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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Gorgia, presi seco cinquemila fanti e mille cavalieri scelti, si mosse di notte,1 Gorgia prese allora cinquemila fanti e mille cavalieri scelti, e il campo si levò di notte
2 per avvicinarsi al campo dei Giudei, assalirli all'improvviso, mentre quelli della fortezza facevano loro da guida.2 per sorprendere il campo dei Giudei e sconfiggerli all’improvviso; gli uomini della Cittadella gli facevano da guida.
3 Ma Giuda, appena lo seppe, si mosse coi più valorosi, per assalire il grosso dell'esercito del re, che era in Einmaus,3 Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per sconfiggere le forze del re che sostavano a Èmmaus,
4 giacché tal esercito era ancora sparpagliato fuori degli alloggiamenti.4 mentre i soldati erano ancora dispersi fuori del campo.
5 Gorgia, giunto di notte agli accampamenti di Giuda o non trovandoci nessuno, li andò a cercare per i monti, dicendo: « Ci fuggono ».5 Gorgia giunse al campo di Giuda di notte e non vi trovò nessuno; li andava cercando sui monti dicendo: «Costoro fuggono davanti a noi».
6 Ma, fattosi giorno, Giuda comparve nella pianura con tre mila fanti, soli e privi di scudo e di spada.6 Fattosi giorno, Giuda apparve nella pianura con tremila uomini; non avevano però né corazze né spade, come avrebbero voluto.
7 Essi stavano a guardare il formidabile accampamento delle genti, circondato di corazzieri e di cavalieri addestrati alla battaglia;7 Videro l’accampamento dei pagani difeso e fortificato, con la cavalleria disposta intorno, tutti esperti nella guerra.
8 ma Giuda disse ai suoi: « non vi spaventi il loro numero, non abbiate paura del loro attacco.8 Ma Giuda disse ai suoi uomini: «Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti;
9 Ricordate come i nostri padri furon salvati nel Mar Rosso, quando Faraone l'inseguiva con grande esercito.9 ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mar Rosso, quando il faraone li inseguiva con l’esercito.
10 Or dunque alziamo la voce al cielo, e il Signore avrà pietà di noi, e, ricordandosi dell'alleanza fatta coi padri nostri, oggi distruggerà dinanzi a noi quest'esercito,10 Alziamo la nostra voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell’alleanza con i nostri padri e voglia abbattere questo schieramento davanti a noi oggi.
11 e tutte le genti conosceranno che vi è un Salvatore che libera Israele ».11 Allora tutte le nazioni sapranno che c’è chi riscatta e salva Israele».
12 Gli stranieri, alzati gli occhi, e veduti i Giudei che andavano verso di loro,12 Gli stranieri alzarono gli occhi e li videro venire loro incontro;
13 usciron fuori dagli accampamenti, per combattere, mentre quelli che eran con Giuda davan fiato alle trombe.13 perciò uscirono dagli accampamenti per dare battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe
14 Appiccatasi la battaglia, le genti furon messe in rotta e fuggirono per le campagne;14 e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura,
15 però gli ultimi restarono sotto la spada, essendo inseguiti fino a Gezeron, fino alle campagne d'Idumea, d'Azoto e di Iamnia: ne morirono circa tre mila.15 ma quelli che erano più indietro caddero tutti uccisi di spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell’Idumea, di Azoto e di Iàmnia; ne caddero circa tremila.
16 Ma Giuda tornò indietro coll'esercito cho lo seguiva,16 Quando Giuda e i suoi armati tornarono dal loro inseguimento,
17 e disse alla sua gente: « Non vi fermate per la preda, perchè la guerra non è finita,17 egli disse alla sua gente: «Non siate avidi delle spoglie, perché ci attende ancora la battaglia.
18 e Gorgia col suo esercito è nella montagna vicino a noi: orsù a combattere contro i nostri nemici, a vincerli, o dopo tranquillamente alla preda ».18 Gorgia e il suo esercito sono sul monte vicino a noi. Ora voi state pronti a opporvi ai nemici e combattete contro di loro; poi farete tranquillamente bottino».
19 Giuda parlava ancora, quand'ecco apparire una divisione che scendeva del monte.19 Mentre Giuda ancora parlava, apparve un reparto che spiando dal monte
20 Allora Gorgia s'accorse che i suoi erano stati messi in fuga e che n'erano stati incendiati gli accampamenti, perchè il fumo che si vedeva manifestava quanto era accaduto.20 vide che i loro erano stati messi in fuga e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l’accaduto.
21 A tal vista i suoi furono presi dallo spavento; mirando poi come Giuda stesse nella pianura col suo esercito pronto alla battaglia,21 A quello spettacolo si sgomentarono grandemente; vedendo inoltre giù nella pianura lo schieramento di Giuda pronto all’attacco,
22 fuggiron tutti nel paese degli stranieri.22 fuggirono tutti nel territorio dei Filistei.
23 Allora Giuda tornò a saccheggiare gli accampamenti, dove presero molto oro, argento, giacinto, porpora di mare e grandi ricchezze.23 Allora Giuda ritornò a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantità e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze.
24 Ritornando cantavano l'inno, benedicendo ad alta voce Dio, « perchè è buono, perchè la sua misericordia è eterna ».24 Di ritorno cantavano e benedicevano il Cielo perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
25 In quel giorno Israele ebbe una grande vittoria liberatrice.25 Fu quello un giorno di grande liberazione per Israele.
26 Or tutti gli stranieri scampati andarono a raccontare a Lisia quanto era accaduto.26 Quanti degli stranieri erano scampati, presentandosi a Lisia, gli narrarono tutto quello che era accaduto.
27 A queste notizie egli restò coster­nato e abbattuto, perchè non era avvenuto a Israele secondo i suoi desideri e gli ordini del re.27 Sentendo ciò, egli fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l’esito non era stato conforme a quanto il re aveva comandato.
28 L'anno seguente, Lisia mise insieme un esercito di sessanta mila uomini scelti e di cinque mila cavalieri per debellare i Giudei.28 Perciò l’anno dopo mise insieme sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalieri per combattere contro di loro.
29 Entrati in Giudea, s'accamparono vicino a Botoron. Giuda andò loro incontro con dieci mila uomini.29 Vennero nell’Idumea e si accamparono a Bet-Sur. Giuda mosse contro di loro con diecimila uomini.
30 Alla vista di esercito sì formidavile pregò e disse: «Tu sei benedetto, o Salvatore d'Israele, che abbattesti la forza d'un gigante per mezzo di David tuo servo, e desti in potere di Gionata, figlio di Saul, e del suo scudiere gli accampamenti degli stranieri;30 Quando vide l’imponente accampamento, innalzò questa preghiera: «Benedetto sei tu, o salvatore d’Israele, che hai fiaccato l’impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l’esercito dei Filistei nelle mani di Giònata, figlio di Saul, e del suo scudiero;
31 or dà quest'esercito in potere del tuo popolo d'Israele, e il numero delle loro schiere o dei cavalieri ridondi a loro confusione.31 nello stesso modo fa’ cadere questo esercito nelle mani d’Israele, tuo popolo, e così siano svergognati nel loro esercito e nella loro cavalleria.
32 Fa piombare su di loro lo spavento, togli loro l'ardire e la forza, e siano travolti nella loro rovina.32 Infondi in loro timore e spezza l’audacia della loro forza, siano travolti nella loro rovina.
33 Atterrali colla spada di coloro che ti amano, in modo che ti cantino inni di lode tutti quelli che conoscono il tuo nome.33 Abbattili con la spada dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome».
34 Attaccata la battaglia, dell'esercito di Lisia perirono cinque mila uomini.34 Poi sferrarono l’attacco da una parte e dall’altra, e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia.
35 Lisia, veduta la fuga dei suoi e l'ardire dei Giudei, e come eran disposti a vivere e a morire da forti, se ne tornò ad Antiochia, a radunar soldati, per tornare di nuovo nella Giudea con forze maggiori.35 Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre nelle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiòchia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
36 Allora Giuda e i suoi fratelli dissero: « Or che i nostri nemici sono sbaragliati, andiamo a parificare o a riconsacrare il tempio.36 Giuda intanto e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo».
37 Radunato tutto l'esercito, salirono al monto di Sion.37 Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
38 Vedendo il santuario deserto, l'altare profanato, le porte bruciate, i virgulti cresciuti nei cortili come in un bosco e per i monti, o gli appartamenti rovinati,38 Trovarono il santuario desolato, l’altare profanato, le porte arse e cresciute le erbe nei cortili, come in un luogo selvatico o montuoso, e le celle sacre in rovina.
39 si stracciarono le vesti, fecero gran lutto, si gettarono la cenere sopra la testa,39 Allora si stracciarono le vesti, fecero grande lamento, si cosparsero di cenere,
40 si prostrarono bocconi per terra, diedero fiato alle trombe dei segnali, e alzarono la voce al cielo.40 si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segnali con le trombe e alzarono grida al Cielo.
41 Giuda ordinò a una porte delle truppe di combatterò contro quelli che erano nella fortezza, finché non fosse purificato il santuario;41 Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli della Cittadella, finché non avesse purificato il santuario.
42 poi elesse dei sacerdoti senza macchia, attaccati alla legge di Dio.42 Poi scelse sacerdoti senza macchia, osservanti della legge,
43 Questi purificarono il santuario e portarono in luogo profano le pietre contaminate.43 che purificarono il santuario e portarono le pietre profanate in luogo immondo.
44 Tenuto consiglio sul da farsi riguardo all'altare degli olocausti che era stato profanato,44 Tennero consiglio per decidere che cosa fare circa l’altare degli olocausti, che era stato profanato.
45 ebbero la felice idea di distruggerlo, affinchè loro non fosse d'obbrobrio, avendolo le genti contaminato; e lo demolirono.45 Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l’altare
46 Ammassatene le pietre sul monte del tempio, in luogo conveniente, finché non fosse venuto un profeta a decidere il da farsi,46 e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente, finché fosse comparso un profeta a decidere di esse.
47 presero delle pietre gregge, secondo la legge, ed eressero un nuovo altare simile a quello di prima.47 Poi presero pietre grezze, secondo la legge, ed edificarono un altare nuovo, come quello di prima.
48 Restaurato il santuario e quello che era nell'interno della casa, santificarono la casa e l'atrio,48 Restaurarono il santuario e consacrarono l’interno del tempio e i cortili;
49 fecero din nuovi vasi sacri, portarono nel tempio il candelabro, l'altare degli incensi e la mensa.49 rifecero gli arredi sacri e collocarono il candelabro e l’altare degli incensi e la tavola nel tempio.
50 Fecero fumar l'incenso sopra l'altare, accesero le lucerne del candelabro, e illuminarono il tempio.50 Poi bruciarono incenso sull’altare e accesero sul candelabro le lampade che splendettero nel tempio.
51 Posero i pani sopra la mensa, attaccarono i veli. Compite tutte le cose che avevan prese a fare,51 Posero ancora i pani sulla tavola e stesero le cortine. Così portarono a termine tutte le opere intraprese.
52 levatisi di gran mattino, ai venticinque del nono mese (cioè del mese di Casleu) dell'anno centoquarantotto,52 Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto,
53 offersero il sacrifizio, secondo la legge, sopra l'altare degli olocausti da essi di nuovo eretto.53 e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito.
54 Questo fu dedicato al suono dei cantici, delle cetre, delle lire, dei cembali, nello stesso mese e giorno in cui era stato profanato dalle nazioni.54 Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali.
55 Tutto il popolo si prostrò bocconi per terra, e adorarono e benedissero fino al cielo colui che aveva loro data tale felicità.55 Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni, offrendo olocausti con gioia e sacrifizi di ringraziamento e di lode.56 Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode.
57 Adornarono la facciata del tempio di corone d'oro e di scudi, e dedicarono le porte e gli appartamenti ai quali misero le porte.57 Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
58 Il popolo fu in grandissima gioia, e scosse l'obbrobrio delle nazioni.58 Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
59 Giuda coi suoi fratelli e con tutta l'assemblea di Israele ordinò che si celebrasse il giorno della dedicazione dell'altare nel tempo stabilito, d'anno in anno, per otto giorni, da cominciarsi il venticinque di Casleu, con festa e gioia.59 Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.
60 In quel tempo fortificarono il monte Sion, cingendolo all'intorno di alte muraglie e di forti torri, affinchè le genti non potessero venire a conculcarlo, come avevan fatto per l'addietro.60 In quel tempo edificarono pure, intorno al monte Sion, mura alte e torri solide, perché i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto prima.
61 (Giuda) vi pose un corpo di guardia, e lo fortificò per sicurezza di Betsura, affinchè il popolo avesse questa fortezza in faccia all'Idumea.61 Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò Bet-Sur, perché il popolo avesse una difesa contro l’Idumea.