Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 2


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Mormorano i Farisei, perchè al paralitico calato nel suo letticciuolo per il tetto nella casa e gli rimettesse i peccati, e gli ordinasse di portar via il letticciuolo; lo risana. In casa di Levi stando a tavola con molti pubblicani, rende ragione a' Farisei del conversare, che faceva co' peccatori, e del motivo, per cui non digiunavano i tuoi discepoli. Gli scusa Cristo dell'aver colto delle spighe di grano in giorno di sabato.

1E alcuni giorni dopo entrò nuovamente in Cafarnaum.2E si riseppe, ch'egli era nella casa, e si radunò molta gente; dimodoché non capivano nemmeno nello spazio d'intorno alla porta: e predicava loro la parola.3E venner da lui alcuni, che conducevano un paralitico portato da quattro persone.4E non potendo presentarglielo per la folla, scoprirono il palco dalla parte, dov'egli stava: e fatta un'apertura, calarono il lettuccio, nel quale giaceva il paralitico.5E Gesù veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, ti son rimessi i tuoi peccati.6Eran ivi a sedere alcnni degli Scribi, i quali andavano discorrendo in cuor loro:7Perché cosi parla costui? egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, fuorichè il solo Dio?8Ma avendo subito Gesù col suo spirito conosciuto, che in tal modo la discorrevano dentro di se, disse loro: Per qual motivo tali cose andate ruminando ne' vostri cuori?9Che cosa è più facile, il dire al paralitico: ti son rimessi i tuoi peccati: oppure il dire: Alzati, prendi il tuo letticciuolo e cammina?10Or affinchè voi sappiate, che il Figliuol dell'uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati, (disse al paralitico):11Dico a te: Sorgi, prendi il tuo letticciuolo, e vattene a casa tua.12E immantinenti quegli si alzò: e preso il suo letticciuolo a vista di tutti, se ne andò; talmente che tutti restarono stupefatti, e glorificaron Dio, dicendo: Non mai abbiam visto simil cosa.13Ed egli se ne andò di nuovo verso il mare: e lutto il popolo andava da lui, ed ei gli instruiva.14E in passando vide Levi figliuolo d'Alfeo, che sedeva al banco, e gli disse: Seguimi. Ed egli alzatosi lo seguitò.15E avvenne, che, essendo egli a tavola nella casa di lui, molti pubblicani, e peccatori erano a mensa con Gesù, e con i suoi discepoli: imperocché molti (di quelli) v' erano, che lo seguivano.16Or gli Scribi, e i Farisei al vederlo mangiare con i pubblicani, e i peccatori dicevano a' suoi discepoli: Per qual motivo il vostro Maestro mangia, e beve co' pubblicani, e peccatori?17Il che avendo udito Gesù, disse loro: Non han bisogno del medico i sani, ma i malati: imperocché non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.18E i discepoli di Giovanni, e i Farisei facevano de' digiuni: vanno adunque, e dicono a lui: Per qual motivo i discepoli di Giovanni, e de' Farisei digiunano; e i tuoi discepoli non digiunano?19E Gesù disse loro: possono forse i compagni dello sposo digiunare, fino a tanto che lo sposo è con essi? Mentre hanno con seco lo sposo, non possono digiunare.20Ma tempo verrà, che sarà loro tolto lo sposo: e allora per quel tempo digiuneranno.21Nissuno cuce a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo: altrimenti la nuova giunta strappa del vecchio, e lo sdrucio diventa maggiore.22E nissuno mette il vino nuovo in otri vecchi: altrimenti il vino rompe gli otri, e il vino si versa, e gli otri vanno in malora; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.23Successe ancora, che, camminando il Signore in giorno di sabato pei seminati, i suoi discepoli cominciavano a inoltrarsi, e cogliere delle spighe.24E i Farisei dicevano a lui: Ecco, perchè fanno eglino in giorno di sabato quello, che non è lecito?25Ed egli disse loro: Non avete mai letto o quello, che fece Davidde, trovandosi in necessità, e avendo fame egli, e i suoi compagni?26Come entrò nella casa di Dio, essendo sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani della proposizione, de' quali non era lecito mangiare, se non a' soli sacerdoti, e ne dette a' suoi compagni?27E disse loro: Il sabato è stato fatto per l'uomo, e non l'uomo pel sabato.28E adunque il Figliuolo dell'uomo padrone anche del sabato.

Note:

2,1:Alcuni giorni dopo, ossia di lì a qualche tempo. Certamente tra la partenza di Gesù da Cafarnaum, e il suo ritorno a quella città vi corse qualche settimana, perchè in quel frattempo avea egli predicato in più sinagoghe della Galilea (cap. 1. 39.) nelle quali non predicava se non i sabati.

2,2:Si riseppe, ec. Si vede, che egli era tornato occultamente in Cafarnaum per distrigarsi dalle turbe, che lo avean seguitato.

2,13:Verso il mare. Che era alle mura della città, dove abitavano i mercadanti, e dove voleva chiamare alla sua scuola Matteo.

2,15:Molti (di quelli ) vi erano, che lo seguivano. Molti pubblicani non solamente ascoltavano volentieri Gesù; ma lo seguivano, come suoi discepoli.

2,26:Essendo sommo sacerdote Abiathar. Nella sacra Storia, 1. Reg. XXI. 12., questo sommo sacerdote ha il nome di Achimelec, e il figliuolo ha il nome di Abiathar; ma da altri luoghi della medesima Storia apparisce, che tanto il padre, come il figliuolo aveano l'uno e l'altro nome, 2. Reg. II. 17., I. Paralip. XVIII. I6, XXIII. 6.

2,27:Il sabato è stato fatto ec. Sabato vuol dir quiete, riposo, e in questo luogo significa la legge, che ordina di riposare, o sia astenersi dalle opere servili nel sabato; legge, che ha per fine di procurare all'uomo i mezzi di santificarsi coll'esercizio delle opere di pietà, e di religione, e anche di dare al corpo un ristoro necessario dopo le fatiche de' sei giorni; e in questo senso il sabato è istituito per l'uomo.

2,28:Il Figliuolo dell'uomo è padrone ec. Se il sabato è fatto per l'uomo, il Figliuolo dell'uomo, che è anche Dio, può certamente dispensare dall'obbligazione di non lavorare nel sabato.