Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Tobia 9


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L'angelo da Gabelo

1Allora Tobia, chiamato a sè Vangelo da lui creduto uomo, gli disse: « Fratelo Azaria ascolta, te ne prego, le mie parole.2Quand'anche mi donassi a te come schiavo, non potrei ri compensare le tue premure.3Oltre a questo, bisogna che ti scongiuri a prendere teco cavalcature e servi e andare a Rages, città dei Medi, a trovar Gabelo, a rendergli il suo scritto, a ritirar da lui il danaro, a pregarlo che venga alle mie nozze.4Tu sai bene che mio padre conta i giorni, e che se ritarderò anche un giorno solo, la sua anima s'abbandonerà alla tristezza.5D'altra parte tu vedi come Raguele mi ha scongiurato, e che io non posso trascurare le sue istanze ».6Allora Raffaele, presi quattro servi di Raguele e due cammelli, andò a Rages, città dei Medi, e, trovato Gabelo, gli rese il suo scritto, e ritirò da lui tutto il danaro.7Poi raccontatogli tutto quello ch'era avvenuto al figlio di Tobia, lo fece venire seco alle nozze.

Gabelo alla festa nuziale

8Gabelo, entrato in casa di Raguele, trovò a tavola Tobia, che subito si alzò. Si baciarono l'un l'altro; e Gabelo pianse, benedisse Dio9e disse: « Il Dio d'Israele ti benedica, perchè sei figlio d'un uomo ottimo e giusto, che teme Dio e fa elemosine;10la benedizione si effonda sulla tua moglie e sui vostri genitori.11Possiate vedere i vostri figli e i figli dei vostri figli sino alla terza e alla quarta generazione; la vostra stirpe sia benedetta dal Dio d'Israele, che regna nei secoli dei secoli ».12Avendo tutti risposto: « Così sia » si posero a mensa; ma il festino nuziale fu fatto nel timore del Signore.