Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Siracide 41


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 O morte quanto e amara la tua ricordanza per un uomo, che in pace vive tra le sue ricchezze;1 O mors, quam amara est memoria tua
homini pacem habenti in substantiis suis,
2 Per un uomo tranquillo, e a cui tutto riesce felicemente, ed il quale può ancora gustare il cibo!2 viro quieto et, cuius viae directae sunt in omnibus,
et adhuc valenti accipere voluptatem!
3 O morte, la tua sentenza è dolce all'uomo meschino, e privo di forze,3 O mors, bonum est iudicium tuum
homini indigenti et, qui minoratur viribus,
4 Spossato dall'età, e pieno di cure, e senza speranza, ed a cui manca lapazienza!4 defecto aetate et, cui de omnibus cura est,
qui fiduciam amisit et perdidit patientiam!
5 Non temere la sentenza della morte. Ricordati di quello, che fu prima di te, e di quello, che sarà dopo di te: questa è la sentenza data da Dio a tutti gli animali:5 Noli metuere iudicium mortis;
memento eorum, qui ante te fuerunt
et qui superventuri sunt tibi:
hoc iudicium a Domino omni carni;
6 E che ti verrà aggiunto oltre la sentenza dell'Altissimo, siano essi o dieci, o cento, o mille i tuoi anni?6 et quid resistis beneplacito Altissimi?
Sive decem sive centum sive mille anni,
7 Perocché nell'inferno non si conta quel, che uno ha vissuto.7 non est enim in inferno accusatio vitae.
8 I figliuoli de' peccatori sono figliuoli di abominazione, e similmente quelli, che bazzicano per le case degli empj.8 Filii abominationum fiunt filii peccatorum,
et qui conversantur in sedibus impiorum;
9 L'eredità de' figliuoli de' peccatori va in perdizione, e l'obbrobrio accompagnerà di continuo i loro posteri.9 filiorum peccatorum periet hereditas,
et cum semine illorum assiduitas opprobrii.
10 I figliuoli dell'empio si querelano del loro padre, per colpa del quale vivono nell'ignominia.10 De patre impio queruntur filii,
quoniam propter illum sunt in opprobrio.
11 Guai a voi uomini empj, che avete abbandonata la legge dell'Altissimo.11 Vae vobis, viri impii,
qui dereliquistis legem Domini Altissimi!
12 Quando voi nascerete, nella maledizione nascerete, e quando morrete, la maledizione avrete per vostro retaggio.12 Et, si nati fueritis, in maledictione nascemini;
et, si mortui fueritis, in maledictione erit pars vestra.
13 Tutto quello, che vien dalla terra, tornerà nella terra; cosi gli empj dalla maledizione anderanno alla perdizione.13 Omnia, quae de terra sunt, in terram convertentur,
sic impii a maledicto in perditionem.
14 Gli uomini fanno lutto sopra i loro cadaveri; ma il nome degli empj sarà scancellato.14 Luctus hominum in corpore ipsorum;
nomen autem impiorum non bonum delebitur.
15 Tien conto del buon nome; perocché questo sarà tuo più stabilmente, che mille tesori preziosi, e grandi.15 Curam habe de bono nomine;
hoc enim magis permanebit tibi
quam mille thesauri pretiosi et magni:
16 I giorni della buona vita si contano, ma il buon nome dura eternamente.16 bonae vitae numerus dierum,
bonum autem nomen permanebit in aevum.
17 Figliuoli, conservate nella pace i i documenti, perocché la sapienza nascosta, è un tesoro, che non si vede, a che giovano l'uno, e l'altra.17 Melior est homo, qui abscondit stultitiam suam,
quam homo, qui abscondit sapientiam suam.
Sapientia enim abscondita et thesaurus invisibilis,
quae utilitas in utrisque?
18 E più stimabile colui, che nasconde la propria stoltezza, che chi nasconde la sua saggezza.18 Disciplinam in pace conservate, filii;
19 Or voi abbiate rossore delle cose, che io vi dirò:19 verumtamen reveremini iudicium meum:
20 Imperocché non è bene di arrossire per qualunque cosa; e non tutte le cose ben fatte piacciono a tutti.20 non est enim bonum omnem reverentiam observare,
et non omnis pudor probatus.
21 Vergognatevi della fornicazione dinanzi al padre, e alla madre; della menzogna dinanzi al governatore, e all'uomo potente:21 Erubescite a patre et a matre de fornicatione
et a praesidente et a potente de mendacio,
22 Della colpa dinanzi al principe, e al giudice; dell'iniquità dinanzi all'adunanza, e dinanzi al popolo:22 a principe et a iudice de delicto,
a synagoga et plebe de iniquitate,
23 Dell'ingiustizia dinanzi al compagno, e amico, e del furto dinanzi alla gente del luogo, dove abiti,23 a socio et amico de iniustitia
et de loco, in quo habitas,
24 Per riguardo alla verità di Dio, ed alla legge. Vergognati di mettere il gomito sul pane, e di non tener chiaro il libro del dare, e dell'avere:24 de furto,
de veritate Dei et testamento,
de impositione cubiti super mensam
et a despectione dati et accepti,
25 Vergognati di tacere con quelli, che ti salutano: di gettargli occhi sopra una donna impudica; e di non guardar in viso il parente.25 a salutantibus de silentio,
a respectu mulieris fornicariae
et ab aversione vultus cognati
26 Non volgere altrove la faccia per non vedere il tuo prossimo. Vergognati di togliere altrui la sua parte, e di non restituire:26 et ab auferendo partem et non restituendo
27 Non guardar in faccia la donna altrui, e non tentare la sua serva, e non accostarti al suo letto.27 et a respiciendo mulierem alieni viri
et a curiositate in ancillam eius,
neque steteris ad lectum eius;
28 Cogli amici guardati dalle parole ingiuriose: e se hai fatto alcun dono, noi rimproverare.28 ab amicis de sermonibus improperii,
et, cum dederis, ne improperes;