Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 5


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Gesù a Gerusalemme guarisce un paralitico

1Dopo ciò, essendo una festa dei Giudei, Gesù andò a Gerusalemme.2Or in Gerusalemme vi è la piscina probatica, detta in ebraico: Betsaida, la quale ha cinque portici.3In questi giaceva gran quantità d'infermi, ciechi, zoppi e paralitici ad aspettare il moto dell'acqua n'era agitata.4Un Angelo del Signore, infatti, scendeva ogni tanto nella piscina, e l'acqua n'era agitata. E chi per il primo vi si tuffava dopo il moto dell'acqua guariva da qualunque malattia fosse oppresso.5E vi stava un uomo che era infermo da trentotto anni.6Gesù, vistolo giacere, e sapendo che da molto tempo si trovava in quella condizione, gli disse: Vuoi essere guarito?7Signore, rispose l'infermo, non ho nessuno che mi metta nella vasca quando l'acqua è agitata; e quando mi accosto io, un altro vi è già disceso prima di me.8Gesù gli disse: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina.9E nell'istante l'uomo guari; e, preso il lettuccio, cominciò a camminare. Or quel giorno era in sabato.

Accuse dei Giudei a Gesù

10E quindi i Giudei dicevano vi risanato: E' sabato, non ti è lecito portare il tuo lettuccio.11Ma egli rispose loro: Quello stesso che mi ha guarito mi ha detto: prendi il tuo lettuccio e cammina.12Gli domandarono allora: chi è quell'uomo che t'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina?13Ma il guarito non sapeva chi fosse; perchè Gesù s'era allontanato dalla folla che era sul posto.14Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: Ecco, sei guarito, non peccar più, chè non ti avvenga di peggio.15E quello andò a riferire ai Giudei che era Gesù quello che lo aveva guarito.16Per questo i Giudei perseguitavano Gesù che faceva tali cose di sabato.

La risposta ai Giudei e il discorso di Gesù

17Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera ancora, ed io pure opero.18I Giudei quindi cercavano più che mai di ucciderlo: perchè, non solo violava il sabato, ma inoltre chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.19Or Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico: il Figlio non può fare da sè se non ciò che ha veduto fare dal Padre; e tutte le cose che fa il Padre le fa anche il Figlio.20Siccome il Padre ama il Figlio, gli manifesta quanto fa egli stesso; e gli mostrerà opere maggiori di queste affinchè voi ne restiate maravigliati.21Come infatti il Padre risuscita i morti e rende loro la vita, così pure il Figlio dà la vita a quelli che vuole.22E il Padre non giudica nessuno; ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,23affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre; chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.24In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nella condanna, ma passa da morte a vita.25In verità, in verità vi dico: viene l'ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e chi l'avrà sentito vivrà.26Perché come il Padre ha in sè la vita, così pure ha dato al Figlio d'aver la vita in sè stesso,27e gli ha dato il potere di giudicare, perchè è Figlio dell'uomo.28Non vi maravigliate di questo, perchè vien l'ora in cui tutti nei sepolcri udranno la voce del Figlio di Dio;29e ne usciranno quanti fecero il bene, alla risurrezione della vita; quanti poi fecero il male, alla risurrezione della condanna.30Io non posso fare nulla da me stesso. Giudico secondo quello che ascolto, ed il mio giudizio è retto, perchè non cerco il volere mio, ma il volere di Colui che mi ha mandato.31Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è accettabile.32V'è un altro che testifica per me e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.33Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.34Io però non ricevo testimonianza dall'uomo; ma ciò vi dico per la vostra salvezza.35Egli era la lampada ardente e luminosa, ma voi avete voluto godere per poco della sua luce.36Io però ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni. Perchè le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io faccio, a favor mio testificano che il Padre mi ha mandato.37E il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza a mio favore. Voi non avete mai sentito la sua voce, nè visto mai il suo volto,38e non avete in voi dimorante la sua parola, perchè non scredete a chi egli ha mandato.39Voi investigate le Scritture, dperchè credete di aver per esse la vita eterna: e son proprio quelle che parlano in favor mio.40Eppure non volete venire a me per avere la vita.41Io non accetto gloria dagli uomini.42Ma vi ho conosciuti che non avete in voi amor di Dio.43Io sono venuto in nome del Padre mio e non mi ricevete;44e un altro verrà in proprio nome, lo riceverete.45Come potete creder voi che mendicate la gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che da Dio solo procede?46Nè vi pensate che sia io colui che vi accuserà davanti al Padre; v'è già chi v'accusa: quel Mosè stesso in cui sperate.47Che se credeste a Mosè, a me pure credereste, di me infatti egli ha scritto.48Se dunque non credete agii scritti di lui, come crederete alle mie parole?