano, e non reggano: e udendo odano, e non intendano: perché non si convertano una volta, e sian loro rimessi i peccati.12 perché:

'guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato'".

13 E disse loro: Non intendete questa parabola? e come intenderete tutte (le altre) parabole?13 Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?
14 Il seminatore è colui, che semina la parola.14 Il seminatore semina la parola.
15 Quelli, che la semenza ricevono tango la strada, sono coloro, ne' quali viene seminata la parola: ma udita che l'hanno, vien tosto Satana, e porta via la parola seminata ne' loro cuori.15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro.
16 Slmilmente quelli, che han ricevuto il seme in luoghi sassosi, sono coloro, che, udita la parola, subito l'abbracciano con allegrezza:16 Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia,
17 E non hanno in se radice; ma son di corta durata: e venata poi la tribolazione, e la persecuzione a motivo della parola, restano subito scandalizzati.17 ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
18 Quelli, che ricevono il seme tra le spine, sono coloro, i qaali ascoltano la parola:18 Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola,
19 Ma le sollecitudini del secolo, e le ingannevoli ricchezze, e gli altri disordinati affetti sopravvenendo soffocano la parola; ed ella rimane infruttuosa.19 ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.
20 Ma quelli, che il seme ricevono in buon terreno, sono coloro, i quali la parola ascoltano, e l'abbracciano, e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento per uno.20 Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno".

21 E diceva loro: Forse che vien fuori la lucerna per essere messa sotto del moggio, o sotto al letto? non vien ella per esser posta sul candeliere?21 Diceva loro: "Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?
22 Imperocché non è cosa nascosta, che non abbia a manifestarsi: né che sia fatta per istare occulta, ma per uscire alla luce.22 Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
23 Chi ha orecchie da intendere, intenda.23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda!".
24 E diceva loro: Badate a quello, che udite. Con quella misura, colla quale avrete misurato, sarà rimisurato a voi, e con giunta.24 Diceva loro: "Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
25 Imperocché a colui, che ha sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello, che ha.25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha".

26 Diceva ancora: Il regno di Dio è, come se uno getta il seme sopra la terra.26 Diceva: "Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
27 E dorme, e si alza notte, e di: e il seme barbica, e cresce, mentr'ei noi sa,27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
28 Imperocché la terra da se stessa produce prima l'erba, poi la spiga, indi nella spiga il pieno frumento.28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
29 E formato che sia il frutto, tosto vi si mette la falce, perché è tempo di messe.29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura".

30 E diceva ancora: A qual cosa assomiglieremo noi il regno di Dio? o con qual parabola lo figureremo?30 Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
31 Egli è come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra, è il minimo di tutti i semi, che sono al mondo.31 Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
32 Ma seminato che è, si innalza, e diventa maggiore di tutti i legami, e fa gran rami; dimodoché gli uccelli dell'aria all'ombra di lui possono allargare.32 ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra".

33 E spiegava loro la parola con molte di queste parabole, secondo che potevano udire:33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
34 E non parlava a loro senza parabole; ma a solo a solo il tutto sponeva a' suoi discepoli.34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

35 E lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.35 In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva".
36 E licenziato il popolo, lo menarono, come stava nella barca: e altre barche ancora erano con esso.36 E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
37 E si levò gran bufera, la quale gettava le onde nella barca; dimodocè la barca si empiva.37 Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena.
38 Ed egli se ne stava in poppa addormentato sopra un guanciate: e svegliano, e gli dicono: Maestro, a te cale, che noi andiamo in perdizione?38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?".
39 Ed egli alzatosi, sgridò il vento e disse al mare: Chetati, sta' zitto. E cessò il vento, e si fé' gran bonaccia.39 Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
40 Ed egli disse loro: Perché temete? non avete pur ancò fede? Ed essi furono ripieni di timor grande, e dicevano l'uno all'altro: Chi è mai costui, cui e il vento, e il mare prestano ubbidienza?40 Poi disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?".
41 E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?".