Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Ester 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 In quello stesso giorno il re Assuero donò alla regina Ester la casa d'Aman nemico dei Giudei, e Mardocheo si presentò al re, a cui Ester aveva confessato ch'egli era suo zio paterno.1 In quello stesso giorno il re Assuero diede alla regina Ester la casa di Amàn, nemico dei Giudei. Mardocheo si presentò al re, al quale Ester aveva dichiarato il rapporto di parentela che egli aveva con lei.
2 Il re, preso l'anello che aveva fatto togliere ad Aman, lo diede a Mardocheo, che Ester costituì sopra la sua casa.2 Il re si tolse l'anello che aveva fatto ritirare ad Amàn e lo diede a Mardocheo. Ester affidò a Mardocheo l'amministrazione della casa che era stata di Amàn.
3 Non contenta di questo, Ester si gettò ai piedi del re e, parlandogli tra il pianto, lo scongiurò a ordinare d'impedire gli effetti della malizia di Aman l'Agagite e delle inique trame da lui ordite contro i Giudei.3 Poi Ester parlò di nuovo alla presenza del re, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagità di Amàn l'Agaghita e l'attuazione dei piani che aveva preparato contro i Giudei.
4 Il re, secondo l'uso, colla mano le stese lo scettro d'oro, col quale si dava segno di grazia, ed essa, alzatasi in piedi dinanzi a lui,4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; Ester si alzò, rimase in piedi davanti al re
5 disse: « Se così piace al re, se io ho trovato grazia ai suoi occhi, se la mia preghiera non gli sembra importuna, mi raccomando che si annullino, con nuove lettere, le antiche lettere di Aman, persecutore e nemico dei Giudei, colle quali egli aveva ordinato che in tutte le provinole del re essi fossero trucidati.5 e disse: "Se così piace al re, se io ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa gli par giusta e se io gli sono gradita, si scriva per revocare i documenti scritti, macchinazione di Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, in cui si ordina di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re.
6 E come io potrei sopportare la strage e lo sterminio del mio popolo? »6 Perché come potrei io resistere al vedere la sventura che colpirebbe il mio popolo? Come potrei resistere al vedere la distruzione della mia stirpe?".
7 Il re Assuero rispose alla regina Ester e a Mardocheo Giudeo: « Io ho data a Ester la casa d'Aman, l'ho fatto mettere in croce, perchè ebbe l'ardire di metter la mano addosso ai Giudei.7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: "Ecco, ho dato a Ester la casa di Amàn e questi è stato impiccato al palo, perché aveva voluto stendere la mano sui Giudei.
8 Or dunque scrivete ai Giudei come vi piace, in nome del re, sigillando le lettere col mio anello ». La consuetudine voleva che nessuno ardisse opporsi alle lettere mandate a nome del re e sigillate col suo anello.8 Scrivete dunque come vi parrà meglio, nel nome del re, e sigillate con l'anello reale, perché ciò che è scritto in nome del re e sigillato con l'anello reale è irrevocabile".
9 Era il terzo mese, chiamato Siban, ai ventitré del mese, quando, chiamati gli scribi e i copisti del re, furono scritte le lettere, come volle Mardocheo, ai Giudei, ai principi, ai governatori e ai giudici che presiedevano alle centoventisette provincie, dall'india all'Etiopia, provincia per provincia, popolo per popolo, secondo i loro linguaggi e i loro caratteri, e anche ai Giudei, secondo che potevano leggere e intendere.9 Senza perdere tempo il ventitré del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono convocati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua.
10 E queste lettere, mandate a nome del re, furon sigillate col suo anello, e spedite per mezzo di corrieri tali che, correndo per diverse parti in tutte le provincie, coi nuovi ordini prevenissero gli antichi.10 Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillarono i documenti con l'anello reale e si mandarono per mezzo di corrieri a cavallo, che cavalcavano corsieri reali, figli di cavalle di razza.
11 Il re ordinò loro d'andare a trovare i Giudei in ciascuna città e di ingiunger loro d'unirsi insieme per difendere la loro vita e uccidere e sterminare tutti i loro nemici colle mogli, i figli, le case, e predarne le spoglie.11 Con questi scritti il re dava facoltà ai Giudei, in qualunque città si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, compresi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia, che li assalisse, e di saccheggiare i loro beni;
12 Fu stabilito per tutte le provincie un giorno di vendetta, cioè il tredici del dodicesimo mese Adar.12 e ciò in un medesimo giorno in tutte le province del re Assuero: il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr.
13 In sostanza la lettera notificava a tutte le regioni e a tutti i popoli soggetti all'impero del re Assuero, che gli ebrei eran preparati a vendicarsi dei loro nemici.13 Una copia dell'editto che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici.
14 I corrieri partirono in fretta a portare gli ordini, e l'editto del re fu affisso in Susa.14 Così i corrieri sui cavalli reali partirono premurosi e stimolati dal comando del re, mentre il decreto veniva subito promulgato nella cittadella di Susa.
15 Mardocheo uscì dalla presenza del re e dal palazzo, rifulgente per vesti reali di color giacinto e celeste, con una corona d'oro sul capo, e coperto d'un manto di seta e di porpora; e tutta la città n'esultò e ne fece festa.15 Mardocheo si allontanò dal re con una veste reale di porpora viola e di lino bianco, con una grande corona d'oro e un manto di bisso e di porpora rossa; la città di Susa gridava di gioia ed era in festa.
16 Per i Giudei poi sembrò che spuntasse una nuova luce, la gioia, l'onore, il tripudio.16 Per i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore.
17 E in ogni nazione, città e provincia, dovunque giungevano gli ordini del re, fu tanta la gioia, tanti i banchetti, i conviti e le feste, che molti di altre nazioni e di altre religioni ne abbracciavano la religione e le cerimonie, perchè il nome giudaico incuteva a tutti grande spavento.17 In ogni provincia, in ogni città, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi era per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro.