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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinchè abbondi la grazia?1 Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia?
2 Non sia mai. Noi che siam morti al peccato, come potremo seguitare a vivere in esso?2 È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso?
3 Non sapete forse che, quanti siamo battezzati in Gesù Cristo, nella morte di lui siamo stati battezzati?3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Noi dunque pel battesimo siamo stati sepolti con lui nella (sua) morte, affinchè, come Cristo è risuscitato da morte per la gloria del Padre, così anche noi viviamo d'una vita novella.4 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
5 Se infatti siamo stati innestati su lui per somiglianza di morte, lo saremo anche per somiglianza di resurrezione.5 Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.
6 Questo ben lo sappiamo: che il nostro uomo vecchio è stato con lui crocifìsso, affinchè il corpo del peccato sia distrutto e noi non serviamo più al peccato,6 Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.
7 essendo il morto affrancato dal peccato.7 Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.
8 Or se noi siam morti con Cristo, crediamo di vivere ancora con lui,8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
9 sapendo che Cristo, risuscitato da morte, non muore più, sopra di lui non regna più la morte9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
10 perchè se egli è morto per il peccato, è morto una sola volta; ma se vive, vive per Iddio.10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio.
11 Così voi pure consideratevi come morti al peccato, ma vivi per Iddio in Gesù Cristo Signor nostro.11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
12 Il peccato non regni dunque nel vostro corpo mortale, da farvi obbedir alle sue concupiscenze:12 Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri.
13 non date le vostre membra come strumenti d'iniquità al peccato, ma offritevi a Dio come viventi dopo essere stati morti, offritegli le vostre membra come strumento di giustizia.13 Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
14 Il peccato adunque non vi dominerà, perchè non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.14 Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la grazia.
15 Che dunque? Peccheremo, perchè non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Non sia mai.15 Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo!
16 Non sapete che a chiunque vi diate a obbedire come servi, siete servi di colui al quale obbedite, sia del peccato che mena alla morte, sia dell'obbedienza che mena alla giustizia?16 Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia?
17 Ma, grazie a Dio, voi che foste servi del peccato, avete poi obbedito di cuore nella regola di dottrina che vi è stata insegnata.17 Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati.
18 Liberati così dal peccato siete divenuti servi della giustizia.18 Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.
19 Parlo a mo' degli uomini, a motivo della debolezza della vostra carne: come dunque deste le vostre membra al servizio dell'immondezza e dell'iniquità per l'impurità, così date ora le vostre membra al servizio della giustizia per la santificazione.19 Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
20 Quando eravate servi del peccato eravate liberi dalla giustizia;20 Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
21 ma qual frutto aveste allora dalle cose di cui ora vi vergognate? Certamente la fine di esse è la morte.21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.
22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna,22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna.
23 essendo paga a del peccato la morte, e grazia di Dio la vita eterna in Gesù Cristo nostro Signore.23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.