Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Tobia 10


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Ansietà dei genitori di Tobia. Tobia parte con Sara

1Or mentre Tobia, a causa delle nozze, tardava, il suo padre Tobia era inquieto e diceva: « Chi sa per qual motivo mio figlio ritardi, e perchè sia trattenuto?2Chi sa che non sia morto Gabelo, e che nessuno gli restituisca quel danaro? »3E tanto lui che Anna sua moglie, divenuti molto tristi, cominciaron tutti e due a piangere, perchè il loro figlio non tornava nel tempo stabilito.4E la sua madre, versando lacrime inconsolabili, diceva: « Ahi, ahi! figlio mio, perchè ti abbiamo mandato così lontano, o luce degli occhi nostri, bastone della nostra vecchiaia, consolazione della nostra vita, speranza della nostra posterità?5Avendo in te solo ogni cosa, non ti dovevamo mandare lungi da noi ».6Tobia le diceva: « Taci, non ti inquietare, che nostro figlio sta bene, ed è molto fedele quell'uomo col quale l'abbiamo mandato ».7Ma essa non poteva darsi pace in nessuna maniera, e ogni giorno andava fuori di casa a guardare da tutte le parti, a girare per tutte le strade per le quali sperava ch'egli ritornasse, per vederlo, se fosse possibile, da lontano.8Ma Raguele diceva al suo genero: « Resta qui, ed io manderò a dar notizie della tua salute a tuo padre Tobia ».9Tobia gli rispose: « Io so bene che ora mio padre e mia madre contano i giorni, con l'anima straziata ».10Raguele, dopo aver fatte molte istanze a Tobia senza poterlo in nessun modo piegare, gli consegnò Sara e la metà di quanto aveva in servi, serve, armenti, cammelli, vacche e gran quantità di danaro, e lo lasciò partire pieno di salute e di contentezza,11dicendo: « L'angelo santo del Signore sia con voi nel viaggio e vi conduca sani e salvi; possiate trovar tutto bene dai vostri genitori, e possano i miei occhi vedere i vostri figli prima di morire ».12Poi i genitori, abbracciata la loro figlia, la baciarono e la lasciarono partire,13raccomandandole di onorare i suoceri, d'amare il marito, di ben guidare la famiglia, di governare la casa, di comportarsi in modo da essere irreprensibile.