Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Deuteronomio 28


font

Quarto frutto della giustificazione: lo stato felice del giustificato. Santificazione per lo Spirito Santo e suoi effetti

1Non v'è dunque or alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù che non camminano secondo la carne,2infatti, la legge dello spirito di vita m'ha per Gesù Cristo liberato dalla legge del peccato e della morte.3Perchè ciò che era impossibile alla legge, resa impotente dalla carne, Dio l'ha fatto mandando il Figlio suo in una carne simile a quella del peccato: col peccato abolì il peccato nella carne,4affinchè la giustizia della legge si adempisse in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo spirito.5Quelli infatti che vivono secondo la carne gustano le cose della carne; ma quelli che vivono secondo lo spirito gustano le cose dello spirito.6Or la saggezza della carne è morte; la saggezza dello spirito è vita e pace,7perché la sapienza della carne è nemica di Dio, non essendo soggetta nè potendosi assoggettare alla legge di Dio:8quindi quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.9Ma voi non vivete più secondo la carne, ma secondo lo spirito, se lo spirito di Dio abita in voi. Che se uno non ha lo spirito di Cristo, egli non è dei suoi.10Se poi Cristo è in voi, il corpo certamente è morto a causa del peccato, ma lo spirito vive a cagione della giustizia.11Che se lo spirito di Colui che risuscitò Gesù da morte abita in voi, chi risuscitò Gesù Cristo da morte renderà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Ragioni per sperare la gloria futura

12Così dunque, fratelli, noi non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne.13Se quindi vivrete secondo la carne, morrete; se invece collo spirito darete morte alle azioni della carne, vivrete,14essendo, tutti quelli che son mossi dallo spirito di Dio, figli di Dio.15Difatti, voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per nuovo timore, ma avete ricevuto lo spirito di adozione in figli, pel quale gridiamo: Abba (Padre).16Questo stesso Spirito attesta allo spirito nostro che noi siamo figli di Dio.17E se figlioli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se però soffriamo con lui da essere con lui glorificati.18Io tengo per certo che i patimenti del tempo presente non sono da paragonarsi alla futura gloria che sarà manifestata in noi.19Difatti, la creazione sta ansiosamente aspettando la rivelazione dei figli di Dio.

Desiderio della creazione e nostro

20Poichè la creazione è stata assoggettata alla vanità, non per sua volontà, ma di Colui che l'assoggettò colla speranza21che essa pure sia liberata dalla servitù della corruzione, per aver parte alla libertà gloriosa dei figli di Dio.22E noi sappiamo che fino ad ora tutte insieme le creature sospirano e son nei dolori del parto.23E non esse soltanto, ma anche noi che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi sospiriamo dentro di noi stessi aspettando l'adozione dei figli di Dio, la redenzione del nostro corpo,24essendo noi salvati in speranza. Ma vedere quel che si spera non è più sperare. E come sperare quel che già si vede?25Or se noi speriamo quol che non si vede, aspettiamolo con pazienza.

Desiderio e preghiera dello Spirito Santo

26Nello stesso modo anche lo Spirito sostiene la nostra debolezza; perchè noi non sappiamo pregare come si deve; ma lo stesso Spirito chiede per noi con gemiti ineffabili;27e Colui che scruta i cuori conosce quel che brami lo Spirito e come egli interceda secondo Dio per i santi.

Amore di Dio per gli eletti

28Noi sappiamo che tutte le cose tornano a bene di chi ama Dio, di coloro che secondo il disegno son chiamati ad esser santi.29Perchè quelli che ha preveduti, li ha pur predestinati ad esser conformi all'imagine del suo Figliolo, affinchè questi sia il primogenito tra molti fratelli.30E quelli che ha predestinati li ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

Possiamo sicuramente sperare la gloria futura

31Che diremo adunque dopo tali cose? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?32Così che non ha risparmiato nemmeno il proprio Figliolo, ma l'ha dato a morte per noi tutti, come potrà non donarci con lui tutte le cose?33Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio li giustifica.34Chi potrà condannarli? Gesù Cristo, che è morto, anzi risuscitato, e siede alla destra di Dio, egli intercede per noi.35Chi potrà separarci dall'amore di Cristo? la tribolazione forse, o l'angoscia, la fame, la nudità, il pericolo, la persecuzione, la spada?36(Come sta scritto: Per te noi siamo ogni giorno messi a morte, siamo considerati come pecore da macello).37Ma di queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati.38Io poi sono sicuro che nè la morte, nè la vita, nè gli Angeli, nè i principati, nè le virtù, nè le cose presenti, nè le future, nè la potenza,39nè l'altezza, nè la profondità, nè altra cosa creata potrà separarci dalla carità di Dio, che è in Gesù Cristo Signor nostro.