Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Giuditta 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 I figli d'Israele che abitavano la terra di Giuda, udite tali cose, ebbero gran paura di vederlo.1 Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea appresero quello che Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio,
2 Il terrore e lo spavento invase i loro spiriti, e temevano che facesse a Gerusalemme e al tempio del Signore quello che aveva fatto alle altre città e ai loro templi.2 furono presi da indicibile terrore di fronte a lui e trepidarono per Gerusalemme e per il tempio del Signore, loro Dio.
3 Mandarono in tutta la Samaria e nei dintorni fino a Gerico, a occupare tutte le cime dei monti,3 Essi erano tornati da poco dall’esilio e di recente tutto il popolo si era radunato in Giudea; gli arredi sacri e l’altare e il tempio erano stati consacrati dopo la profanazione.
4 e, cinti di mura i loro villaggi, fatte provviste di grano, si prepararono alla guerra.4 Perciò mandarono messaggeri in tutto il territorio della Samaria, a Cona, a Bet-Oron, a Belmàin, a Gerico, a Coba, ad Aisorà e nella valle di Salem,
5 Il sommo sacerdote Eliachim scrisse pure a tutti quelli che abitavano in faccia a Esdrelon, che sta dirimpetto alla gran pianura presso Dotain, e a tutti quelli dei luoghi per dove si poteva passare,5 e disposero di occupare in anticipo tutte le cime dei monti più alti, di circondare di mura i villaggi di quelle zone e di raccogliere vettovaglie in preparazione alla guerra, poiché nelle loro campagne era appena terminata la mietitura.
6 che occupassero le alture dei monti pei quali si poteva andare a Gerusalemme, e facessero la guardia ad ogni passo stretto tra le montagne.6 Inoltre Ioakìm, sommo sacerdote a Gerusalemme in quel tempo, scrisse agli abitanti di Betùlia e di Betomestàim, situata di fronte a Èsdrelon, all’imbocco della pianura che si estende vicino a Dotàim,
7 I figli d'Israele eseguirono gli ordini di Eliachim sacerdote del Signore.7 ordinando loro di occupare i valichi dei monti, perché di là si apriva la via d’ingresso alla Giudea e sarebbe stato facile arrestarli al valico, dove per la strettezza del passaggio tutti erano obbligati a procedere a due a due.
8 Tutto il popolo con gran perseveranza alzò le grida al Signore; essi e le loro donne umiliarono le loro anime coi digiuni e colle preghiere.8 Gli Israeliti fecero come avevano loro ordinato il sommo sacerdote Ioakìm e il consiglio degli anziani di tutto il popolo d’Israele, che si trovava a Gerusalemme.
9 I sacerdoti si vestirono di cilicio, i fanciulli si prostrarono per terra davanti al tempio del Signore; anche l'altare del Signore fu coperto di cilicio.9 E ogni Israelita levò il suo grido a Dio con fervida insistenza e tutti si umiliarono con grande zelo.
10 Unanimi gridarono al Signore di non permettere che fossero predati i loro figli, divise le loro mogli, sterminate le loro città, contaminato il loro santuario, e che essi diventassero l'obbrobrio delle nazioni.10 Essi con le mogli e i bambini, i loro armenti e ogni forestiero e mercenario e i loro schiavi si cinsero di sacco i fianchi.
11 Allora Eliachim, sommo sacerdote del Signore, percorse tutto Israele a rivolger loro la parola11 Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano a Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore.
12 e a dire: « Sappiate che il Signore esaudirà le vostre preghiere, se sarete perseveranti nei digiuni, nelle orazioni davanti al Signore.12 Ricoprirono di sacco anche l’altare e alzarono il loro grido al Dio d’Israele, tutti insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non fossero destinati al bottino, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.
13 Ricordatevi di Mosè servo del Signore: egli, non combattendo col ferro, ma pregando, con sante orazioni, prostrò Amalec, il quale confidava nella sua forza, nella sua potenza, nella sua armata, nei suoi scudi, nei suoi carri e nei suoi cavalieri.13 Il Signore ascoltò il loro grido e volse lo sguardo alla loro tribolazione, mentre il popolo digiunava da molti giorni in tutta la Giudea e a Gerusalemme, davanti al santuario del Signore onnipotente.
14 Lo stesso sarà di tutti i nemici d'Israele se persevererete in quest'opera da voi incominciata ».14 Il sommo sacerdote Ioakìm e tutti gli altri sacerdoti che stavano davanti al Signore e tutti i ministri del culto divino, con i fianchi cinti di sacco, offrivano l’olocausto perenne, i sacrifici votivi e le offerte spontanee del popolo.
15 Dopo tale esortazione si diedero a pregare il Signore, perseverando nel cospetto del Signore,15 Avevano cosparso di cenere i loro turbanti e invocavano intensamente il Signore, perché provvedesse benignamente a tutta la casa d’Israele.
16 tanto che anche quelli i quali offrivano al Signore gli olocausti, offrivano i sacrifizi vestiti di cilicio e colla testa coperta di cenere.
17 Tutti con tutto il loro cuore pregavano Dio a visitare il suo popolo d'Israele.