Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Proverbi 27


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Non ti vantare di cosa, che abbia da essere, mentre non sai quel, che possa produrre il dì vegnente.1 Non ti vantar del domani, perchè non sai quel che possa produrre il giorno da venire.
2 La bocca altrui, e non la tua dia lode a te; l'estraneo, e non le tue proprie labbra.2 Altri ti lodi, non la tua bocca,
3 Grave è il sasso, e pesante l'arena; ma l'ira dello stolto pesa più dell'uno, e dell'altra.3 un estraneo, non le tue labbra. Grave è la pietra, pesante la sabbia, ma più pesante dell'una e dell'altra è l'ira dello stolto.
4 L'ira, e il furore, che scoppia, non lascian luogo alla misericordia; ma all'impeto dell'invidioso chi potrà reggere?4 L'ira e l'impetuoso furore non han misericordia, ma l'impeto della gelosia chi potrà sostenerlo?
5 E migliore un'aperta riprensione, che un amore che si nasconde.5 Meglio riprensione aperta che amore occulto.
6 Sono migliori le ferite, che vengono da chi ama, che i falsi baci di chi odia.6 Son migliori le ferite di chi ama che i falsi baci di chi odia.
7 L'anima satolla calpesta il favo di miele; ma l'anima affamata prende per dolce anche l'amaro.7 Chi è satollo calpesterà il favo di miele, ma per chi ha fame è dolce anche l'amaro.
8 L'uomo che abbandona il suo posto, è come l'uccello, che scappa dal suo nido:8 Come uccello che va ramingo lungi dal nido, così l'uomo che abbandona il suo posto.
9 L'unguento, e la varietà degli odori, rallegra il cuore, e i buoni consigli dell'amico danno conforto all'anima.9 Il cuore trova piacere nell'unguento e nei vari odori, l'anima trova conforto nei buoni consigli d'un amico.
10 Non abbandonare l'amico tuo, e l'amico del padre tuo: e non andare a casa del tuo fratello nel giorno di tua afflizione. Giova più un vicino, che ti sta presso, che un fratello assente.10 Non abbandonare l'amico tuo, nè l'amico di tuo padre e non andare a casa del tuo fratello nel giorno della tua afflizione. Un vicino al fianco vai più d'un fratello da lontano.
11 Applicati alla sapienza, figliuol mio, e consola il mio cuore: affinchè tu possa rispondere a chi ti screditasse.11 Applicati alla sapienza, figlio mio, rallegrami il cuore; così potrai rispondere a chi t'insulta.
12 L'uom prudente alla vista del male, va a nascondersi: gli imprudenti passano avanti, e ne soffrono il danno.12 L'astuto, visto il pericolo, si nasconde, l'incauto passa avanti e ne paga il fio.
13 Prendi la veste di colui, che è entrato mallevadore per uno straniero, e levagli il pegno in grazia dei forestieri.13 Togli la veste a chi s'è fatto mallevadore per uno straniero, e per i forestieri prendi il pegno a lui.
14 Colui che prima del giorno va a benedire ad alta voce il suo prossimo, sarà simile a chi lo maledice.14 Colui che benedice il suo prossimo ad alta voce di buon mattino, sarà simile a chi lo maledice.
15 Il tetto, che per cui passa l'acqua nella fredda stagione, e la donna, che piatisce, sono due cose somiglianti.15 Lo sgocciolio del tetto nella fredda stagione e la donna litigiosa si somigliano.
16 Chi vuoi ritenerla è come chi vuoi tenere il vento, e strigner l'olio nella sua destra.16 Chi la ritiene è come colui che vuol tenere il vento e stringer l'olio nella sua destra.
17 Il ferro assottiglia il ferro, e l'uomo assottiglia l'ingegno del suo amico.17 Il ferro si affila col ferro e l'uomo acuisce l'ingegno del suo amico.
18 Chi custodirà la sua ficaia ne mangerà il frutto, e chi custodisce il suo padrone sarà onorato.18 Chi ha cura del fico ne mangerà i frutti, e chi custodisce il suo padrone sarà onorato.
19 Come nelle acque risplendono le facce di quelli, che vi si mirano, cosi i cuori degli uomini sono manifesti ai sapienti.19 Come nelle acque si riflettono i visi di chi vi si specchia, così i cuori degli uomini son manifesti ai sapienti.
20 L'inferno, e la morte mai dicono, basta; cosi gli occhi degli uomini sono insaziabili.20 L'inferno e la morte non son mai pieni, così gli occhi degli uomini sono insaziabili.
21 Come nella fornace ai prova l'agento, e l'oro nel grogiuolo; cosi è provato l'uomo per le parole di chi lo lauda. Il cuore dell'iniquo agogna al male: il cuore diritto va cercando prudenza.21 Come si prova al crogiolo l'argento e al fornello l'oro, così vien provato l'uomo nella bocca di chi lo loda. Il cuore dell'iniquo cerca il male, il cuore diritto cerca la scienza.
22 Quando ben tu pestassi lo stolto nel mortaio, come si fa dell'orzo, battendolo col pestello, non gli leveresti la sua stoltezza.22 Anche se pestassi lo stolto nel mortaio, come si fa dell'orzo, col pestello, non gli leveresti la sua stoltezza.
23 Abbi esatta conoscenza delle tue pecorelle, e bada attentamente al tuo gregge:23 Bada bene allo stato del tuo gregge, ed abbi cura delle tue mandre,
24 Perocché tu non potrai sempre farlo: ma ti sarà data una corona perpetua.24 perchè non ne avrai sempre il possesso: anche la corona è data di generazione in generazione.
25 I prati sono aperti, e spuntano le verdi erbe, e il fieno de' monti è raccolto.25 I prati sono aperti, spuntano le verdi erbette, è raccolto il fieno dei monti;
26 Gli agnelli ti vestiranno, e i capretti pagheranno il campo.26 e gli agnelli ti forniscon le vesti, i capretti ti pagano il campo;
27 Contentati del latte di capra per tuo cibo, per sostentamento di tua famiglia, e per vitto delle tue serve.27 il latte delle capre può bastare a nutrirti, al necessario della tua famiglia, al mantenimento delle tue serve.