Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Siracide 25


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Tre cose son secondo il mio cuore, le quali sono approvate da Dio, e dagli uomini.1 In tribus placitum est spiritui meo,
quae sunt probata coram Deo et hominibus:
2 La concordia de' fratelli, e l'amore de' prossimi, e un marito, e una moglie ben uniti tra loro.2 concordia fratrum et amor proximorum
et vir et mulier bene sibi consentientes.
3 Tre specie di persone sono in odio all'anima mia, e mi stomacano i loro costumi.3 Tres species odivit anima mea,
et aggravor valde animae illorum:
4 Il povero superbo, il ricco mendace, e il vecchio stolto, e senza prudenza.4 pauperem superbum, divitem mendacem,
senem fatuum et insensatum.
5 Quello, che tu non raunasti nella tua gioventù, come tel troverai nella tua vecchiezza?5 In iuventute tua non congregasti;
quomodo in senectute tua invenies?
6 Quanto bell'ornamento per la canizie è il saper giudicare, e pe' vecchi il saper dare consigli!6 Quam speciosum canitiei iudicium,
et presbyteris cognoscere consilium!
7 Quanto bene sta la sapienza all'età avanzata, ed a que', che sono in dignità, l'intelligenza, e il consiglio!7 Quam speciosa veteranis sapientia,
et gloriosis intellectus et consilium!
8 Corona de' vecchi è la molta sperienza, e la loro gloria il timore di Dio.8 Corona senum multa peritia,
et gloria illorum timor Dei.
9 Nove cose ho io stimato assai, e di esse nissuno avrà cattivo concetto in cuor suo, e la decima la aununzierò agli uomini colla mia lingua.9 Novem insuspicabilia cordis magnificavi,
et decimum dicam in lingua hominibus:
10 Un uomo, il quale ha consolazione da' figliuoli, e uno che vive, e vede la ruina de' suoi nemici.10 homo, qui iucundatur in filiis,
vivens et videns subversionem inimicorum suorum;
11 Beato colui, che convive con una donna assennata, e quegli, che non ha peccato colla sua lingua, e quegli, che non è stato servo di persone indegne di lui.11 beatus, qui habitat cum muliere sensata
et non arat in bove et in asino simul;
et qui lingua sua non est lapsus,
et qui non servivit indigno se;
12 Beato chi trova un vero amico, e chi espone la giustizia a un orecchio, che ascolta.12 beatus, qui invenit amicum verum,
et qui enarrat iustitiam auri audienti;
13 Quanto è beato chi trova la sapienza, e la scienza! ma nissuno supera colui, che teme Dio:13 quam magnus, qui invenit sapientiam et scientiam,
sed non est super timentem Dominum.
14 Il timore di Dio si alza sopra tuttele cose.14 Timor Dei super omnia excedit;
15 Beato l'uomo, a cui è stata dato il dono del timore di Dio: chi n'ha il possesso a qual cosa mai lo paragoneremo!15 qui tenet illum, cui assimilabitur?
16 Il timore di Dio è il principio dell'amore di lui, ma a lui dee congiuugersi il principio della fede.16 Timor Dei initium dilectionis eius;
fides autem initium adhaesionis ei.
17 La tristezza del cuore è piaga somma; e la malvagità della donna è la somma malizia.17 Omnis plaga tristitia cordis est,
et omnis malitia nequitia mulieris.
18 L'uomo tollererà qualunque piaga, ma non la piaga del cuore.18 Et omnem plagam et non plagam cordis;
19 E qualunque malvagità, ma non la malvagità della donna:19 et omnem nequitiam et non nequitiam mulieris;
20 E qualunque afflizione, ma non quella, che viene da quelli, che odiano:20 et omnem calamitatem et non calamitatem odientium;
21 E qualunque pena, ma non quella, che danno i nemici.21 et omnem vindictam et non vindictam inimicorum.
22 Non v'ha testa peggiore della testa del serpente:22 Non est venenum nequius super venenum colubri,
23 E non è sdegno peggiore di quel della donna. Vorrei piuttosto coabitare con un lione, e con un dragone, che con una donna malvagia.23 et non est ira super iram mulieris;
commorari leoni et draconi placebit
quam habitare cum muliere nequam.
24 La malignità della donna cangia il suo volto, e rende fosco il suo visaggio come di un orso, ed ella diventa del colore di un sacco da duolo.24 Nequitia mulieris immutat faciem eius
et obscurat vultum eius tamquam ursus.
In medio proximorum eius accumbet vir eius
25 Il marito di lei in mezzo a' suoi vicini geme, e ascolta, e sospira pian piano.25 et invitus suspirabit amare.
26 Leggera è qualunque malizia in paragone della malizia della donna, tocchi ella in sorte a un peccatore.26 Parva omnis malitia prae malitia mulieris:
sors peccatorum cadat super illam.
27 Quello, che è ai piedi di un vecchio il salire un monte di sabbia, lo è all'uomo tranquillo una donna linguacciuta.27 Sicut ascensus arenosus in pedibus veterani,
sic mulier linguata homini quieto.
28 Non badare alla beltà della donna, e non desiderare la donna per la sua bellezza.28 Ne incidas in mulieris speciem
et non concupiscas mulieris opes.
29 Grande è l'ira della donna, e l'inverecondia, e la ignominia.29 Ira et irreverentia et confusio magna
30 Se la donna ha il comando, è ribelle al marito.30 mulier, si primatum habeat super virum suum.
31 La mala donna affligge il cuore, attrista il volto, e impiaga il cuor del marito.31 Cor humile et facies tristis
et plaga cordis mulier nequam.
32 La donna, che non fa il marito felice, gli snerva le braccia, e gli indebolisce le ginocchia.32 Manus debiles et genua dissoluta
mulier, quae non beatificat virum suum.
33 Dalla donna ebbe principio il peccato, e per lei muojamo tutti.33 A muliere initium factum est peccati,
et per illam omnes morimur.
34 Non lasciare un foro nemmen piccolo alla tua acqua, né alla donna malvagia la permissione di andar fuori.34 Non des aquae tuae exitum, nec modicum,
nec mulieri nequam veniam prodeundi.
35 Se ella non cammina sotto la tua direzione, ella ti svergognerà in faccia a' tuoi nemici.35 Si non ambulaverit ad manum tuam,
confundet te in conspectu inimicorum;
36 Separala dal tuo convitto, affinchè non si prenda sempre giuoco di te.36 a carnibus tuis abscinde illam
et dimitte illam de domo tua.