Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 3


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La giustificazione vien dalla fede e non dalle opere della legge

1O Galati insensati, chi vi ha talmente affascinati da non farvi obbedire alla verità, voi dinanzi agli occhi dei quali è stato dipinto Gesù Cristo, come fosse stato crocifìsso fra voi?2Questo solo vorrei sapere da voi: lo Spirito l'avete ricevuto dalle opere della legge o per la sottomissione alla fede?3E siete tanto stolti, dopo aver cominciato collo spirito, da finire colla carne?4Avete sofferto tanto invano? E sarebbe invano.5Chi dunque vi dà lo Spirito ed opera tra voi miracoli lo fa per le opere della legge o per la sottomissione alla fede?6Come sta scritto: Abramo credette a Dio e gli fu imputato a giustizia.7Dunque riconoscetelo che quelli che han la fede son figli di Abramo.8Or la Scrittura, prevedendo che Iddio giustificherebbe i Gentili per mezzo della fede, lo predisse ad Abramo: In te saranno benedette tutte le nazioni.9Quelli dunque che hanno la fede son benedetti col fedele Abramo.10Tutti quelli invece che fidano nelle opere della legge son sotto la maledizione, perchè sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele nell'osservare tutte le cose scritte nel libro della legge e non cerca di adempirle.11Che poi nessuno possa essere giustificato presso Dio per mezzo della legge è chiaro, perchè « il giusto vive di fede ».12Or la legge non si basa sulla fede, ma (dice): Chi farà quelle cose vivrà per esse.13Cristo ci ha redenti dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledetto per noi (perchè sta scritto: « Maledetto chiunque è appeso al legno »),14affinchè la benedizione di Abramo pervenisse alle nazioni da Cristo Gesù, e noi mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

La promulgazione della legge non ha abrogate le promesse

15Fratelli, (parlo secondo le usanze degli uomini) un testamento autenticato, benché sia di uomo, nessuno lo annulla o vi fa delle aggiunte.16Or le promesse furono fatte ad Abramo « e a quello che doveva nascere da lui »; non dice « a quelli che nasceranno » come dicesse a molti, ma come se li compendiasse in uno, dice: « E a quello che deve nascere da te » e questo è Cristo.17Or io cosi ragiono: il testamento autenticato da Dio non può essere da una legge venuta quattrocento trentanni dopo, annullato in maniera da rendere vana la promessa.18Ma se l'eredità venisse per la legge non verrebbe più per la promessa: invece è in virtù della promessa che Dio l'ha donata ad Abramo.

La egge ebbe l'ufficio di preparare gli ebrei a Cristo

19A che dunque la legge? A motivo delle trasgressioni fu aggiunta, fino a che non fosse venuta « la progenie » a cui era stata fatta la promessa, e fu promulgata per ministero degli Angeli in mano d'un mediatore.20Ma il mediatore non è mediatore d'uno solo, Dio invece è uno solo.21E' dunque la legge contro le promesse di Dio? Non può essere. Se davvero fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì che dalla legge verrebbe la giustizia;22ma la Scrittura tutto chiuse sotto il peccato, affinchè la promessa fosse largita ai credenti mediante la fede di Gesù Cristo.23Avanti che venisse la fede eravamo imprigionati dentro la legge in aspettazione di quella fede che doveva esser rivelata.24Quindi la legge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, ad esser giustificati per la fede.

La fede libera dalla legge

25Ma venuta la fede, non siamo più sotto pedagogo;26infatti voi tutti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù;27perchè, quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.28Non vi è più nè giudeo, nè greco; nè servo, nè libero; nè maschio, nè femmina; ma voi tutti non siete che una sola persona in Cristo Gesù.29Se dunque siete di Cristo, e quindi progenie di Abramo, voi siete gli eredi secondo la promessa.