Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 4


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Come il maggiorenne esce di tutela, così i cristiani di sotto la legge

1Or io dico: fino a tanto che l'erede è fanciullo, in nulla differisce dal servo, sebbene sia padrone di tutto,2ma rimane sotto i tutori e i procuratori fino al tempo presi abilito dal padre.3Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo tenuti in schiavitù sotto gli elementi del mondo;4ma giunta la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figliolo, fatto di Donna, sottomesso alla legge,5per redimere quelli che eran sotto la legge e per farci ricevere l'adozione di figlioli.6E siccome siete figlioli, Dio ha infuso lo Spirito del suo Figliolo nei vostri cuori, che grida: Abba, Padre.7Dunque non sei più servo, ma figlio; e se figlio anche erede, per la grazia di Dio.

I cristiani non devono tornare alla servitù della legge

8In passato, non conoscendo Dio, voi eravate servi di coloro che in realtà non son dèi;9ma ora che avete conosciuto Dio, anzi siete stati conosciuti da Dio, perchè rivolgersi indietro a deboli e poveri elementi, e voler tornare a servirli?10Voi osservate giorni, mesi, stagioni ed anni.11Allora temo per voi d'essermi tra voi inutilmente affaticato.

Esorta i Galati ad imitarlo

12Siate come me, ve ne scongiuro, o fratelli, giacché io sono come voi. Voi non mi avete fatto alcun torto;13anzi, ben sapete che tra le afflizioni della carne vi annunziai il Vangelo, e che voi, non ostante la tentazione che avevo nella mia carne,14non mi disprezzaste, non mi discacciaste; ma mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.15Or dove sono andati i vostri trasporti di gioia? Vi attesto che se fosse stato possibile, vi sareste levati gli occhi per darmeli.16Son dunque divenuto vostro nemico a dirvi la verità?17Con malizia mostrano zelo verso di voi, per staccarvi da noi e legarvi a se stessi.18Ma voi zelate il bene per il bene, sempre, e non soltanto quando io sono presente in mezzo a voi.19Figlioletti miei, che porto nuovamente nel mio seno, finché in voi non sia formato Cristo,20oh come vorrei esser ora presente fra voi e cambiar tono, essendo perplesso a vostro riguardo!

L'inutilità della legge provata dalla storia figurativa dei due figli d'Àbramo

21Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non l'avete letta la legge?22Or sta scritto che Abramo ebbe due figlioli: uno dalla schiava e uno dalla libera,23e mentre quello della schiava nacque secondo la carne, quello della libera nacque in virtù della promessa.24Queste cose hanno un senso allegorico. Rappresentano le due alleanze: una del monte Sinai, che genera schiavi, e sarebbe Agar:25Infatti il Sinai è un monte dell'Arabia, ed ha molta relazione colla Gerusalemme attuale, che è schiava con i suoi figlioli.26Ma la Gerusalemme superiore è libera, essa è la nostra madre;27sta scritto infatti: Rallegrati, o sterile che non partorisci, prorompi in grida di gioia, tu che non divieni madre, perchè molti sono i figlioli dell'abbandonata, e più numerosi di quelli di colei che ha marito.28Quanto a noi, o fratelli, siamo, come Isacco, figlioli della promessa;29Come allora quello nato secondo la carne perseguitava colui che era nato secondo lo spirito, così pure succede ora.30Ma che dice la Scrittura? Caccia la schiava e il suo figliolo, perchè non deve essere il figlio della schiava erede col figlio della libera.31Pertanto, o fratelli, noi non siam figli della schiava, ma della libera, per quella libertà colla quale Cristo ci ha affrancati.